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giovedì 23 febbraio 2012

I CAMPIONI DEL CICLISMO : GIRARDENGO

Costante Girardengo e' stato uno dei corridori piu' famosi e amati del ciclismo. A trent'anni dalla morte, il cui anniversario ricorre sabato, il suo nome ancora risuona nelle menti degli appassionati e, grazie ad una celebre canzone, di tutti gli italiani. 'Campionissimo', come lo defini' Emilio Colombo, direttore della Gazzetta dello Sport dell'epoca. Quel soprannome, che poi sara' di Fausto Coppi, bene si addiceva a quell'omino di Novi Ligure, 165 cm di nervi e talento. Ed e' proprio nel paese in provincia di Alessandria che inizia la storia di Girardengo, il 18 marzo 1893. Costante e' il quinto di sette figli. I genitori hanno un'osteria, lui studia fino alla sesta, poi lavora nell'attivita' di famiglia, in un laboratorio chimico, presso un armaiolo e all'Alfa di Tortona. La sua storia di sportivo comincia con un confronto fuori dagli schemi. Un altro campione dell'epoca, Dorando Petri, reduce dall'impresa di Londra 1908, torna nella sua citta' di nascita e sfida nella piazza del mercato chiunque ne abbia desiderio a rincorrerlo e a raggiungerlo con qualunque mezzo: Costante non ci pensa due volte, inforca la bici e batte l'eroe della maratona. E' il suo primo premio, le prime due lire guadagnate. Ma il padre non apprezza la passione del figlio che, seppur dotato, non vuol saperne di lavorare ed e' sempre con la testa alla bici. Lo scontro si fa aspro e un giorno, quando Costante ha quattordici anni, il padre preso dall'ira gli scaraventa la bicicletta dalla finestra. Ma il giovane Girardengo e' testardo e convince il genitore a suon di vittorie e a diciotto anni ha gia' un bel gruzzolo da parte. Inizia a correre nel 1909, a diciassette anni lo pagano gia' 6 soldi al chilometro in caso di vittoria, mentre nel 1911 i soldi diventano 12 quando conquista 22 delle 29 corse a cui partecipa. Ma e' del 1913 l'impresa piu' bella: si disputa il campionato italiano ad Alessandria e Costante, che sta facendo il militare a Verona, chiede una licenza, partecipa alla gara e vince. Tornato in caserma, viene punito con quindici giorni di cella di rigore e trenta di prigione semplice. Lo stesso anno vince la Roma-Napoli-Roma, granfondo di 610 chilometri. Saranno ben nove i titoli tricolori, con due Giri d'Italia (1919 e '23), sei Milano-Sanremo (1918, '21, '23, '25, '26, '28), tre Giri di Lombardia (1919, '21, '22) per un totale di 128 successi su strada e ben 965 in pista. Gli manca, al contrario di quanto accade al suo contemporaneo Bottecchia, la grande vittoria internazionale (unico successo nel 1924 al Gp Wolber), che lo fa entrare in contrasto con Henry Desgrange. Il patron del Tour de France provoca Girardengo in piu' di un'occasione dicendo che ha paura di confrontarsi con il suo corridore di punta Henri Pelissier, ma lui non cede e anzi rilancia. Il 26 luglio del 1923, anno in cui "Bottescia'" si piazza secondo alla sua prima partecipazione alla Grande Boucle, scrive una lettera a Desgrange in cui invita "tutti i corridori del mondo a incontrarsi con me in una corsa a cronometro di 300 chilometri sul percorso, ad esempio, della Milano-Sanremo. Se si considera che le strade italiane mi sono favorevoli, io accetto un percorso su strade straniere dai 300 ai 600 chilometri anche sulle strade del tipo Galibier e Izoard. Posta per ciascun incontro di lire 50.000. Epoca degli incontri a scelta degli avversari. Da oggi io sono pronto. Costante Girardengo". La sfida non si realizza, ma Girardengo conferma la sua passione per le sfide che lo portera' a gareggiare per venticinque anni: di qualche anno prima, 1914, la vittoria nella tappa del Giro d'Italia piu' lunga della storia, la Lucca-Roma di 430 chilometri. L'ultima gara la vince a 43 anni dopo essersi confrontato con tre generazioni di corridori, da Gaetano Belloni (che per causa sua si guadagno' l'appellativo di 'eterno secondo') ad Alfredo Binda (che lo fece soffrire molto soffiandogli il Mondiale del 1928). Dopo il ritiro dall'attivita' si dedica prima al tiro a volo, diventando azzurro, per poi essere nominato commissario tecnico della Nazionale di ciclismo e guidare nel 1938 Gino Bartali alla prima vittoria al Tour de France. S'impegna fondando un'azienda di biciclette che porta il suo nome, mentre la sua carriera e' caratterizzata dal rapporto con il bandito Sante Pollastri (o Pollastro). Si spegne ad Alessandria il 9 febbraio del 1978.

Perche' corri ?

Una ricerca ASICS survey of seven European nations ha recentemente rilevato che, generalmente, “si comincia a correre con il desiderio di tenersi in forma e perdere peso, ma si trasforma presto in un passatempo divertente ed antistress: ‘Prima il corpo, poi la mente.’ In tutti e sette i paesi oggetto dello studio, i runner concordano sul fatto che il tenersi in forma è la loro principale ragione di allenamento, con il 54% che conferma che è la principale ragione per iniziare e il 63% che afferma che è anche la ragione per continuare. La seconda ragione più importante per continuare a correre è la perdita di peso, con il 40% di tutti i runners europei che dichiarano che è stato il motivo per cui hanno incominciato a correre.”

Non è una prerogativa esclusivamente europea. “Ho iniziato a correre circa 10 anni fa per perdere peso” dice Michael Kingston (36) Sudafricano, che pesava allora 105 kg. “Ho iniziato con le gare di 10km, poi sono passato alle 15km e alle mezze maratone.Ho preso parte a circa  20 maratone e una ultramaratona di 56km. Oggi peso 72kg e quello che inizialmente era una grande sfida è diventato parte integrante della mia vita. Ma allora come adesso, testare i limiti continuamente cercando di migliorare me stesso è estremamente appagante.” aggiunge.

Migliorare i propri limiti
Infatti, se si inizia a correre per ragioni di fitness, sembra che il testare e migliorare i propri limiti, diventi presto, uno dei principali motivi per continuare ad allenarsi per tutti gli aspiranti maratoneti. Anche chi ha iniziato a correre per beneficenza ammette che il miglioramento dei propri limiti  è diventato presto la sua priorità. Steve Ramus (35) ha corso per beneficenza diverse volte e adesso si sta allenando per la sua prima maratona, Londra , una gara famosa per i suoi abiettivi umanitari. “Quando ci si allena, bisogna cercare di sopportare la fatica ed il dolore fisico, ma correre per beneficenza ti aiuta nei momenti più difficili, spingendoti a dare sempre il massimo.”Infatti, se si inizia a correre per ragioni di fitness, sembra che il testare e migliorare i propri limiti, diventi presto, uno dei principali motivi per continuare ad allenarsi per tutti gli aspiranti maratoneti.

23 FEBBRAIO 1998 LA NETSCAPE ANNUNCIA LA FONDAZIONE DI MOZILLA.ORG



Netscape crea un progetto open source, Mozilla (23 febbraio 1998): Netscape crea la Mozilla Organization come sviluppatore open source per fornire una versione gratuita del suo browser. Dal febbraio 1998, Netscape – che ha il 28% di market share – viene sconfitta da Microsoft – che ha il 69%. Nel luglio 2003, la Mozilla Organization si trasforma nella Mozilla Foundation, una organizzazione non profit. Nel 2005, viene fondata la for profit Mozilla Corp per poi proporre il popolare browser Firefox.


Mozilla Firefox è un web browser open source multipiattaforma prodotto da Mozilla Foundation. Dall'inizio del progetto sono state rilasciate diverse versioni del browser: * La versione 1.0, dopo quasi due anni di sviluppo, è stata rilasciata il 9 novembre 2004. * La versione 1.5, è stata rilasciata il 29 novembre 2005. * La versione 2.0 è stata rilasciata il 25 ottobre 2006. * La versione corrente 3.0, rilasciata il 17 giugno 2008. Attualmente è il browser più usato dopo Internet Explorer.
A differenza di quanto molti credano, la parola Firefox non significa volpe di fuoco, ma indica il Panda rosso, che in inglese viene appunto chiamato anche firefox. Tuttavia il logo di Mozilla Firefox raffigura abbastanza chiaramente l'immagine di una volpe con la coda infuocata, e lo stesso autore del logo, Jon Hicks, ha dichiarato di essersi ispirato ad un disegno giapponese raffigurante una volpe.