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venerdì 20 aprile 2012

GRANDI ATLETI DI CUORE : MICHAEL JORDAN




Michael Jordan (17 febbraio 1963)  giocatore di basket NBA. È uno dei giocatori più prolifici di tutti i tempi. Vinse per ben 10 volte il titolo di capocannoniere dell'anno, arrivando a segnare nella stagione 1986/87 fino a 37.1 punti a partita. Con i Chicago Bulls ha vinto 6 volte le NBA Finals ed è stato per 6 volte premiato come MVP delle NBA Finals. La franchigia di Chicago fu, durante l'era jordaniana, una delle squadre più forti e vincenti di sempre, nella quale, nel corso degli anni, militarono giocatori importanti come Scottie Pippen, Horace Grant, Dennis Rodman, Toni Kukoc e Steve Kerr. Jordan viene scelto dai Chicago Bulls come terza scelta assoluta nel primo giro del draft NBA del 1984, dietro Hakeem Olajuwon e Sam Bowie. Al momento del suo arrivo, la squadra dei Bulls è una delle peggiori della NBA, avendo disputato diverse stagioni letteralmente disastrose, e fra quelle con meno spettatori, tanto da aver valutato l'opportunità di spostarsi da Chicago per cercare maggiore pubblico. Sarà proprio intorno a Michael Jordan che si formerà, a poco a poco, una nuova squadra, che arriverà poi a essere la dinastia che ha dominato la lega statunitense negli anni novanta. Il suo esordio in campionato avviene contro i Washington Bullets (guarda caso proprio la squadra che, con il nome di Washington Wizards, è stata l'ultima squadra di Michael Jordan). In quella partita mette a segno ben 16 punti e porta Chicago alla prima di tante vittorie che si susseguiranno negli anni a venire. Il talento e gli sforzi di Jordan vengono premiati con la convocazione per la partita delle stelle nel mese di febbraio, l'NBA All-Star Game, e dopo pochi mesi viene premiato come matricola dell'anno.  La seconda stagione con i Bulls, però, non la inizia nemmeno: il 25 ottobre 1985 si infortuna alla caviglia durante una partita di preseason contro i Golden State Warriors. Per Jordan sono cinque mesi di stop. post-season, però, ottiene un risultato incredibile, un record tuttora imbattuto che da solo vale la stagione: segna 63 punti contro i Boston Celtics di Larry Bird, che esclamerà a fine partita: "Penso sia Dio travestito da Michael Jordan"; resterà la miglior prestazione di sempre quanto a punti segnati in una gara di play-off. L'estate del 1986 è l'inizio del nuovo corso dei Chicago Bulls, e la nuova squadra inizia a prendere forma attorno a Jordan, sempre più leader. Il terzo campionato NBA è quello della conferma per Jordan, che per la prima volta vince la classifica marcatori, con 37,1 punti di media a partita. Il ruolino di marcia di Jordan è assolutamente incredibile: nelle 82 partite della stagione regolare, 77 volte Jordan è il miglior realizzatore della sua squadra, per due volte segna 61 punti, per otto volte supera i 50, per addirittura trentasette volte ne mette 40 o più. Supera la soglia dei tremila punti in una sola stagione (3041), segnando il 35% dei punti totali della squadra. La vera consacrazione di Michael come dominatore assoluto del basket mondiale, arriva all'inizio degli anni novanta, quando i Bulls raggiungono un livello di gioco che coniuga un mix esplosivo di talento, creatività e spettacolo uniti al sacrificio e alla dedizione verso la fase difensiva del gioco, illuminati da Jordan che gioca una pallacanestro a livelli ineguagliabili, rasente il limite della perfezione mai vista prima e mai più rivista da nessun giocatore dopo di lui. In tre anni, nel 1991 contro i Los Angeles Lakers di Magic Johnson e James Worthy, nel 1992 contro i Portland Trail Blazers di Clyde Drexler e nel 1993 contro i Phoenix Suns di Charles Barkley, Kevin Johnson e Dan Majerle, i Chicago Bulls vincono tre titoli NBA in fila, realizzando il cosiddetto three-peat. Nell'estate 1992, Jordan, dopo aver vinto il suo secondo titolo, partecipa ai Giochi olimpici estivi di Barcellona 1992, dove si tiene la prima apparizione di giocatori professionisti della NBA ai Giochi olimpici. Jordan viene incaricato del ruolo di capitano della squadra insieme a Magic Johnson e Larry Bird. Il 6 ottobre 1993, in una conferenza stampa sovraffollata di giornalisti, Michael comunica alla Lega e al mondo la sofferta decisione di lasciare la pallacanestro. Le sue parole sono: "Ho perso ogni motivazione. Nel gioco del basket non ho più nulla da dimostrare: è il momento migliore per me per smettere. Ho vinto tutto quello che si poteva vincere. Tornare? Forse, ma ora penso alla famiglia." . È il 18 marzo 1995 quando, alle 11:40, viene diramato un breve comunicato: "Michael Jordan ha informato i Bulls di aver interrotto il suo volontario ritiro di 17 mesi. Esordirà domenica a Indianapolis contro gli Indiana Pacers.": Jordan è di nuovo protagonista assoluto e i Chicago Bulls ottengono un'altra stagione superlativa. La squadra fa segnare un record assoluto nella NBA: sono la prima formazione nella storia della NBA a superare la soglia delle 70 vittorie nella regular season, vincendo ben 72 partite su 82, un risultato senza precedenti. Jordan vinse il suo ottavo titolo di marcatore e Rodman il suo quinto consecutivo da rimbalzista, mentre Kerr guidò la Lega nel tiro da tre punti. Jordan ottenne la cosiddetta Triple Crown, la prestigiosa e quasi impossibile impresa dei tre premi come MVP. Air guida la squadra durante la stagione 1997-98 e arriva così il sesto titolo per Jordan suggellato da una palla rubata dalle mani di Karl Malone e dallo splendido tiro proprio di MJ a 6,6 secondi dalla fine della sesta gara delle finali, giocata a Salt Lake City, entrato di diritto nella storia della pallacanestro: è il secondo three-peat per Michael e i Chicago Bulls. È il suo saluto di congedo dalla NBA, anche se nessuno ancora lo sa. Poco tempo dopo la finale annuncia il suo secondo, e a detta di tutti definitivo, ritiro. Nel 2001 i tifosi di tutto il mondo vengono colti di sorpresa quando si comincia a diffondere l'ipotesi di un secondo ritorno di Air. Jordan decide così di fare un passo in più, e da proprietario dei Washington Wizards torna ad essere giocatore. Durante le due stagioni nella nuova squadra, Jordan percepisce un compenso simbolico di un milione di dollari, devoluto interamente in beneficenza alle famiglie delle vittime degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001. Nonostante l'età, 38 anni, ed un infortunio che lo tiene fuori per parte della stagione 2001-02, partecipa naturalmente al suo 14º All-Star Game, a Filadelfia, dove riesce come sempre a creare spettacolo, con la sua classe e il suo talento. La sua prima stagione come Wizards finisce comunque con una media di 22,9 punti a partita. Al termine della stagione 2002-03, si ritira per la terza ed ultima volta. Jordan conclude la sua carriera NBA con una media punti per partita di 30,12 nella stagione regolare, la più alta in tutta la storia dell'NBA,  superiore di pochi centesimi alla media punti del grande Wilt Chamberlain (30,06); è terzo come numero di punti segnati in carriera.


 Michael Jordan (February 17, 1963) NBA basketball player. It is one of the most prolific players of all time. He won 10 times for the top scorer of the year, to mark the coming season 1986/87 up to 37.1 points per game. With the Chicago Bulls won the NBA Finals 6 times 6 times and was honored as MVP of the NBA Finals. The franchise was in Chicago during the era jordaniana, one of the strongest teams ever, winning, in which, over the years, militated major players like Scottie Pippen, Horace Grant, Dennis Rodman, Toni Kukoc and Steve Kerr. Jordan is chosen by the Chicago Bulls as the third overall pick in the first round of the 1984 NBA draft, behind Hakeem Olajuwon and Sam Bowie. Upon his arrival, the team the Bulls are one of the worst in the NBA, having played several seasons literally disastrous, and among those with fewer viewers, enough to have considered the possibility of moving from Chicago to seek greater public. It will be around Michael Jordan that will be formed, little by little, a new team, which will then be the dynasty that has dominated the American League in the nineties. His debut in the championship takes place against the Washington Bullets (the team that just happens, as the Washington Wizards, was the last team to Michael Jordan). In that game scored with 16 points and Chicago leads the first of many victories that are taking place in the years to come. The talent and efforts are rewarded by Jordan in calling for the match of the stars in the month of February, the NBA All-Star Game, and after a few months of the year is awarded as a freshman. The second season with the Bulls, however, did not even start: October 25, 1985 injures his ankle during a preseason game against the Golden State Warriors. Jordan for five months out. post-season, however, achieved an incredible result, a record still unbeaten, which alone is worth the season marks 63 points against the Boston Celtics of Larry Bird, who exclaimed after the game: "I think God disguised as Michael Jordan" will the best performance ever in terms of points scored in a playoff race. The summer of 1986 is the beginning of the new course of the Chicago Bulls, and the new team starts to take shape around Jordan, more and more leaders. The third NBA championship is the confirmation for Jordan, who first won the top scorer with 37.1 points per game. The road map of Jordan is absolutely amazing: the 82-game regular season, Jordan is 77 times the leading scorer on his team to score 61 points twice, eight times more than 50, even 40 or thirty-seven times it's more. Exceeds the threshold of three thousand points in one season (3041), scoring 35% of the total points for the team. The true consecration of Michael as the absolute ruler of the basketball world, comes at the beginning of the nineties, when the Bulls reached a level of game that combines an explosive mix of talent, creativity and entertainment together to sacrifice and dedication to the defensive phase of the game, highlighted by Jordan playing basketball at a level unmatched, hugging the edge of perfection never seen before and never seen again by any player after him. In three years, in 1991 against the Los Angeles Lakers of Magic Johnson and James Worthy in 1992 against the Portland Trail Blazers and Clyde Drexler in 1993 against the Phoenix Suns for Charles Barkley, Kevin Johnson and Dan Majerle, the Chicago Bulls win three NBA titles in a row, creating the so-called three-peat. In the summer of 1992, Jordan, after winning his second title, participates in the Summer Olympic Games of Barcelona 1992, where he held his first appearance in the NBA professional players to the Olympics. Jordan is in charge of the role of team captain along with Magic Johnson and Larry Bird. On October 6, 1993, at a press conference crowded with reporters, Michael communicates with the League and the world the painful decision to leave basketball. His words are: "I lost all motivation. In the game of basketball I have nothing to prove: it is the best time for me to stop. I won everything they could win. Back? Perhaps, but now I think the family. " . It is March 18, 1995 when, at 11:40, is issued a brief statement: "Michael Jordan has informed the Bulls have broken his voluntary retirement of 17 months. Debut Sunday against the Indiana Pacers in Indianapolis." Jordan is new protagonist and the Chicago Bulls get another superb season. The team is scoring a record in the NBA are the first line in NBA history to reach over 70 victories in the regular season, winning 72 games of 82, an unprecedented achievement. Jordan won his eighth title of the marker and Rodman his fifth straight rebounding from, while Kerr led the league in three-point shooting. Jordan got the so-called Triple Crown, the prestigious and almost impossible task of three MVP awards. Air guide the team during the 1997-98 season and get it the sixth title for Jordan sealed by a ball stolen from the hands of Karl Malone and the beautiful shot of your MJ to 6.6 seconds from the end of the sixth race of the finals, played in Salt Lake City, became law in the history of basketball is the second three-peat for Michael and the Chicago Bulls. It is his farewell greetings from the NBA, although no one yet knows. Shortly after announcing its final seconds, and by all accounts final withdrawal. In 2001, fans from around the world are surprised when they begin to spread the idea of ​​a second coming of Air. Jordan decides to take a step further, and the owner of the Washington Wizards to be played back. During the two seasons in the new team, Jordan receives a symbolic compensation of one million dollars, donated entirely to charity for the families of victims of the terrorist attacks of 11 September 2001. Despite his age, 38 years, and an injury that keeps him out for the 2001-02 season, of course, participates in its 14 th All-Star Game in Philadelphia, where he manages to create the show as always, with his class and his talent. His first season as the Wizards still end up with an average of 22.9 points per game. At the end of the 2002-03 season, he retires for the third and final time. Jordan ended his NBA career with an average of 30.12 points per game in the regular season, the highest in the history of the NBA, more than a few cents to the average points of the great Wilt Chamberlain (30.06) was third as the number of points scored in his career.