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venerdì 23 marzo 2012

SPORTIVI DI CUORE : Clay Regazzoni

Clay Regazzoni (Lugano, 5 settembre 1939 – Fontevivo, 15 dicembre 2006), Pilota automobilistico svizzero di Formula 1. All'età di 24 anni debutta nel 1963 disputando alcune cronoscalate con un Austin Sprite 950, proseguendo l'anno successivo con una Mini Cooper S 1070 e salendo in Formula 3 con una Brabham-Ford nel 1965 e disputando la sua prima gara di Formula 2 nel 1966 a Siracusa sempre con una Brabham, dove coglie la pole position. Nel 1967 continua in Formula 3, passando alla Tecno e vincendo il XV Gran Premio de España per F2 e F3 e diventando vicecampione europeo nella Coppa Europa disputatasi in gara unica ad Hockenheim, piazzamento che consegnò la Coppa delle Nazioni alla Svizzera. L'anno seguente Regazzoni disputa varie gare in F3, facendo stavolta sua la Coppa Europa ad Hockenheim, contribuendo con questa vittoria alla seconda affermazione consecutiva della Svizzera nella Coppa delle Nazioni. Il suo impegno principale è però il Campionato Europeo di Formula 2 con lo stesso team, dove salta tre delle nove gare e conquista due podi, per poi terminare la stagione in Sudamerica disputando la XVII Temporada Argentina, sempre con la Tecno di F2. Ma l'anno della sua definitiva affermazione è il 1970, quando diventa Campione europeo di Formula 2 con la Tecno, vincendo quattro delle otto gare della serie e riuscendo solo alla penultima gara (grazie al regolamento sugli "scarti") ad avere la meglio su un regolarissimo Derek Bell. Pilota caratterizzato da un talento istintivo e da un notevole coraggio, Regazzoni fece un debutto sensazionale con la Scuderia Ferrari nel 1970, aggiudicandosi dopo sole quattro gare il Gran Premio d'Italia, nonostante negli ultimi giri la sua vettura perdesse benzina, e terminando il campionato al terzo posto assoluto, alle spalle del compagno di squadra Jacky Ickx e di Jochen Rindt, unico campione del mondo alla memoria. Si accorda quindi con la BRM per il 1973, facendo squadra con Jean-Pierre Beltoise e con Niki Lauda. Proprio con quest'ultimo farà ritorno alla Ferrari l'anno successivo, suggerendone l'ingaggio a Enzo Ferrari e formando con il direttore sportivo Luca Cordero di Montezemolo e il direttore tecnico Mauro Forghieri la base del gruppo che riporterà la scuderia di Maranello ai vertici mondiali. Nel 1974 Regazzoni, dopo essere arrivato a pari punti con Emerson Fittipaldi alla vigilia dell'ultima gara dovette arrendersi al brasiliano a causa di problemi alle sospensioni perdendo per soli tre punti. Tuttavia dopo aver perso il mondiale del '74 Regazzoni venne messo in secondo piano e la Ferrari, a partire dal 1975, puntò su Lauda, ciò causò un deterioramento dei rapporti con la squadra, ma il peggio venne con la primavera del 1976, dopo la partecipazione di Regazzoni a un varietà televisivo della RAI, che ebbe come conseguenza una dichiarazione di Enzo Ferrari che lo definì: "Viveur, danseur, calciatore, tennista e, a tempo perso, pilota", da quel momento Regazzoni capì che il suo tempo in Ferrari era finito. La carriera di Regazzoni terminò in seguito ad un incidente sul circuito di Long Beach nel 1980. La sua vettura uscì di pista al 51° giro a causa di un'avaria all'impianto frenante e si schiantò a 270 km/h contro la Brabham di Ricardo Zunino che era rimasta abbandonata dai commissari nella via di fuga dopo il ritiro dell'argentino. Le gravissime ferite che il pilota riportò alle gambe e alla spina dorsale lo resero per sempre paraplegico, e un successivo intervento risolutore ne peggiorò ancor di più le condizioni. Regazzoni, pur costretto su una sedia a rotelle, non abbandonò il mondo dei motori partecipando ad alcune gare rallystiche su vetture con comandi modificati per l'occasione, e rivelandosi commentatore sportivo, oltre che promotore dell'inserimento dei disabili nello sport. Regazzoni perderà la vita il 15 dicembre 2006, lungo l'A1 all'altezza dello svincolo con l'A15 Parma-La Spezia. Secondo i risultati dell'autopsia, Regazzoni era deceduto alla guida a causa di un malore prima dell'incidente.


Clay Regazzoni (Lugano, September 5, 1939 - Fontevivo, December 15, 2006), the Swiss Formula 1 pilot car. At age 24 he debuted in 1963, taking part in some time trials with an Austin Sprite 950, continuing the next year with a Mini Cooper S 1070 and going up to Formula 3 with a Brabham-Ford in 1965 and competing in his first race in Formula 2 in 1966 in Syracuse always with a Brabham, which captures the pole position. Continue in Formula 3 in 1967, rising to techno and winning the Gran Premio de España XV for F2 and F3 and becoming runner up in the European Cup Europe which took place in race one at Hockenheim, placing that gave the Nations Cup to Switzerland. The following year Regazzoni various races in F3 dispute, this time making his European Cup at Hockenheim, with this victory contributing to Switzerland's second consecutive Cup of Nations. Its main task is, however, the Formula 2 European Championship with the same team, where he jumps three of nine races and won two stages, before ending the season in South America competing in the seventeenth Temporada Argentina, always with the Tecno F2. But the final year of his statement is 1970, when he became European champion with Tecno Formula 2, winning four of the eight races of the series and having only the penultimate race (thanks to the Regulation on "waste") to get the better of a very regular Derek Bell. Pilot features an instinctive talent and a remarkable courage, Regazzoni made a sensational debut with Scuderia Ferrari in 1970, after winning just four races on the Grand Prix of Italy, although in the final laps his car lost fuel, and ending the championship third overall, behind teammate Jacky Ickx and Jochen Rindt, the only world champion to the memory. It therefore accords with the BRM for 1973, teaming with Jean-Pierre Beltoise and Niki Lauda. Just with the latter will return to Ferrari next year, suggesting the recruitment and training with Enzo Ferrari sporting director Luca Cordero di Montezemolo and the technical director Mauro Forghieri the basis of the group that will bring back the team from Maranello to the top of the world . Regazzoni in 1974, after finishing level on points with Emerson Fittipaldi at the eve of the race had to surrender to the Brazilian because of suspension problems losing by just three points. But after losing the '74 World Regazzoni was overshadowed and Ferrari, in 1975, she headed Lauda, ​​this caused a deterioration of relations with the team, but the worst was the spring of 1976, after Regazzoni participation of a variety of television RAI, which resulted in a declaration of Enzo Ferrari who defined it as: "Viveur, danseur, soccer, tennis, and in his spare time, the pilot," Regazzoni from that moment he realized that his time in Ferrari was over. Regazzoni's career ended after an accident on the Long Beach circuit in 1980. His car left the track on lap 51 due to a failure of the braking and crashed at 270 km / h against Brabham Ricardo Zunino who had been abandoned by the Commissioners to escape after the withdrawal of the Argentine . The pilot reported that the most serious wounds to the legs and spine, made him forever a paraplegic, and successive solver it worsened the conditions even more. Regazzoni, while confined to a wheelchair, did not abandon the world of motor racing by participating in some of rally cars with modified commands for the occasion, and revealing sports commentator, as well as promoting inclusion of disabled people in sport. Regazzoni loses life December 15, 2006, along the A1 at the junction with the A15 Parma-La Spezia. According to the autopsy results, Regazzoni was driving died due to a stroke before the accident.