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mercoledì 29 febbraio 2012

CAMPIONI DI CUORE : GIACOMO SINTINI


ALZARE le mani per salutarne ottomila, quelle di un palasport intero che ti abbraccia perché il premio del miglior giocatore, stavolta, è la vita. Giacomo Sintini è tornato al volley: otto mesi dopo aver scoperto di avere un tumore al sistema linfatico, l’alzatore di Villanova di Bagnacavallo domenica è andato a vedere per la prima volta una partita di A1, Modena-Macerata. E ha ricevuto la sorpresa di un applauso infinito, con tanto di striscione improvvisato dai tifosi. «Mi sono commosso, perché non me l’aspettavo. Ero felice di poter rivedere tanti amici, ma non pensavo che sarebbe stato così bello».Giugno 2011, il regista romagnolo, campione d’Europa del 2005 con la nazionale e d’Italia l’anno dopo con la Lube, scopre di essere malato. Ha 32 anni (è nato il 19 gennaio ‘79) e ha appena firmato il contratto con i polacchi dello Jastrzebski Wiegel, ma deve mettere subito l’autografo più sgradito della sua vita sotto una lettera: quella in cui annuncia di doversi fermare per combattere una battaglia più grande. Otto mesi dopo, gli anni sono diventati 33 e lui può dire di aver vinto la partita più importante: «Adesso devo solo sottopormi a controlli periodici, ma so già che tornerò a giocare ad alto livello — racconta Sintini — ci vorrà del tempo, non so quanto e non mi voglio dare una scadenza. Dipende da come reagirà il fisico. Ma sono sicuro di tornare a giocare».
NON E’ IL PRIMO atleta che deve giocare contro il cancro, purtroppo non sarà l’ultimo. Lui lo sa e accetta un doppio ruolo di cui avrebbe fatto volentieri a meno: «Mentre iniziavo a curarmi, studiavo le storie dei campioni che hanno affrontato la malattia, sono guariti e sono tornati in campo. E a loro mi ispiravo. Se oggi posso essere io l’esempio per qualcuno, non solo sono pronto a farlo: credo che sia un mio dovere. Perché in questi mesi in cui mi sono sottoposto a sette cicli di chemioterapia ho conosciuto persone di tutte le età, che affrontano il male con una nobiltà e una dignità incredibili, che aiutano anche gli altri a trovare la forza di combattere». Lo avevano avvisato, che sarebbe stata dura: «Mi hanno curato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, un luminare dell’ematologia, il professor Brunangelo Falini che è stato anche candidato al Nobel, e poi il dottor Falcinelli e la dottoressa Capponi. Non potrò mai ringraziarli abbastanza, daremo vita a una Onlus per aiutare il reparto. E’ incredibile il senso di fratellanza che si crea tra chi soffre e chi presta le cure con tanto amore».
IL RESTO l’ha fatto la fibra anche morale dell’uomo e dell’atleta: «Sicuramente il fisico mi ha aiutato a sostenere le cure più pesanti, mi è stata utilissima anche la capacità appresa in palestra di accettare i miei limiti, ma senza arrendermi mai. Una mano grossa me l’ha data la fede, a Perugia dove vivo con mia moglie Alessia e mia figlia Carolina, che ha quattro anni, ho avuto tante dimostrazioni di affetto dalla comunità. Se sei da solo, rischi di cedere». Ora c’è un futuro da scrivere: «domenica ho visto la partita dopo aver avuto il permesso dei medici, prima le mie difese immunitarie erano troppo basse. Adesso ricomincerò piano piano a lavorare, ma prima mi faccio una settimana di vacanza con la famiglia. Se lo meritano, dopo troppi mesi brutti chiusi in casa».
RAISE your hands to salutarne eight thousand, those of an entire sports hall that embraces you as the best player award, this time, it's life. James returned to Sintini Volleyball: Eight months later she found she had a tumor in the lymphatic system, the setter of Villanova Bagnacavallo Sunday went to see for the first time a game of A1, Modena Super Bowl. It has received the surprise of an endless applause, complete with a makeshift banner by fans. "I was very moved because I did not expect. I was happy to see so many friends, but I never thought it would be so nice. "June 2011, the director of Romagna, European champion in 2005 with the national team of Italy and a year later with the Lube, turns out to be ill . 32 years old (born 19 January '79) and has just signed a contract with the Poles of Jastrzebski Wiegel, but must immediately put the autograph of his life under the most unwelcome letter: one in which announces having to stop to fight a larger battle. Eight months later, became 33 years and he can say he won the biggest game: "Now I just have to undergo regular checks, but I already know I'll be back to play at a high level - tells Sintini - it will take time, not I know how and I do not want to give a deadline. It depends on how your body reacts. But I am sure to return to play. " NOT 'THE FIRST athlete who must play against the cancer, unfortunately not the last. He knows and accepts a dual role which would have done without: "As I began to treat me, I studied the stories of champions who have faced illness, have recovered and returned to the field. And to them I ispiravo. If today I can be an example for someone, not only are ready to do it: I think it's my duty. Because in recent months in which I submitted to seven cycles of chemotherapy I met people of all ages who face evil with a nobility and dignity incredible, which also help others find the strength to fight. " He had been warned, it would be tough: "I have treated at the hospital Santa Maria della Misericordia in Perugia, a luminary of hematology, Professor Falini Brunangelo which was also nominated for the Nobel, and then Dr. Falcinelli and Dr. Capponi . I can never thank them enough, we build a non-profit organization to help the department. It 'amazing sense of brotherhood that is created between the sufferer and the carer with much love. " THE REST has also made the moral fiber of man and the athlete: "Surely the physicist has helped me to help with recovery heavier, I was also very useful skills learned in the gym to accept my limitations, but without never give up. A big hand gave me the faith, in Perugia where I live with my wife and my daughter Alessia Carolina, who is four years, I have had many demonstrations of affection from the community. If you are alone, risks to surrender. " Now there's a future to write: "On Sunday I saw the match after having permission from the doctors before my immune system was too low. Now start again slowly to work, but before I do a week's holiday with family. They deserve it, after too many bad months locked in the house. "

I GRANDI DELLA MARATONA : DORANDO PIETRI

Dorando Pietri(Correggio, 16 ottobre 1885 – Sanremo, 7 febbraio 1942), è passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona alle Olimpiadi di Londra del 1908: tagliò per primo il traguardo, sorretto dai giudici di gara che l'avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. A causa di quell'aiuto fu squalificato e perse la medaglia d'oro, ma le immagini e il racconto del suo arrivo, facendo il giro del mondo e superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell'atletica leggera.Il 1908 era l'anno delle Olimpiadi di Londra. Dorando Pietri si era preparato per mesi all'evento. Il 7 luglio si guadagnò il posto nella squadra italiana in una maratona di 40 km disputata a Carpi. Vinse in 2 ore e 38 minuti, una prestazione mai ottenuta prima in Italia.La maratona olimpica era in programma pochi giorni dopo, il 24 luglio. Per la prima volta il percorso si snodava su 42,195 km. Alla partenza, davanti al Castello di Windsor, c'erano 56 atleti, tra cui i due italiani Dorando Pietri, maglietta bianca e calzoncini rossi, con il numero 19 sul petto, e Umberto Blasi. Era una giornata insolitamente calda per il clima inglese. Alle 14.33 la principessa del Galles diede il via. Un terzetto di inglesi si portò subito al comando della corsa, imponendo un'andatura elevata. Pietri si mantenne nelle retrovie, cercando di conservare le energie per la seconda parte di gara. Infatti verso la metà il maratoneta italiano iniziò la sua progressione, rimontando via via numerose posizioni. Al 32º km era secondo, a quattro minuti dal leader della corsa, il sudafricano Charles Hefferon. Saputo che l'atleta di testa era entrato in crisi, Pietri aumentò ancora il ritmo per recuperare il distacco, e al 39º km raggiunse e subito sorpassò il sudafricano. Mancavano ormai un paio di chilometri all'arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie effettuato durante la rimonta e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma ormai stremato, faticava a reggersi in piedi da solo. Era ad appena 200 metri dal traguardo. Gli oltre 75.000 spettatori dello stadio erano tutti in trepidazione per lui. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo. Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l'arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto. Il suo tempo finale fu di 2h54'46"4 su 42,195 km, ma solo per percorrere gli ultimi 500 metri impiegò quasi dieci minuti. Oltre il traguardo svenne e fu portato fuori dalla pista su una barella. Poco dopo di lui arrivò lo statunitense Johnny Hayes. La squadra americana presentò immediatamente un reclamo per l'aiuto ricevuto da Pietri, che venne prontamente accolto. Il carpigiano fu squalificato e cancellato dall'ordine di arrivo della gara.Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premiò con una coppa d'argento dorato.La coppa donata a Pietri dalla regina Alessandra è oggi custodita dalla «Società Ginnastica La Patria 1879» in una cassetta di sicurezza della filiale Unicredit di Carpi nello stesso edificio che fu il "Grand Hotel Dorando". Sul trofeo è incisa questa dedica: « To Pietri Dorando - In remembrance of the Marathon race from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 From Queen Alexandra. »

THE GREAT MARATHON: Dorando Pietri Dorando Pietri (Correggio, 16 October 1885 - Sanremo, February 7, 1942), is remembered for the dramatic climax of the marathon at the London Olympics in 1908 cut the line first, supported by the judges that they had rescued after saw him stagger several times, exhausted by fatigue. Because of that support was disqualified and lost the gold medal, but the pictures and the story of his arrival, going around the world, surpassing the record of those days alive, handed him over to the history of athletics. The year 1908 was the year of the Olympics in London. Dorando Pietri had prepared for months in the event. On July 7, he earned his place in the Italian team in a 40 km marathon held in Carpi. He won in 2 hours and 38 minutes, a performance never achieved before in Italia.La Olympic marathon was scheduled a few days later, on July 24. For the first time the path wound about 42.195 km. At the start, in front of Windsor Castle, there were 56 athletes, including two Italian Dorando Pietri, white shirt and red shorts, with the number 19 on his chest, and Umberto Blasi. The day was unusually hot for the English climate. At 14:33 the Princess of Wales gave way. A trio of British immediately took command of the race, requiring elevated paces. Pietri was kept in the rear, trying to conserve energy for the second half of the race. Fact, about half the Italian marathon runner started his progression, gradually climbing up several positions. On 32 th km was second, four minutes from the race leader, the South African Charles Hefferon. Learning that the athlete head was in crisis, Pietri further increased the pace to catching up, and reached 39 º km and immediately overtook South Africa. Now missing a couple of kilometers on arrival, but Pietri was found to deal with the enormous amount of energy carried out during the recovery and dehydration due to heat. The fatigue caused him to lose lucidity. Arrived at the stadium, went the wrong way. The judges did go back, but Pietri fell lifeless. He stood up with their help, but now exhausted, struggling to stand alone. It was just 200 meters from the finish. More than 75,000 spectators at the stadium were all in fear for him. Around him on the runway the judges and even some doctors rushed to his aid. Pietri fell four more times, and the same was helped to his feet, staggered but continued to advance towards the destination. When I finally managed to cross the finish line, supported by a judge and a physician, was totally exhausted. His final time was of 2h54'46 "4 of 42.195 km, but only to cover the last 500 meters took almost ten minutes. Besides the goal fainted and was carried off the track on a stretcher. Shortly after him came the American Johnny Hayes. The U.S. team presented a complaint immediately with the help Pietri received, which was promptly accepted. The Carpi was disqualified and removed from the order of arrival of gara.Il drama Dorando Pietri moved all the spectators at the stadium. Almost compensate for the lack of Olympic medal, Queen Alexandra awarded him a silver cup given to Pietri dorato.La cup from Queen Alexandra is now guarded by "The Gymnastics Company 1879 Homeland" in a safe branch of Unicredit Carpi in the same building that was the "Grand Hotel Dorando." The trophy is engraved this inscription: "To Dorando Pietri - In remembrance of the Marathon race from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 From Queen Alexandra."

I GRANDI CAMPIONI DEL CICLISMO : LANCE ARMSTRONG


Nato a Plano, Texas, il 18 settembre 1971, Lance Armstrong inizia  a soli 13 anni gareggiando in uno degli sport più duri che si conoscano, il Triathlon, nel quale gli atleti compiono lunghi e massacranti chilometri da percorrere a nuoto, poi in sella ad una bici e infine di corsa.
Lance Armstrong decide a 16 anni che la sua professione sarà quella dell'atleta. Conclusi gli studi e conseguito il diploma entra nella squadra nazionale di ciclismo per un progetto olimpico sperimentale, in Colorado Springs. Inizia qui la sua carriera sulle due ruote.
Esordì da professionista nel 1992 chiudendo quattordicesimo nella corsa in linea dei Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona e ottenne nello stesso anno la sua prima vittoria, una tappa alla Vuelta a Galicia.
L'anno dopo divenne prima campione nazionale a Filadelfia, poi vinse il Trofeo Laigueglia. L'11 luglio 1993 vinse l'ottava tappa del Tour de France, da Châlons-sur-Marne a Verdun, diventando il più giovane vincitore di tappa nella competizione nel dopoguerra. Tuttavia non concluse la corsa, ritirandosi dopo l'undicesima tappa. A sorpresa in autunno si laureò campione del mondo, vincendo a Oslo, sotto una pioggia battente, in una gara condizionata da molte cadute. In questo periodo visse a Como.
Nell'edizione del 1995 della corsa francese, un suo compagno di squadra, Fabio Casartelli, morì durante la quindicesima tappa, dopo aver battuto violentemente la testa a seguito di una caduta in discesa. Tre giorni dopo, Armstrong vinse la tappa alzando un dito al cielo e dedicando la vittoria allo sfortunato compagno.
La sua carriera venne funestata nell'ottobre del 1996 da un cancro ai testicoli, sconfitto nel 1998; a seguito di ciò è diventato un simbolo della lotta a questa malattia, che sostiene con numerose iniziative, tra le quali la Lance Armstrong Foundation molto nota anche perché finanziata da una sua stessa idea, il braccialetto Livestrong.Tornò alle gare nel 1998 vincendo il Giro del Lussemburgo e arrivando quarto nella classifica finale della Vuelta a España.Detiene il record di vittorie in classifica generale al Tour de France, con sette Tour vinti consecutivamente dal 1999 al 2005 (con il team statunitense US Postal Service, che nel 2005 ha cambiato nome in Discovery Channel). Se si esclude il 2003, in cui sconfisse Jan Ullrich per solo un minuto, Armstrong ha sempre battuto i suoi principali contendenti, come Joseba Beloki e lo stesso Ullrich, con notevole distacco; in totale ha indossato 83 volte la maglia gialla.Il 9 agosto 2009, a Snowmass, si è laureato campione della categoria Cross Country del Colorado.
Nel 2010, in preparazione del Tour de France, corre il Tour de Suisse chiudendo al secondo posto nella classifica generale. Inizia il Tour de France con ambizioni di classifica, dopo il terzo posto ottenuto lo scorso anno. Nell'ottava tappa, però, crolla ed esce di classifica. Prova così a vincere almeno una tappa: nella sedicesima va in fuga con un gruppo di corridori, ma non riesce ad imporsi allo sprint.Conclude il Tour al ventitreesimo posto.
Born in Plano, Texas, September 18, 1971, Lance Armstrong begins at age 13 competing in one of the hardest sports you know, Triathlon, in which competitors perform long and grueling miles to go swimming, then riding Finally a bike and run. Lance Armstrong decides at 16 that his profession will be that athlete. After completing his studies and graduated from the national cycling team enters the Olympic project for an experimental, in Colorado Springs. Here begins his career on two wheels. He started his career in 1992 as a professional road race in the fourteenth closing of the Games of the XXV Olympiad in Barcelona and in the same year he obtained his first victory, a stage in the Vuelta a Galicia. The following year he became the first national champion in Philadelphia, then won the Trofeo Laigueglia. The July 11, 1993 he won the eighth stage of the Tour de France, from Chalons-sur-Marne to Verdun, becoming the youngest stage winner in the competition after the war. However he did not finish the race, retiring after the eleventh stage. A surprise in the fall graduated world champion, winning in Oslo, in pouring rain, in a match affected by many falls. In this period he lived in Como. In the edition of 1995 of the French race, his teammate, Fabio Casartelli, was killed during the fifteenth stage, after beating his head violently as a result of a fall down. Three days later, Armstrong won the stage by raising a finger to the sky and dedicating the victory to the unfortunate companion. His career was marred in October 1996 by a testicular cancer, defeated in 1998, following what has become a symbol of the fight against this disease, which supports several initiatives, including the Lance Armstrong Foundation also very well known funded because of its very idea, the bracelet Livestrong.Tornò races in 1998 and won the Tour of Luxembourg and came fourth in final standings of the Vuelta a España.Detiene the record of wins in the standings at the Tour de France, won seven Tour consecutively from 1999 to 2005 (with the U.S. team U.S. Postal Service, which in 2005 changed its name to Discovery Channel). If we exclude 2003, when he defeated Jan Ullrich for just a minute, Armstrong has always outperformed its main contenders, as the same Ullrich and Joseba Beloki, with considerable distance, in total 83 times donned the jersey gialla.Il August 9 2009, in Snowmass, was champion in the category of the Colorado Cross Country. In 2010, in preparation for the Tour de France runs the Tour de Us finishing second place overall. Start the Tour de France with ambitions of rank after the third-place finish last year. In the eighth step, however, collapses and leaves the table. Try it at least win a stage: in the sixteenth goes on the run with a group of runners, but manages to win at the Tour sprint.Conclude the twenty-third place.