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mercoledì 29 febbraio 2012

CAMPIONI DI CUORE : GIACOMO SINTINI


ALZARE le mani per salutarne ottomila, quelle di un palasport intero che ti abbraccia perché il premio del miglior giocatore, stavolta, è la vita. Giacomo Sintini è tornato al volley: otto mesi dopo aver scoperto di avere un tumore al sistema linfatico, l’alzatore di Villanova di Bagnacavallo domenica è andato a vedere per la prima volta una partita di A1, Modena-Macerata. E ha ricevuto la sorpresa di un applauso infinito, con tanto di striscione improvvisato dai tifosi. «Mi sono commosso, perché non me l’aspettavo. Ero felice di poter rivedere tanti amici, ma non pensavo che sarebbe stato così bello».Giugno 2011, il regista romagnolo, campione d’Europa del 2005 con la nazionale e d’Italia l’anno dopo con la Lube, scopre di essere malato. Ha 32 anni (è nato il 19 gennaio ‘79) e ha appena firmato il contratto con i polacchi dello Jastrzebski Wiegel, ma deve mettere subito l’autografo più sgradito della sua vita sotto una lettera: quella in cui annuncia di doversi fermare per combattere una battaglia più grande. Otto mesi dopo, gli anni sono diventati 33 e lui può dire di aver vinto la partita più importante: «Adesso devo solo sottopormi a controlli periodici, ma so già che tornerò a giocare ad alto livello — racconta Sintini — ci vorrà del tempo, non so quanto e non mi voglio dare una scadenza. Dipende da come reagirà il fisico. Ma sono sicuro di tornare a giocare».
NON E’ IL PRIMO atleta che deve giocare contro il cancro, purtroppo non sarà l’ultimo. Lui lo sa e accetta un doppio ruolo di cui avrebbe fatto volentieri a meno: «Mentre iniziavo a curarmi, studiavo le storie dei campioni che hanno affrontato la malattia, sono guariti e sono tornati in campo. E a loro mi ispiravo. Se oggi posso essere io l’esempio per qualcuno, non solo sono pronto a farlo: credo che sia un mio dovere. Perché in questi mesi in cui mi sono sottoposto a sette cicli di chemioterapia ho conosciuto persone di tutte le età, che affrontano il male con una nobiltà e una dignità incredibili, che aiutano anche gli altri a trovare la forza di combattere». Lo avevano avvisato, che sarebbe stata dura: «Mi hanno curato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, un luminare dell’ematologia, il professor Brunangelo Falini che è stato anche candidato al Nobel, e poi il dottor Falcinelli e la dottoressa Capponi. Non potrò mai ringraziarli abbastanza, daremo vita a una Onlus per aiutare il reparto. E’ incredibile il senso di fratellanza che si crea tra chi soffre e chi presta le cure con tanto amore».
IL RESTO l’ha fatto la fibra anche morale dell’uomo e dell’atleta: «Sicuramente il fisico mi ha aiutato a sostenere le cure più pesanti, mi è stata utilissima anche la capacità appresa in palestra di accettare i miei limiti, ma senza arrendermi mai. Una mano grossa me l’ha data la fede, a Perugia dove vivo con mia moglie Alessia e mia figlia Carolina, che ha quattro anni, ho avuto tante dimostrazioni di affetto dalla comunità. Se sei da solo, rischi di cedere». Ora c’è un futuro da scrivere: «domenica ho visto la partita dopo aver avuto il permesso dei medici, prima le mie difese immunitarie erano troppo basse. Adesso ricomincerò piano piano a lavorare, ma prima mi faccio una settimana di vacanza con la famiglia. Se lo meritano, dopo troppi mesi brutti chiusi in casa».
RAISE your hands to salutarne eight thousand, those of an entire sports hall that embraces you as the best player award, this time, it's life. James returned to Sintini Volleyball: Eight months later she found she had a tumor in the lymphatic system, the setter of Villanova Bagnacavallo Sunday went to see for the first time a game of A1, Modena Super Bowl. It has received the surprise of an endless applause, complete with a makeshift banner by fans. "I was very moved because I did not expect. I was happy to see so many friends, but I never thought it would be so nice. "June 2011, the director of Romagna, European champion in 2005 with the national team of Italy and a year later with the Lube, turns out to be ill . 32 years old (born 19 January '79) and has just signed a contract with the Poles of Jastrzebski Wiegel, but must immediately put the autograph of his life under the most unwelcome letter: one in which announces having to stop to fight a larger battle. Eight months later, became 33 years and he can say he won the biggest game: "Now I just have to undergo regular checks, but I already know I'll be back to play at a high level - tells Sintini - it will take time, not I know how and I do not want to give a deadline. It depends on how your body reacts. But I am sure to return to play. " NOT 'THE FIRST athlete who must play against the cancer, unfortunately not the last. He knows and accepts a dual role which would have done without: "As I began to treat me, I studied the stories of champions who have faced illness, have recovered and returned to the field. And to them I ispiravo. If today I can be an example for someone, not only are ready to do it: I think it's my duty. Because in recent months in which I submitted to seven cycles of chemotherapy I met people of all ages who face evil with a nobility and dignity incredible, which also help others find the strength to fight. " He had been warned, it would be tough: "I have treated at the hospital Santa Maria della Misericordia in Perugia, a luminary of hematology, Professor Falini Brunangelo which was also nominated for the Nobel, and then Dr. Falcinelli and Dr. Capponi . I can never thank them enough, we build a non-profit organization to help the department. It 'amazing sense of brotherhood that is created between the sufferer and the carer with much love. " THE REST has also made the moral fiber of man and the athlete: "Surely the physicist has helped me to help with recovery heavier, I was also very useful skills learned in the gym to accept my limitations, but without never give up. A big hand gave me the faith, in Perugia where I live with my wife and my daughter Alessia Carolina, who is four years, I have had many demonstrations of affection from the community. If you are alone, risks to surrender. " Now there's a future to write: "On Sunday I saw the match after having permission from the doctors before my immune system was too low. Now start again slowly to work, but before I do a week's holiday with family. They deserve it, after too many bad months locked in the house. "

I GRANDI DELLA MARATONA : DORANDO PIETRI

Dorando Pietri(Correggio, 16 ottobre 1885 – Sanremo, 7 febbraio 1942), è passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona alle Olimpiadi di Londra del 1908: tagliò per primo il traguardo, sorretto dai giudici di gara che l'avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. A causa di quell'aiuto fu squalificato e perse la medaglia d'oro, ma le immagini e il racconto del suo arrivo, facendo il giro del mondo e superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell'atletica leggera.Il 1908 era l'anno delle Olimpiadi di Londra. Dorando Pietri si era preparato per mesi all'evento. Il 7 luglio si guadagnò il posto nella squadra italiana in una maratona di 40 km disputata a Carpi. Vinse in 2 ore e 38 minuti, una prestazione mai ottenuta prima in Italia.La maratona olimpica era in programma pochi giorni dopo, il 24 luglio. Per la prima volta il percorso si snodava su 42,195 km. Alla partenza, davanti al Castello di Windsor, c'erano 56 atleti, tra cui i due italiani Dorando Pietri, maglietta bianca e calzoncini rossi, con il numero 19 sul petto, e Umberto Blasi. Era una giornata insolitamente calda per il clima inglese. Alle 14.33 la principessa del Galles diede il via. Un terzetto di inglesi si portò subito al comando della corsa, imponendo un'andatura elevata. Pietri si mantenne nelle retrovie, cercando di conservare le energie per la seconda parte di gara. Infatti verso la metà il maratoneta italiano iniziò la sua progressione, rimontando via via numerose posizioni. Al 32º km era secondo, a quattro minuti dal leader della corsa, il sudafricano Charles Hefferon. Saputo che l'atleta di testa era entrato in crisi, Pietri aumentò ancora il ritmo per recuperare il distacco, e al 39º km raggiunse e subito sorpassò il sudafricano. Mancavano ormai un paio di chilometri all'arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie effettuato durante la rimonta e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma ormai stremato, faticava a reggersi in piedi da solo. Era ad appena 200 metri dal traguardo. Gli oltre 75.000 spettatori dello stadio erano tutti in trepidazione per lui. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo. Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l'arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto. Il suo tempo finale fu di 2h54'46"4 su 42,195 km, ma solo per percorrere gli ultimi 500 metri impiegò quasi dieci minuti. Oltre il traguardo svenne e fu portato fuori dalla pista su una barella. Poco dopo di lui arrivò lo statunitense Johnny Hayes. La squadra americana presentò immediatamente un reclamo per l'aiuto ricevuto da Pietri, che venne prontamente accolto. Il carpigiano fu squalificato e cancellato dall'ordine di arrivo della gara.Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premiò con una coppa d'argento dorato.La coppa donata a Pietri dalla regina Alessandra è oggi custodita dalla «Società Ginnastica La Patria 1879» in una cassetta di sicurezza della filiale Unicredit di Carpi nello stesso edificio che fu il "Grand Hotel Dorando". Sul trofeo è incisa questa dedica: « To Pietri Dorando - In remembrance of the Marathon race from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 From Queen Alexandra. »

THE GREAT MARATHON: Dorando Pietri Dorando Pietri (Correggio, 16 October 1885 - Sanremo, February 7, 1942), is remembered for the dramatic climax of the marathon at the London Olympics in 1908 cut the line first, supported by the judges that they had rescued after saw him stagger several times, exhausted by fatigue. Because of that support was disqualified and lost the gold medal, but the pictures and the story of his arrival, going around the world, surpassing the record of those days alive, handed him over to the history of athletics. The year 1908 was the year of the Olympics in London. Dorando Pietri had prepared for months in the event. On July 7, he earned his place in the Italian team in a 40 km marathon held in Carpi. He won in 2 hours and 38 minutes, a performance never achieved before in Italia.La Olympic marathon was scheduled a few days later, on July 24. For the first time the path wound about 42.195 km. At the start, in front of Windsor Castle, there were 56 athletes, including two Italian Dorando Pietri, white shirt and red shorts, with the number 19 on his chest, and Umberto Blasi. The day was unusually hot for the English climate. At 14:33 the Princess of Wales gave way. A trio of British immediately took command of the race, requiring elevated paces. Pietri was kept in the rear, trying to conserve energy for the second half of the race. Fact, about half the Italian marathon runner started his progression, gradually climbing up several positions. On 32 th km was second, four minutes from the race leader, the South African Charles Hefferon. Learning that the athlete head was in crisis, Pietri further increased the pace to catching up, and reached 39 º km and immediately overtook South Africa. Now missing a couple of kilometers on arrival, but Pietri was found to deal with the enormous amount of energy carried out during the recovery and dehydration due to heat. The fatigue caused him to lose lucidity. Arrived at the stadium, went the wrong way. The judges did go back, but Pietri fell lifeless. He stood up with their help, but now exhausted, struggling to stand alone. It was just 200 meters from the finish. More than 75,000 spectators at the stadium were all in fear for him. Around him on the runway the judges and even some doctors rushed to his aid. Pietri fell four more times, and the same was helped to his feet, staggered but continued to advance towards the destination. When I finally managed to cross the finish line, supported by a judge and a physician, was totally exhausted. His final time was of 2h54'46 "4 of 42.195 km, but only to cover the last 500 meters took almost ten minutes. Besides the goal fainted and was carried off the track on a stretcher. Shortly after him came the American Johnny Hayes. The U.S. team presented a complaint immediately with the help Pietri received, which was promptly accepted. The Carpi was disqualified and removed from the order of arrival of gara.Il drama Dorando Pietri moved all the spectators at the stadium. Almost compensate for the lack of Olympic medal, Queen Alexandra awarded him a silver cup given to Pietri dorato.La cup from Queen Alexandra is now guarded by "The Gymnastics Company 1879 Homeland" in a safe branch of Unicredit Carpi in the same building that was the "Grand Hotel Dorando." The trophy is engraved this inscription: "To Dorando Pietri - In remembrance of the Marathon race from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 From Queen Alexandra."

I GRANDI CAMPIONI DEL CICLISMO : LANCE ARMSTRONG


Nato a Plano, Texas, il 18 settembre 1971, Lance Armstrong inizia  a soli 13 anni gareggiando in uno degli sport più duri che si conoscano, il Triathlon, nel quale gli atleti compiono lunghi e massacranti chilometri da percorrere a nuoto, poi in sella ad una bici e infine di corsa.
Lance Armstrong decide a 16 anni che la sua professione sarà quella dell'atleta. Conclusi gli studi e conseguito il diploma entra nella squadra nazionale di ciclismo per un progetto olimpico sperimentale, in Colorado Springs. Inizia qui la sua carriera sulle due ruote.
Esordì da professionista nel 1992 chiudendo quattordicesimo nella corsa in linea dei Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona e ottenne nello stesso anno la sua prima vittoria, una tappa alla Vuelta a Galicia.
L'anno dopo divenne prima campione nazionale a Filadelfia, poi vinse il Trofeo Laigueglia. L'11 luglio 1993 vinse l'ottava tappa del Tour de France, da Châlons-sur-Marne a Verdun, diventando il più giovane vincitore di tappa nella competizione nel dopoguerra. Tuttavia non concluse la corsa, ritirandosi dopo l'undicesima tappa. A sorpresa in autunno si laureò campione del mondo, vincendo a Oslo, sotto una pioggia battente, in una gara condizionata da molte cadute. In questo periodo visse a Como.
Nell'edizione del 1995 della corsa francese, un suo compagno di squadra, Fabio Casartelli, morì durante la quindicesima tappa, dopo aver battuto violentemente la testa a seguito di una caduta in discesa. Tre giorni dopo, Armstrong vinse la tappa alzando un dito al cielo e dedicando la vittoria allo sfortunato compagno.
La sua carriera venne funestata nell'ottobre del 1996 da un cancro ai testicoli, sconfitto nel 1998; a seguito di ciò è diventato un simbolo della lotta a questa malattia, che sostiene con numerose iniziative, tra le quali la Lance Armstrong Foundation molto nota anche perché finanziata da una sua stessa idea, il braccialetto Livestrong.Tornò alle gare nel 1998 vincendo il Giro del Lussemburgo e arrivando quarto nella classifica finale della Vuelta a España.Detiene il record di vittorie in classifica generale al Tour de France, con sette Tour vinti consecutivamente dal 1999 al 2005 (con il team statunitense US Postal Service, che nel 2005 ha cambiato nome in Discovery Channel). Se si esclude il 2003, in cui sconfisse Jan Ullrich per solo un minuto, Armstrong ha sempre battuto i suoi principali contendenti, come Joseba Beloki e lo stesso Ullrich, con notevole distacco; in totale ha indossato 83 volte la maglia gialla.Il 9 agosto 2009, a Snowmass, si è laureato campione della categoria Cross Country del Colorado.
Nel 2010, in preparazione del Tour de France, corre il Tour de Suisse chiudendo al secondo posto nella classifica generale. Inizia il Tour de France con ambizioni di classifica, dopo il terzo posto ottenuto lo scorso anno. Nell'ottava tappa, però, crolla ed esce di classifica. Prova così a vincere almeno una tappa: nella sedicesima va in fuga con un gruppo di corridori, ma non riesce ad imporsi allo sprint.Conclude il Tour al ventitreesimo posto.
Born in Plano, Texas, September 18, 1971, Lance Armstrong begins at age 13 competing in one of the hardest sports you know, Triathlon, in which competitors perform long and grueling miles to go swimming, then riding Finally a bike and run. Lance Armstrong decides at 16 that his profession will be that athlete. After completing his studies and graduated from the national cycling team enters the Olympic project for an experimental, in Colorado Springs. Here begins his career on two wheels. He started his career in 1992 as a professional road race in the fourteenth closing of the Games of the XXV Olympiad in Barcelona and in the same year he obtained his first victory, a stage in the Vuelta a Galicia. The following year he became the first national champion in Philadelphia, then won the Trofeo Laigueglia. The July 11, 1993 he won the eighth stage of the Tour de France, from Chalons-sur-Marne to Verdun, becoming the youngest stage winner in the competition after the war. However he did not finish the race, retiring after the eleventh stage. A surprise in the fall graduated world champion, winning in Oslo, in pouring rain, in a match affected by many falls. In this period he lived in Como. In the edition of 1995 of the French race, his teammate, Fabio Casartelli, was killed during the fifteenth stage, after beating his head violently as a result of a fall down. Three days later, Armstrong won the stage by raising a finger to the sky and dedicating the victory to the unfortunate companion. His career was marred in October 1996 by a testicular cancer, defeated in 1998, following what has become a symbol of the fight against this disease, which supports several initiatives, including the Lance Armstrong Foundation also very well known funded because of its very idea, the bracelet Livestrong.Tornò races in 1998 and won the Tour of Luxembourg and came fourth in final standings of the Vuelta a España.Detiene the record of wins in the standings at the Tour de France, won seven Tour consecutively from 1999 to 2005 (with the U.S. team U.S. Postal Service, which in 2005 changed its name to Discovery Channel). If we exclude 2003, when he defeated Jan Ullrich for just a minute, Armstrong has always outperformed its main contenders, as the same Ullrich and Joseba Beloki, with considerable distance, in total 83 times donned the jersey gialla.Il August 9 2009, in Snowmass, was champion in the category of the Colorado Cross Country. In 2010, in preparation for the Tour de France runs the Tour de Us finishing second place overall. Start the Tour de France with ambitions of rank after the third-place finish last year. In the eighth step, however, collapses and leaves the table. Try it at least win a stage: in the sixteenth goes on the run with a group of runners, but manages to win at the Tour sprint.Conclude the twenty-third place.

martedì 28 febbraio 2012

I GRANDI CAMPIONI DEL CICLISMO : Roger De Vlaeminck

La maratona in quattro ore per principianti


PROGRAMMA MARATONA PER AMATORI/MASTER PRINCIPIANTI

I GRANDI DELLA MARATONA : ORLANDO PIZZOLATO

Orlando Pizzolato (Thiene, 30 luglio 1958) maratoneta , due volte vincitore della Maratona di New York (1984 e 1985) ed argento ai Campionati europei di atletica leggera 1986.Oltre alle due vittorie alla maratona di New York, salì sul gradino più alto del podio anche alle Universiadi del 1985 svoltesi a Kobe e primeggiò alla maratona di Venezia del 1988. Mentre il 2º posto agli Europei di Stoccarda 1986, alle spalle dell'altro maratoneta italiano Gelindo Bordin. Ai Campionati del mondo del 1987 di Roma Pizzolato giunse settimo mentre la maratona delle Olimpiadi di Seul, dell'anno successivo, la concluse in sedicesima posizione. Direttore responsabile della rivista specializzata di settore Correre
Orlando Pizzolato (Thiene, July 30, 1958), marathon runner, twice winner of the New York Marathon (1984 and 1985) and silver at the European Championships in Athletics 1986.Oltre to two victories in the marathon in New York, mounted the top step of the podium at the 1985 World University Games held in Kobe, and excelled at the 1988 Venice marathon. While the 2 nd place at European Championships in Stuttgart 1986, the Italian marathon runner's shoulders Gelindo Bordin. At the 1987 World Championships in Rome Pizzolato came in seventh, while the Olympic marathon in Seoul next year, ended in the sixteenth position. Chief editor of the magazine industry Running



I GRANDI CAMPIONI DEL CICLISMO : EDDY MERCKX

Edouard Louis Joseph Merckx, detto Eddy (Meensel-Kiezegem - Belgio, 17 giugno 1945), Soprannominato il "Cannibale" per la sua voglia di vincere sempre e di non lasciare nulla agli avversari,è considerato da molti il più forte ciclista di tutti i tempi e il miglior sportivo belga di sempre. Si aggiudicò cinque Tour de France e cinque Giri d'Italia, più una Vuelta a España nel 1973. Fece suoi inoltre tre Campionati del mondo su strada, sette Milano-Sanremo (record), due Giri delle Fiandre, tre Gand-Wevelgem (record), tre Parigi-Roubaix, due Amstel Gold Race, tre Freccia Vallone (record), cinque Liegi-Bastogne-Liegi (record) e due Giri di Lombardia.[3] Fu inoltre primatista dell'ora, con 49,432 km, per dodici anni, dal 1972 al 1984, mentre su pista vinse diciassette Sei giorni. È uno dei cinque ciclisti ad aver conquistato i tre grandi Giri, e l'unico ad essere riuscito a realizzare l'accoppiata Giro-Tour per tre volte (1970, 1972 e 1974). Nel 1974, inoltre, riuscì a vincere, nello stesso anno, Giro d'Italia, Tour de France e Campionato mondiale su strada: soltanto l'irlandese Stephen Roche, nel 1987, riuscì ad eguagliarlo. Al Tour detiene il record di tappe vinte in totale (34)e in una sola edizione (8), e il maggior numero di maglie gialle (111);al Giro vinse invece 25 tappe e indosso'la maglia rosa per 77 volte,un record. Oltre a vincere le gare su strada, Merckx vinceva anche d'inverno quando correva nei velodromi. Sono 98 le sue vittorie su pista, tra queste i titoli di campione europeo e campione nazionale di varie specialità e 17 Sei Giorni (le più importanti, Grenoble, Milano, Monaco, Berlino, Zurigo, Gand). Non solo i risultati danno a Merckx la definizione di ciclista più grande di tutti i tempi, ma anche le sue straordinarie doti di atleta completo e fortissimo su tutti i terreni. Il belga ha vinto molte corse per distacco, ha battuto allo sprint i migliori velocisti della sua epoca, in montagna ha trovato soltanto avversari occasionali e sulle grandi salite ha costruito le più prestigiose vittorie, è stato anche un ottimo discesista, un formidabile cronoman ed un passista d'eccezione. I giornalisti del tempo scrissero che per Merckx avevano esaurito gli aggettivi superlativi. La sua condotta di gara improntata sullo spettacolo e sulla generosità : la presenza di Merckx era sinonimo di corsa d'assalto, di corsa in testa (da cui il titolo La course en tete di un film biografico sul campione). Tutto questo comportava che Merckx oltre alle numerose vittorie risultava altrettanto spesso piazzato tra i primissimi nelle gare che non riusciva a vincere. Una garanzia di risultato ed una preoccupazione per gli avversari che erano tutti di grande spessore: Gimondi, De Vlaeminck, Motta, Godefroot, Van Looy, Moser, Maertens, Ocana, Poulidor, Veerbeck, Fuente, Thevenet, Bitossi, Sercu.
Edouard Louis Joseph Merckx, Eddy said (Meensel-Kiezegem - Belgium, June 17, 1945), nicknamed the "Cannibal" for his desire to win them all and leave nothing to the adversaries, is considered by many to be the strongest cyclist times and the best Belgian sports ever. He won five Tour de France and five Giro d'Italy, plus a Vuelta a España in 1973. He also his three world championships on the road, seven Milan-Sanremo (record), two Tours of Flanders, Ghent-Wevelgem three (records), three Paris-Roubaix, two Amstel Gold Race, Fleche Wallonne three (records), five Liege -Bastogne-Liege (record) and two tours of England. [3] It was also the hour record holder, with 49.432 km, for twelve years, from 1972 to 1984, while on the track you won seventeen days. It is one of five cyclists to have won all three Grand Tour, and the only one who failed to achieve the Giro-Tour mated three times (1970, 1972 and 1974). In 1974, moreover, failed to win in the same year, the Tour of Italy, Tour de France and World Championship road: only the Irishman Stephen Roche, in 1987, he was able to match him. At the Tour holds the record for stage wins in total (34) and in one edition (8), and as many yellow shirts (111), but won 25 Giro stages and indosso'la pink jersey for 77 times, a records. In addition to winning road races, Merckx won even in winter when it ran in velodromes. Are 98 of his victories on the track, among them the titles of European champion and national champion in various specialties and 17 Six Days (the most important, Grenoble, Milan, Monaco, Berlin, Zurich, Ghent). Not only do the results give the definition of Merckx greatest cyclist of all time, but also his extraordinary gifts as an athlete complete and very strong on all terrains. The Belgian has won many races for the posting, he beat the best sprinters in the sprint of his time in the mountains found only on big climbs and occasional adversaries has built the most prestigious victories, was also a very good downhill skier, a formidable and a chrono- passista exceptional. The journalists of the time wrote that Merckx had run out of superlatives. The race marked his conduct on the show and generosity: the presence of Merckx was synonymous with racing by storm, ran into the head (hence the title La course en tete a biopic on the sample). All this meant that in addition to numerous victories Merckx was equally often placed among the top races in which he could not win. A guarantee of result and a concern for opponents who were all of great thickness: Gimondi, De Vlaeminck, Motta, Godefroot, Van Looy, Moser, Maertens, Ocana, Poulidor, Veerbeck, Fuente, Thevenet, Bitossi Sercu.


lunedì 27 febbraio 2012

I CAMPIONI DELLA MARATONA : Haile Gebrselassie

Haile Gebrselassie (Aselle,Etiopia 18 aprile 1973) vincitore di due medaglie d'oro nei 10000 metri piani alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e Sydney 2000. Da quando ha lasciato la pista, dopo le Olimpiadi del 2004, Gebrselassie si è concentrato sulle gare su strada e sulla maratona. A Londra il 22 aprile 2007 Gebrselassie sfidò il vincitore della Maratona di Londra 2006 Felix Limo, il vincitore della Maratona di Londra 2005 Martin Lel, il campione olimpico in carica Stefano Baldini, il vincitore della Maratona di New York 2006 Marilson Gomes dos Santos e l'allora detentore del record della maratona Paul Tergat in quella che sarebbe stata una gara eccitante, secondo gli organizzatori. Gebrselassie comunque si arrese al miglio 18, accusando difficoltà nel respirare che si scoprì essere causata da un'allergia ad un polline presente nell'aria. Questo permise al vincitore del 2005, Martin Lel, di tornare a casa con un'altra vittoria dopo un finale scoppiettante. Un mese più tardi Gebrselassie fece un sorprendente ritorno in pista quando corse i 10.000 m a Hengelo (Paesi Bassi) in 26'52"81 finendo 5º. Il tempo stabilito da Gebrselassie fu notevole, nonostante sia stata l'ottava volta in cui è sceso sotto i 27 minuti (più di ogni altro nella storia): infatti con questo tempo è l'unico uomo oltre i 30 anni ad essere sceso sotto i 27 minuti nei 10.000 m. Inoltre ciò che più sorprende è il riuscire a correre a questi ritmi per un periodo di 12 anni (dal 1995 al 2007). Il 27 giugno 2007 lanciò l'attacco al record dell'ora a Ostrava in Repubblica Ceca. Riuscì a stabilire questo primato, percorrendo 21.285 metri e superando il precedente di 21.101 metri, di Arturo Barrios. Inoltre Gebrselassie corse 50 giri (20.000 m) in 56'25"7, che gli valsero un altro record del mondo, battendo il precedente primato, sempre detenuto da Barrios. Questi due furono il 23º e il 24º record in carriera di Gebrselassie. Gebrselassie fece il suo debutto a New York quando vinse la Mezza-Maratona di New York il 5 agosto 2007 battendo il precedente record della gara di 2 minuti. Inoltre c'è un particolare curioso per quanto riguarda la mezza-maratona: ha vinto tutte e 8 le gare di questa disciplina cui ha preso parte. Il 30 settembre 2007 Gebrselassie vinse la Maratona di Berlino in 2h04'26, migliorando il record del mondo di 29 secondi rispetto al precedente di Paul Tergat. Alla fine della gara lo stesso Gebrselassie si scusò al telefono con l'amico-rivale per aver superato il suo record. Il 28 settembre 2008 stabilisce il suo ennesimo record del mondo, nuovamente durante la Maratona di Berlino con il tempo di 2h03'59, migliorando di ben 27 secondi il record precedente da lui stesso detenuto. Tale record è durato fino al 25 settembre 2011, quando l'atleta del Kenya Patrick Makau Musyoki l'ha migliorato di 21 secondi, portandolo a 2h03'38. Il 7 novembre 2010 annuncia il suo ritiro dall'atletica[1] dopo aver abbandonato la Maratona di New York al 26º km.[2] Qualche settimana dopo Gebrselassie cambia idea, allontanando l'idea del ritiro e ponendosi come obiettivo la conquista di un nuovo oro olimpico a Londra nel 2012
Haile Gebrselassie (Aselle, Ethiopia April 18, 1973) won two gold medals in the 10,000-meter dash at the Olympics in Atlanta 1996 and Sydney 2000. Since leaving the track after the 2004 Olympics, Gebrselassie has focused on road races and marathons. In London, April 22, 2007 Gebrselassie challenged the 2006 London Marathon winner Felix Limo, the 2005 London Marathon winner Martin Lel, Olympic champion Stefano Baldini in office, the winner of the New York Marathon 2006 Marilson Gomes dos Santos and the 'then-record holder Paul Tergat's marathon in what was an exciting race, according to organizers. Gebrselassie, however, surrendered at mile 18, blaming difficulty in breathing which turned out to be caused by an allergy to pollen in the air. This enabled the winner of 2005, Martin Lel, returning home with another victory after a final crackling. A month later, Gebrselassie made a surprising return to the track when he ran the 10,000 but Hengelo (Netherlands) in 26'52 "81 finishing 5 th. The time set by Gebrselassie was remarkable, despite being the eighth time he has fallen below the 27 minutes (more than any other in history): in fact this time is the only man over 30 years to be dropped below 27 minutes in the 10,000 m. Also what is more surprising is able to run at this rate for a period of 12 years (1995-2007). On June 27, 2007, he launched the attack on the hour record in Ostrava in the Czech Republic he managed to set this record, covering 21,285 meters and 21,101 meters of surpassing the previous, Arturo Barrios. addition Gebrselassie ran 50 laps (20,000 m) in 56'25 "7, which earned him another world record, beating the previous record, also held by Barrios. These two were the 23 th and 24 th in career record of Gebrselassie. Gebrselassie made his debut in New York when he won the Half-Marathon in New York August 5, 2007 beating the previous race record of 2 minutes. In addition there is a curious detail with regard to the half-marathon has won all 8 races this discipline he has participated. On September 30, 2007 Gebrselassie won the Berlin Marathon in 2h04'26, improving the world record of 29 seconds compared to the previous Paul Tergat. At the end of the race the same Gebrselassie apologized on the phone with his friend and rival for having exceeded his record. On 28 September 2008 sets her another world record, again during the Berlin Marathon with a time of 2h03'59, improving to less than 27 seconds the previous record held by himself. That record lasted until September 25, 2011, when the athlete Patrick Makau of Kenya Musyoki has improved 21 seconds, bringing it to 2h03'38. On November 7, 2010 has announced his retirement from athletics [1] after leaving the New York Marathon on 26th km. [2] A few weeks after Gebrselassie change your mind, banishing the idea of ​​withdrawal and setting as its objective the conquest of a New Olympic gold in London in 2012

I GRANDI CAMPIONI DEL CICLISMO - FELICE GIMONDI


Felice Gimondi (Sedrina BG, 29 settembre 1942) Professionista dal 1965 al 1979, è uno dei cinque corridori ad aver vinto la tripla corona, cioè ad aver vinto tutte e tre i grandi Giri: Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a España. È poi, insieme a Eddy Merckx l'unico ciclista ad aver vinto Giro, Vuelta e Tour per le corse a tappe, e Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia e campionato del mondo per le classiche di un giorno. Fu in grado di ottenere numerosi importanti successi nonostante la sua carriera sia coincisa in gran parte con quella del "cannibale" Merckx. Rispetto al fiammingo ebbe comunque una maggiore longevità ad alti livelli avendo iniziato a vincere prima, al Tour de France 1965, e terminato nel 1976, la sua ultima grande stagione da protagonista, con la vittoria al Giro d'Italia e alla Parigi-Bruxelles. Divenne professionista nel 1965, iniziando a correre con la Salvarani di Luciano Pezzi, dove rimase fino al 1973. In quell'anno passò alla Bianchi, diretta da Giancarlo Ferretti, già suo gregario alla Salvarani. La sua carriera da professionista iniziò subito con una grande vittoria, il Tour de France 1965. L'anno successivo lo vide vincitore alle classiche del nord, Parigi-Roubaix e Parigi-Bruxelles. Nella sua carriera vinse numerose classiche e gare a tappe, conquistando anche il titolo mondiale 1973 a Barcellona. A Barcellona, sul Circuito di Montjuich, era una giornata torrida. Merckx era alla partenza il grande favorito ma in modo del tutto imprevisto vinse Gimondi. All'undicesimo giro Merckx lanciò un attacco furibondo, Gimondi fu capace di rispondergli portandosi a ruota gli spagnoli Ocaña e Perurena, il compagno di squadra Giovanni Battaglin, l'olandese Zoetemelk e il forte belga Freddy Maertens. Gimondi superò sul filo di lana Maertens, impegnato a lanciare da lontano la volata al capitano Eddy Merckx; quest'ultimo inspiegabilmente non assecondò il lavoro del giovane connazionale, favorendo così il successo dell'italiano. Concluse la sua carriera su strada nel 1978 con il Giro dell'Emilia. L'ultima sua apparizione da atleta fu in una Sei Giorni nel febbraio del 1979. Ha vinto 141 corse. Per l'essersi spesso piazzato alle spalle di Eddy Merckx è stato a volte soprannominato l'eterno secondo, tuttavia è stato anche l'avversario principale e l'antagonista più combattivo del campione belga.
Felice Gimondi (Sedrina BG, September 29, 1942) Professional from 1965 to 1979, is one of five riders to have won the Triple Crown, that is, to have won all three Grand Tour: Tour de France, Tour of Italy and Tour of España. It is then, with the Eddy Merckx only cyclist to have won the Giro, Vuelta and Tour stage races, and Paris-Roubaix, Milan-San Remo, Tour of Lombardy and the world championship for the classic one day. He was able to obtain many important successes in spite of his career coincided largely with that of the "Cannibal" Merckx. Compared to the Flemish still had greater longevity at high levels had begun to win before the Tour de France 1965, and completed in 1976, his last great season as protagonist, when he won the Tour of Italy and Paris-Brussels. Turned pro in 1965, starting to run with the Salvarani Luciano Pezzi, where he remained until 1973. In that year went to White, directed by Giancarlo Ferretti, who had been his wingman to Salvarani. His professional career began immediately with a big win, the Tour de France 1965. The following year saw him winning the classic North, Paris-Roubaix and Paris-Brussels. In his career he won numerous classic and stage races, winning the world title in Barcelona 1973. In Barcelona, ​​the Circuit Montjuich, was a hot day. Merckx was the big favorite at the start but quite unexpectedly won Gimondi. On lap Merckx launched a furious, Gimondi was able to respond to the wheel carrying the Spanish Ocaña and Perurena, team-mate Giovanni Battaglin, Dutch Zoetemelk and the strong Belgian Freddy Maertens. Gimondi passed the wire Maertens, active in setting up the sprint distance to Captain Eddy Merckx, the latter inexplicably not the work of the humored young fellow, thus promoting the success of Italian. He ended his career on the road in 1978 with the Tour of Emilia. His last appearance was in an athlete's Six Days in February 1979. He won 141 races. To have often placed behind Eddy Merckx was sometimes nicknamed the eternal second, but was also the main rival and antagonist of the most combative Belgian champion.


domenica 26 febbraio 2012

I GRANDI ATLETI DELLE PARALIMPIADI : FRANCESCA PORCELLATO





Francesca Porcellato, una delle atlete più note in Italia e nel mondo, è paraplegica dall’età di 18 mesi, quando un camion la investe facendo manovra nel giardino di casa, ma la lesione midollare non ha ostacolato la realizzazione dei suoi progetti negli anni a seguire. Né ha mai vissuto le sue esperienze in una condizione di diversità rispetto agli altri. Da bambina, da donna, da atleta.
Nella sua carriera si è dedicata dai 100 metri alla Maratona, sino ad approcciare in tempi recenti lo sci di fondo (Torino 2006). Ha partecipato a ben sei edizioni dei Giochi Paralimpici estivi ed un'edizione invernale, collezionando complessivamente dieci medaglie, di cui due d’oro a Seul, nel 1998. Vince inoltre la Maratona di New York nel 2001. Non ha mai smesso un solo istante di viaggiare, invitata a tutti gli appuntamenti più importanti dell’atletica leggera in carrozzina. Con la Nazionale, ha partecipato a tutti gli eventi dal 1987 in poi.
Ha partecipato alle maggiori maratone del mondo, Berlino , Seoul, Oita (giappone), Parigi, NewYork, Londra – dove ha vinto la Flora Marathon per 4 volte - sono solo alcune delle grandi manifestazioni che l’hanno vista protagonista. La Porcellato ha vinto nella sua carriera,91titoli italiani , un vero record, detiene i record Italiani di tutte le specialità e quello del Mondo sulla maratona 1H38'29''. Ha corso 96 maratone e ne ha vinte 73.

È stata la porta bandiera ufficiale alle Paralimpiadi di Pechino, per lei erano i 7mi giochi Paralimpici.
Francesca Porcellato, one of the most famous athletes in Italy and worldwide, is paraplegic from the age of 18 months, when a truck to maneuver by investing in their backyard, but the SCI has hindered the realization of its projects in the years to follow. Neither has ever lived his experiences in a different condition than the other. As a child, a woman, an athlete. In his career has been dedicated from 100 meters to the marathon, to approach until recently cross-country skiing (Torino 2006). He has participated in six editions of the Paralympic Summer Games and Winter edition, collecting a total of ten medals, including two gold in Seoul in 1998. Also won the New York Marathon in 2001. He never had tons of travel, invited all the most important events in wheelchair athletics. With the national team, has participated in all events since 1987. He has participated in more marathons in the world, Berlin, Seoul, Oita (Japan), Paris, New York, London - where she won the Flora Marathon for 4 times - are just some of the major events that have played a leading role. The Porcellato won in his career, 91titoli Italians, a record, holds the records of all the Italian specialties and the World marathon 1H38'29''. He ran 96 marathons and has won 73. It was the official flag brings the Paralympics in Beijing, for you were the 7mi Paralympic Games

I CAMPIONI DELLA MARATONA - GELINDO BORDIN


Gelindo Bordin (Longare, 2 aprile 1959) èstato il primo italiano a vincere la maratona olimpica, all'olimpiade estiva del 1988. Si avvicina allo sport con le corse su terra nel G.S. Montegalda passando poi alla Fiamma Vicenza e al GAAC Verona, allenato da Giacomo Dalla Pria; passa quindi sotto le cure di Gianni Ghidini. Inizialmente corre principalmente le campestri e le corse su strada: vince il campionato italiano allievi di maratonina nel 1976 e nel 1978 approda nella nazionale juniores di cross. Nel 1984 fa il suo esordio nella maratona, vincendo a Milano con un tempo di 2:13:20. Nel 1985 ottiene il 7º posto nella Coppa Europa e il 12° nella Coppa del Mondo a Hiroshima. Il salto di qualità è del 1986 quando vince la medaglia d'oro nella maratona ai Campionati europei di atletica leggera. La sua successiva competizione internazionale è ai Campionati mondiali del 1987 a Roma. È un giorno molto caldo e umido e Bordin saggiamente si tiene discosto dai primi all'inizio della corsa; li raggiunge dopo il traguardo dei 35 chilometri e alla fine guadagna il terzo posto. Alla maratona dell'olimpiade di Seul, Bordin si posiziona davanti fin dall'inizio; al venticinquesimo chilometro il gruppo di testa comincia a sfaldarsi e a cinque chilometri dal termine rimangono solo in tre: Bordin, Douglas Wakiihuri dal Kenya, e Ahmed Salah dal Gibuti. A tre chilometri dal traguardo gli altri due scattano, ma quando rimangono mille metri da correre Bordin li supera e vince l'oro nello Stadio Olimpico di Seul. Bordin difende con successo il suo titolo alla maratona europea del 1990, diventando il primo uomo a vincere il titolo due volte. È stato l’unico campione olimpico a vincere la maratona di Boston, nel 1990; si impose con una gara in rimonta, stabilendo il proprio primato personale con 2 ore 8 minuti e 19 secondi, ancora oggi quarto tempo italiano di sempre. Ai Campionati del mondo di Tokyo del 1991 finisce, deludente, in ottava posizione. Cerca di difendere il suo titolo olimpico nell'olimpiade estiva del 1992 a Barcellona, ma si stira l'inguine saltando un corridore caduto appena dopo metà percorso e finisce lì la sua corsa. Dopo poco tempo dall'ultima maratona olimpica Bordin decide di ritirarsi dall'attività agonistica. Il 13 aprile 2008, a 49 anni, partecipa alla maratona di Torino portandola a termine in 3:05:27
It was the only Olympian to win the Boston Marathon, in 1990, won on a race comeback, setting his personal best with 2 hours 8 minutes and 19 seconds, still Italian fourth time ever.

sabato 25 febbraio 2012

I CAMPIONI DEL CICLISMO : FRANCESCO MOSER



Francesco Moser (Palù di Giovo, 19 giugno 1951) è un ex ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1973 al 1988, vinse un Giro d'Italia, tre Parigi-Roubaix, due Giri di Lombardia e una Milano-Sanremo, oltre ad un campionato del mondo su strada e ad uno su pista.


Con 273 vittorie su strada da professionista precede Giuseppe Saronni (193) e Mario Cipollini (189) e risulta a tutt'oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi all'attivo. È inoltre terzo assoluto a livello mondiale, alle spalle di Eddy Merckx (426) e Rik Van Looy (379), ma davanti a Rik Van Steenbergen (270) e Roger De Vlaeminck (255).[1]
Per la capacità di gestire il gruppo durante la corsa era soprannominato "lo Sceriffo"
Nato e cresciuto in una famiglia di ciclisti – ben tre degli undici fratelli, Enzo, Aldo e Diego, gareggiarono nel professionismo – iniziò l'attività ciclistica solo a 18 anni e da dilettante corse nella squadra toscana della Bottegone. Con la selezione italiana partecipò ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera del 1972, concludendo ottavo nella prova in linea.

Passò al professionismo nel 1973, e subito si aggiudicò una tappa al Giro d'Italia. I primi risultati importanti risalgono al 1975, quando vinse il Giro di Lombardia e si laureò campione italiano a Pescara, vincendo il Trofeo Matteotti. Altresì, concluse settimo al Tour de France vincendo due tappe, il prologo di Charleroi e la tappa di Angoulême, e la classifica riservata ai giovani, dopo aver indossato la maglia gialla per sette giorni: quella fu la sua unica partecipazione alla corsa francese.

Nel 1976 ai mondiali su strada di Ostuni giunse secondo dietro al belga Freddy Maertens, riuscendo comunque a vincere la maglia iridata nella gara di inseguimento su pista disputata nel velodromo di Monteroni di Lecce. L'anno dopo a San Cristóbal, in Venezuela, diventò campione del mondo su strada. Con la maglia iridata sulle spalle nel 1978 ottenne la prima delle sue tre vittorie consecutive alla Parigi-Roubaix.

Favorito dalle caratteristiche di passista, nel 1984 a Città del Messico riuscì a battere il record dell'ora (massima distanza percorsa in un'ora) che apparteneva da dodici anni a Eddy Merckx. Grazie anche all'uso di un nuovo tipo di bicicletta con ruote lenticolari, il 19 gennaio 1984 stabilì il record di 50,808 km, portandolo quattro giorni dopo a 51,151 km. Nello stesso anno, sempre grazie a questa particolare bicicletta, con la vittoria nell'ultima tappa (a cronometro) del Giro d'Italia riuscì a colmare lo svantaggio in classifica nei confronti del francese Laurent Fignon e a vincere il Giro.

Altre vittorie significative di Moser furono la Milano-Sanremo nel 1984, il Campionato italiano nel 1979 e nel 1981 e diverse altre classiche ciclistiche. Famosa fu anche la rivalità con Giuseppe Saronni, in maniera simile a quanto era successo quasi trenta anni prima con Fausto Coppi e Gino Bartali.
Francesco Moser (Palù Giovo, June 19, 1951) is a former road cyclist and riders, Italian. Professional from 1973 to 1988, he won a Tour of Italy, three Paris-Roubaix, two Tours of Lombardy and Milan-Sanremo, in addition to a world championship road and a track.


Calendario maratone internazionali 2012









26 Feb 2012     MARATONA DI TOKYO     10 Km Maratona     Giappone
27 Feb 2012     SAHARA MARATHON     5 Km 10 Km Maratona     Algeria
16 Mar 2012     MARATONA DI GERUSALEMME     10 Km Maratona Mezza maratona     Israele
31 Mar 2012     CORRERE IN CROCIERA     Stage Corse accompagnate Allenamenti     Mediterraneo
01 Apr 2012     MEZZA MARATONA DI BERLINO     Mezza maratona     Germania
15 Apr 2012     MARATONA DI VIENNA     Staffetta Maratona Mezza maratona     Austria
15 Apr 2012     MARATONA DI PARIGI     Maratona     Francia
16 Apr 2012     MARATONA DI BOSTON     Maratona     Stati Uniti
22 Apr 2012     MARATONA DI LONDRA     Maratona     Regno Unito
22 Apr 2012     MARATONA DI MADRID     10 Km Maratona     Spagna
12 Mag 2012     RUN&SAIL - GIRO PODISTICO ELBA           Italia
12 Mag 2012     ROYAL RAID MAURITIUS     Trail     Mauritius
13 Mag 2012     MARATONA DI PRAGA     Staffetta Maratona     Repubblica Ceca
19 Mag 2012     THE GREAT WALL MARATHON     5 Km 10 Km Maratona Mezza maratona     Cina
20 Mag 2012     MARATONA DI COPENHAGEN     Maratona     Danimarca
01 Giu 2012     ITALY COAST TO COAST     Staffetta Corsa a tappe     Italia
02 Giu 2012     MARATONA DI STOCCOLMA     Maratona     Svezia
22 Giu 2012     PODISSIMA MODENA ABETONE     Staffetta Corsa a tappe     Italia
23 Giu 2012     THE BIG FIVE MARATHON     10 Km Maratona Mezza maratona     Sudafrica
14 Lug 2012     JUBILEE MARATHON Stockholm 1912-2012     Maratona     Svezia
02 Set 2012     PANTELLERIA TRAIL     10 Km 45 Km 20 Km     Italia
08 Set 2012     PETRA MARATHON & HALF     Maratona Mezza maratona     Giordania
30 Set 2012     MARATONA DI BERLINO     Maratona     Germania
07 Ott 2012     MARATONA DI CHICAGO     Maratona     Stati Uniti
20 Ott 2012     POLAR CIRCLE MARATHON     Maratona Mezza maratona     Danimarca
21 Ott 2012     ECOMARATONA DEL CHIANTI     10 Km 18 Km Ecomaratona     Italia
21 Ott 2012     MARATONA DI AMSTERDAM     Maratona Mezza maratona 8 Km     Olanda
24 Ott 2012     CORSA DELLA PACE - JPIIGAMES     10 Km     Israele
29 Ott 2012     MARATONA DI DUBLINO     Maratona     Irlanda
04 Nov 2012     MARATONA DI NEW YORK     Maratona     Stati Uniti
11 Nov 2012     MARATONA DI ISTANBUL - EURASIA     15 Km Maratona 8 K


























































































































Calendario maratone italiane 2012








FEBBRAIO
 26 Maratona delle Terre Verdiane  Salsomaggiore T.(PR)

MARZO
 4  Placentia Marathon  Piacenza www.placentiamarathon.it
 4  Strasimeno Marathon  Castiglione del lago (PG) www.podismo.it
 4  Treviso Marathon www.trevisomarathon.com
--  Federico II Marathon  Castel del Monte (BT)
11 Brescia Art Marathon www.bresciamarathon.it
18 Maratona di Roma www.maratonadiroma.it
25 Maratona dell'Adriatico  Martinsicuro (TE)
25 Ferrara Marathon www.corriferrara.it

 APRILE
 1  Maratona del Lamone  Russi (RA)  - www.gslamone.org
 9  Maratona del 50° AIAS  Bologna
15 Milano City Marathon http://milanocitymarathon.gazzetta.it
15 Ecomaratona dei Monti Cimini  S.Martino al Cimino (VT)
22 Maratona di Sant'Antonio  Padova www.maratonasantantonio.com
29 Messina Marathon www.messinamarathon.com
29 Maratona del Piceno Fermano  Porto San Giorgio (AP)

MAGGIO
 1   Maratona del Riso  Vercelli www.maratonadelriso.it
 6   Ecomaratona Parco del Ticino Galliate(NO) www.ecomaratonaparcodelticino.it
 6   Maratona d'Europa  Trieste www.bavisela.it
 6   Colle Marathon  Barchi (PU) www.collemar-athon.com
 6   Maratona della Solidarietà  Cagliari www.maratonacagliari.it
 6   Ecomaratona dei Marsi - Archeorun Collelongo (AQ) sito internet
--   Maratona dei Mille Marsala (TP) in attesa data diversa sito internet


 GIUGNO
 3  Ecomaratona delle Madonie  Polizzi Generosa (PA)
16 Maratona del Gargano  Cagnano Varano
17 Ecomaratona delle Aquile  Corniglio (PR) www.atleticamanara.it
30 Brixen Marathon  Bressanone (BZ) www.brixenmarathon.it

 LUGLIO
 8  Ecomarat.del Ventasso Busana (RE)
28 Maratona di Curinga (CZ) www.curingamarathon.

 SETTEMBRE
 9  Maratona dell'acqua  Lovere Lago d'Iseo (BS)
22 Maratona del Mugello  Borgo San Lorenzo (FI) www.maratonamugello.it
23 Maratona della Castellana  Vedelago (TV)
23 Maratona Lago Salto - Oiano (RI) www.maratonalagosalto.com
30 Maratona di Latina Provincia - Sabaudia (LT) 
30 Maratona di Bergamo www.teamitalia.com

 OTTOBRE
nel 2012 non si disp. Sudtirol Marathon Egna (BZ) ww.suedtirol-marathon.eu
 7  Maratona Città del Vino  Manzano (UD)
 7  Verona Marathon  www.veronamarathon.it
14 Maratona d'Italia Carpi (MO) www.italianmarathon.it
14 Lake Garda Marathon Limone sul Garda (BS)
21 Lago Maggiore Marathon  Arona (VB)
21 Ecomaratona del Chianti  Castelnuovo Berardenga (SI)
28 Venice Marathon  Venezia www.venicemarathon.it
28 Lucca Marathon www.luccamarathon.it


 NOVEMBRE
 4  Maratona Ravenna città d'arte  www.maratonadiravenna.it
-- 6.11.2011   Ecomaratona del barbaresco e del tartufo...- Alba (CN)
18 Turin Marathon  Torino www.turinmarathon.it
-- 13 Milano Pavia  www.milanopavia.it
11 Maratona città di Livorno www.livornomaratona.it
18 Maratona di Palermo www.palermomaratona.it
18 Bari Marathon www.barimarathon.it
25 Maratona Mediterranea Reggio Calabria www.maratonamediterranea.it
25 Firenze Marathon - www.firenzemarathon.it

 DICEMBRE
 9  Maratona di Reggio Emilia www.maratonadireggioemilia.it
     Catania City Marathon  sito internet
16 Pisa Marathon  www.pisamarathon.it
16 Coast to coast  Sorrento (NA) www.maratonacoasttocoast.com
31 Maratona di San Silvestro  Calderara di Reno (BO) -

Londra 2012, il velodromo olimpico



L'Olympic Parc, che ospiterà tutte le gare di ciclismo su pista delle prossime Olimpiadi, è una struttura avveniristica che sorge nella grande area di Londra est. Costato circa 126 milioni di euro (come previsto sin dal budget iniziale), il Velodromo è in grado di ospitare 6.000 posti a sedere e ospita una pista per Bmx, un percorso di 6 km per le mountain bike e un circuito da gara lungo 1 miglio. La struttura, la prima ad essere stata completata nel Parco Olimpico, è rivistita in cedro rosso canadese (sono stati impiegati 5.000 mq di legno) e si distingue per grandi pareti vetrate panoramiche. Il tetto del Velodromo è stato progettato con una forma fluida che vuole emulare la geometria della pista, disegnata da Ron Webb, che ha progettato velodromi come quello di Sydney e Atene. Una copertura che si distingue per una particolare leggerezza; pesa infatti solamente 30kg/mq, molto meno di quelle realizzate in costruzioni simili. Una leggerezza che contribuisce a rendere l’edificio altamente efficiente dal punto di vista energetico. L'edificio è stato infatti concepito come una struttura compatta, al fine di minimizzare i consumi di energia, primo tra tutti quelli legati al riscaldamento. Al medesimo fine di risparmio energetico, rientra la creazione di lucernari posizionati strategicamente, che permettono un abbondante afflusso di luce naturale dall'esterno, riducendo la necessità di illuminazione artificiale.

venerdì 24 febbraio 2012

Il 24 febbraio 1964, Cassius Clay diventa campione del mondo dei pesi massimi.


 Il 24 febbraio 1964, Cassius Clay incontra Sonny Liston, vince per ritiro dell'avversario al 7° round, e diventa campione del mondo dei pesi massimi. Da quel momento, Cassius dedide di aderire alla religione musulmana e assume così il nome di Muhammad Alì.


 On February 24, 1964, Sonny Liston meets Cassius Clay, won for the 7th round pick of the opponent, and became world heavyweight champion. From that moment, Cassius dedide to adhere to Islam and takes on the name of Muhammad Ali.