Goran Ivanišević
(Spalato,
13 settembre
1971)Tennista
croato.
Ricordato per il suo carattere irrequieto e per il suo servizio, colpo nel
quale è stato il migliore del circuito in sei stagioni (1992, 1994, 1996, 1997,
1998, 2001) raggiungendo il picco nel 1996 con 1477 ace, in carriera ha
raggiunto la sua migliore posizione come numero 2 del mondo, dietro solo Pete Sampras,
nel 1994.
In carriera ha vinto 22 tornei di singolare perdendo altre 27 volte in finale.
Ivanišević passò al professionismo nel marzo del 1988,
dopo essere stato numero tre del mondo a livello juniores. In aprile partecipò
al challenger di Graz
dove venne eliminato ai quarti, a giugno partecipò per la prima volta a Wimbledon ma trovò subito l'Israeliano
numero 22 del mondo Amon Mansdorf
che lo sconfisse in quattro set. Il 1992 cominciò con il successo ad Adelaide,
terza vittoria in carriera, sconfiggendo in finale in tre set lo svedese Christian Bergstrom.
Attraversò poi un periodo costellato di problemi fisici che lo portò a saltare
gli Australian Open ed disputare soltanto 10 match in quattro mesi, perdendone
la metà. Tornò a grande livello a Roma quando conquistò la seconda finale
stagionale battendo in semifinale Sampras, ma qui venne nuovamente sconfitto,
stavolta da Courier. Cominciarono poi una serie di anni costellati da gioie e
delusioni. Con il 1999 cominciarono i
problemi al tendine alla spalla. Il croato decise di non operarsi, scelta che
lo fece sprofondare in classifica. Nei primi mesi di quella stagione subì
numerose sconfitte al primo e secondo turno e ottenne come miglior risultati i
quarti di finale di Doha, Scottsdale e Queen's. A Wimbledon fu eliminato al
quarto turno, risultato che gli costò tredici posizioni in termini di
classifica. Nel 2001 tornò, dopo 10 anni, a disputare un torneo di livello
Challenger ad Heilbronn per ritrovare punti e condizione e a luglio la sua
classifica (125ª posizione) non gli consente di partecipare al torneo di
Wimbledon, ma gli organizzatori gli assegnano una wild card. Dopo aver perso al
primo turno al Queen's la settimana precedente da Cristiano Caratti
il suo destino sembrava fosse solo quello di una comparsata, tanto da essere
quotato anche 150-1, ma Ivanisevic si rese protagonista di un torneo che
resterà nella storia del tennis sia dal punto di vista emotivo dopo le tre
finali perse negli anni precedenti, sia dal punto di vista statistico
diventando il primo tennista a vincere un torneo dello Slam con una wild
card. Il tennista croato, dal secondo
turno in poi, eliminò una serie di avversari tutti entro i primi 40 della
classifica, tra cui due top ten. Nell'ordine caddero sotto i suoi ace Moya
(testa di serie n.20), Andy Roddick
(numero 30 del mondo), Greg Rusedski (numero 40 del mondo), Marat Safin (testa
di serie n.4), Tim Henman (testa di serie n.6) e in finale, 9-7 al quinto,
Patrick Rafter (testa di serie n.3). Questo successo gli permise di scalare ben
novanta posizioni fino alla 16ª. Al suo ritorno a Spalato il giocatore fu
acclamato da 150.000 persone. Anche se
inattivo dall'anno precedente, fu incluso nella squadra che affrontò e
sconfisse la Slovacchia nella finale della Coppa Davis 2005. Goran non
scese in campo ma ricevette ugualmente la medaglia e il suo nome fu incluso
nell'albo d'oro accanto a quelli di Mario Ančić, Ivo Karlović, Ivan Ljubičić e il capitano Nikola Pilić. Dal 2005
partecipa all'ATP Champions Tour, il circuito delle ex glorie del
tennis, in cui ha conquistato nove tornei.
Goran Ivanisevic (Split, September 13, 1971) Croatian tennis player. Remembered
for his restless nature and his service, which was shot in the best
circuit in six seasons (1992, 1994, 1996, 1997, 1998, 2001) reaching a
peak in 1996 with 1477 aces in your career has reached his best position as number 2 in the world, behind only Pete Sampras in 1994. During his career he won 22 singles tournaments losing another 27 times in the final. Ivanišević went professional in March 1988, after being number three in the world juniors. In
April he participated in the challenger of Graz, where he was
eliminated in the quarter, in June, he participated for the first time
at Wimbledon, but soon found the Israeli number 22 in the world Amon
Mansdorf who defeated him in the September 4 The
year 1992 began with the success in Adelaide, the third career victory,
defeating in the final in three sets Swede Christian Bergstrom. Then
went through a period full of physical problems that led him to skip
the Australian Open and play in just 10 matches in four months, losing
half. He
returned to Rome when he won big at the second season finale by beating
Sampras in the semifinals, but here he was again defeated, this time by
Courier. Then began a series of years punctuated by joys and disappointments. 1999 began with the problems of the tendon in the shoulder. The Croatian decided not to undergo surgery, a choice that made him sink in the standings. In
the early months of that season suffered numerous defeats in the first
and second round and got better results as the quarter-finals in Doha,
Scottsdale and Queen's. At Wimbledon he was eliminated in the fourth round, a result that cost him thirteen positions in terms of ranking. In
2001 he returned, after 10 years, to a tournament-level Challenger in
Heilbronn to find points and condition and in July his ranking (125th
place) does not allow him to participate in the Wimbledon tournament,
but organizers assign him a wild card. After
losing the first round at Queen's the week before by Cristiano Caratti
his fate seemed to be only an appearance, too much to be quoted 150-1,
but Ivanisevic became involved in a tournament that will go down in
tennis history by both the emotionally
after he lost three finals in previous years, both from a statistical
viewpoint, becoming the first player to win a Grand Slam with a wild
card. The
Croatian tennis player, from the second round onwards, eliminated a
number of opponents within the first 40 of every rank, including two top
ten. Order
fell under his ace Moya (seeded No.20), Andy Roddick (No. 30 of the
world), Greg Rusedski (number 40 in the world), Marat Safin (seeded No.
4), Tim Henman ( seeded No. 6) and in the final, 9-7 in the fifth, Patrick Rafter (seeded No. 3). This success enabled him to climb ninety positions to 16 th. On his return to Split the player was cheered by 150,000 people. Although inactive from the previous year, was included in the squad who faced and defeated Slovakia in Davis Cup Final 2005. Goran
did not go down the pitch but also received the medal and his name was
included in the gold along with those of Mario Ancic, Ivo Karlovic, Ivan
Ljubicic and captain Nikola Pilic. Participates in the ATP Champions Tour since 2005, the former glories of the circuit court, where he won nine tournaments.