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lunedì 30 aprile 2012

ATLETI DI CUORE : Kenenisa Bekele

Kenenisa Bekele Beyecha (Bekoji, 13 giugno 1982)atleta etiope, campione olimpico e mondiale sui 5000 e 10000 metri, nonché attuale detentore dei record mondiali e olimpici su entrambe le distanze.Dal 2002 al 2008 ha vinto undici titoli mondiali nella corsa campestre.Kenenisa Bekele proviene dallo stesso villaggio di Derartu Tulu (la prima africana nera a diventare campionessa olimpica nel 1992 a Barcellona). Inoltre suo fratello minore Tariku Bekele ha iniziato a dedicarsi come lui all'atletica leggera. Si mise in luce ancora da under 18 e juniores vincendo due medaglie d'argento sui 3.000 m nel 1999 ai Mondiali allievi e sui 5000 m nel 2000 ai Mondiali juniores.Nel 2001 ai Campionati mondiali di cross country arrivò secondo nella gara corta seniores, e il giorno dopo si impose nella competizione juniores con un distacco di 33 secondi sul secondo classificato. Non riuscì invece a qualificarsi per i mondiali di atletica: al Golden Gala di Roma, prova scelta per selezionare i tre etiopi da iscrivere ai 5.000 m iridati, Bekele fu colpito da crampi e concluse al 16º posto, quarto degli etiopi.
Ai mondiali di corsa campestre del 2002 si impose sia nella gara breve sia nella gara lunga, primo uomo della storia a realizzare tale doppietta. Furono i primi di una lunga serie di titoli nella specialità del cross: fino al 2006 compreso, Bekele ha vinto entrambe le gare per cinque mondiali consecutivi. Un infortunio al tendine di Achille lo tenne lontano però dalle competizioni su pista nei mesi seguenti.Rientrato alle gare nel 2003, si cimentò per la prima volta sui 10.000 m, battendo il connazionale Haile Gebrselassie, pluri-campione olimpico e mondiale e primatista mondiale sulla distanza. Ai Campionati del mondo di atletica leggera 2003 a Parigi vinse la medaglia d'oro sui 10.000 m in un podio tutto etiope, con Gebrselassie argento e Sileshi Sihine bronzo; nei 5.000 m, vinti da Eliud Kipchoge, ottenne la medaglia di bronzo.Nel 2004 migliorò di oltre 2 secondi i record del mondo su entrambe le distanze, stabiliti dal connazionale Gebrselassie nel 1998. Il 31 maggio ad Hengelo Bekele corse i 5.000 m in 12'37"35, migliorando di 2"01 il precedente primato di 12'39"36. Una settimana dopo, l'8 giugno, al meeting di Ostrava fermò il cronometro a 26'20"31 sui 10.000 m, abbassando di 2"41 il vecchio limite di 26'22"73. Il 27 luglio fu nominato Ambasciatore dell'UNICEF. In agosto, alle Olimpiadi di Atene, il principale evento dell'anno, vinse la medaglia d'oro sui 10.000 m, mentre nei 5.000 m fu battuto da El Guerrouj ed ottenne la medaglia d'argento.Il 2005 cominciò per Bekele con un tragico lutto. Il 4 gennaio la sua fidanzata Alem Techale, campionessa del mondo under 18 sui 1500 m nel 2003, fu colpita da un attacco cardiaco mentre si allenavano assieme ad Addis Abeba, e morì mentre il compagno la trasportava in auto all'ospedale. Tornò alle gare poche settimane dopo, e a marzo vinse per la quarta volta consecutiva i mondiali di corsa campestre. Ai mondiali di Helsinki confermò il suo titolo sui 10.000 m battendo il connazionale Sihine e il keniota Moses Mosop. Il 26 agosto a Bruxelles ritoccò il suo primato mondiale sui 10.000 m scendendo a 26'17"53.Ai campionati del mondo indoor di Mosca nel 2006 vinse la sua prima medaglia d'oro al coperto sui 3.000 m, diventando così il primo atleta laureatosi campione del mondo all'aperto, al coperto e nella corsa campestre.Successivamente vinse altri 2 titoli mondiali sui 10.000 m, ovvero ad Osaka 2007 ed a Berlino 2009 dove realizzerà la doppietta vincendo anche la gara dei 5000.
Il 2010 per Bekele è stato un anno sabbatico e il suo manager ne ha annunciato il ritorno per l'estate 2011.


Kenenisa Bekele Beyecha (Bekoji, June 13, 1982) Ethiopian athlete, Olympic and world champion over 5,000 and 10,000 meters, and current holder of the Olympic and world records on both distanze.Dal 2002-2008 won eleven world titles in the race campestre.Kenenisa Bekele is from the same village Derartu Tulu (the first black African to become Olympic champion in 1992 in Barcelona). Furthermore, his younger brother Tariku Bekele as he began to devote himself to athletics. It brought to light again by juniors under 18 and won two silver medals in the 3,000 m at the World Championships in 1999 students in 2000 and 5000 m at the World Championships juniores.Nel 2001 World Cross Country short race he finished second in the seniors, and The next day was imposed in the junior competition with a lead of 33 seconds over the runner. He failed however to qualify for the World Athletics: Golden Gala in Rome, the chosen test to select the three Ethiopians to be entered to 5,000 m championship, Bekele was suffering from cramps and ended at 16 th place, the fourth of Ethiopians.At the 2002 world cross country race prevailed in both the short and the long race, the first man in history to achieve such goals. They were the first of a long series of titles in the specialty of the Cross: Up to and including 2006, Bekele won both races for five consecutive world. An Achilles tendon injury kept him from racing on the track but in the months seguenti.Rientrato races in 2003, tried his hand for the first time in the 10,000 meters, beating his compatriot Haile Gebrselassie, multi-Olympic and world champion and world record holder on distance. World Championships in Athletics 2003 in Paris won the gold medal in the 10,000 m at a podium Ethiopian Gebrselassie with silver and Sileshi Sihine bronze in the 5,000 m, won by Eliud Kipchoge, won the Medal of bronzo.Nel 2004 improved by more than 2/2 world records at both distances, set by compatriot Gebrselassie in 1998. On 31 May in Hengelo Bekele ran the 5,000 m in 12'37 "35, improving to 2" 01 the previous record of 12'39 "36. A week later, on 8 June, at the meeting in Ostrava stopped the clock at 26 '20 "31 in the 10,000 m, down by 2" the old limit of 41 26'22 "73. On 27 July he was appointed UNICEF Ambassador. In August, at the Athens Olympics, the main event of the year, won the gold medal in the 10,000 m, while in the 5,000 m and was beaten by El Guerrouj won the silver medal. The year 2005 began with a tragedy for Bekele mourning. On January 4, his fiancee Alem Techale, the world champion under-18 to 1500 m in 2003, was stricken by a heart attack while they were training together in Addis Ababa, and died while his friend carried her to the hospital by car. He returned to racing after a few weeks, and in March won for the fourth consecutive World Cup cross-country. World Championships in Helsinki confirmed his title in the 10,000 m beating compatriot Sihine and Kenyan Moses Mosop. On 26 August in Brussels retouched his world record in the 10,000 m down to 26'17 "53.Ai World Indoor Championships in Moscow in 2006 he won his first gold medal on the indoor 3,000 m, becoming the first athlete who graduated world champion outdoors, indoors and in the race campestre.Successivamente won 2 more championships in the 10,000 meters or Osaka 2007 and 2009 in Berlin where he will carry the double by winning the race of 5000.2010 for Bekele was on sabbatical and his manager has announced the return for the summer 2011.
 
 

domenica 29 aprile 2012

I GRANDI DEL CICLISMO : Charly Gaul

Charly Gaul (Pfaffenthal, 8 dicembre 1932Lussemburgo, 6 dicembre 2005) ciclista su strada e ciclocrossista lussemburghese. Professionista dal 1953 al 1965, vinse il Giro d'Italia 1956 e 1959 e il Tour de France 1958. Si piazzò due volte terzo al Giro d'Italia (1958 e 1960) e al Tour de France (1955 e 1961), vincendo un totale di undici tappe nella corsa rosa e dieci tappe in quella francese.
Passato professionista nel 1951 esplose nel Tour de France 1955, dove conquistò la maglia a pois come miglior scalatore. Viene ricordato in particolare per la vittoria nella celebre tappa del Giro d'Italia 1956 da Merano al Monte Bondone quando, in una giornata da tregenda, con neve e freddo invernali, arrivò al traguardo con quasi 8 minuti di vantaggio sul secondo classificato (Alessandro Fantini) e più di 12 minuti su Fiorenzo Magni (che con una spalla fratturata reggeva il manubrio con un laccio stretto fra i denti). Gaul risalì così dal ventiquattresimo posto che occupava alla partenza della tappa al primo, primato che difese fino all'arrivo a Milano.
Nel 1957 perse il Giro di Italia, quando durante una tappa confidando sul suo vantaggio si fermò a fare pipì e fu attaccato dai rivali, Louis Bobet e Gastone Nencini in testa.
L'anno successivo, per tutta risposta, pur avendo ceduto il Giro d'Italia a Ercole Baldini, vinse il Tour de France. La vittoria al Tour arrivò negli ultimi giorni di gara. Nella ventunesima tappa da Briançon ad Aix-les-Bains (219 km, con cinque colli), Gaul attaccò subito sul primo colle, dando inizio a una lunga fuga solitaria e vincente. Non riuscì a prendere la maglia gialla, che andò all'italiano Vito Favero arrivato terzo, a oltre dieci minuti, ma due giorni dopo, vincendo la lunga cronometro da Besançon a Digione, riuscì a mettersi in giallo e a vincere il Tour.
Con la vittoria al Giro d'Italia 1959 vendicò lo "sgarbo" di cui era stato vittima l'anno prima. Anche in questo caso la vittoria fu ottenuta da Gaul con un'impresa epica. Era il 6 giugno 1959, penultima tappa del Giro, da Aosta a Courmayeur - in maglia rosa era Jacques Anquetil. Gaul attaccò sul colle del Piccolo San Bernardo e il francese andò in crisi; all'arrivo il suo ritardo fu di nove minuti. Il francese giunse al traguardo stravolto, quanto Gaul che non partecipò alla cerimonia di premiazione. Il Giro fu vinto con 6 minuti e 12 secondi su Anquetil.
Nel suo palmares compaiono anche altre corse a tappe minori come tre Tour de Luxembourg, un Giro delle Sei Province e un Giro del Sud-Est.
Anche nelle corse in linea ottenne buoni risultati: sei titoli nazionali (ma in Lussemburgo non aveva rivali) e un terzo posto al campionato del mondo, al Sachsenring nel 1954, preceduto da Bobet e Fritz Schär.
Si cimentò anche, con lusinghieri risultati, nel ciclocross assicurandosi due titoli nazionali, nel 1954 e nel 1962.
Si ritirò nel 1962, poco dopo essere diventato per l'ennesima volta campione nazionale del Lussemburgo.
Dopo il ritiro si occupò senza successo della gestione di una birreria, ed ebbe problemi di alcolismo da cui riuscì però a risollevarsi. Fu assunto come dipendente del Museo dello sport del Lussemburgo.
L'ultima occasione in cui apparve pubblicamente fu ai funerali del ciclista Marco Pantani, a Cesenatico.



Charly Gaul (Pfaffenthal, December 8, 1932 - Luxembourg, December 6, 2005) and road cyclist ciclocrossista Luxembourg. Professional from 1953 to 1965, he won the Tour of Italy 1956 and 1959 and the Tour de France 1958. He placed third twice in the Tour of Italy (1958 and 1960) and the Tour de France (1955 and 1961), winning a total of eleven stages in the Giro and the French one in ten stages.Past professional in 1951 exploded in the Tour de France 1955, where he won the polka dot jersey for best climber. He is remembered particularly for his victory in the famous stage of the Tour of Italy Merano 1956 by the Monte Bondone when, on a day of pandemonium, with snow and cold winter, arrived at the finish line with almost 8 minutes ahead of second ranked (Alessandro Fantini ) and more than 12 minutes of Fiorenzo Magni (with a fractured shoulder that held the handle with a thong caught between your teeth). Gaul went up so the twenty-fourth place it occupied at the start of the first stage, a record that defense until the arrival in Milan.In 1957 he lost the Tour of Italy, when during a stop relying on its advantage stopped to pee and was attacked by rivals, Louis Bobet and Gastone Nencini head.The following year, in response, despite having sold the Tour of Italy to Ercole Baldini won the Tour de France. The victory in the Tour came in the last days of competition. In the twenty-first stage from Briançon to Aix-les-Bains (219 km, with five necks), Gaul immediately attacked the first hill, beginning a long and successful solo flight. He could not take the yellow jersey, which went to Italian Vito Favero finished third, at over ten minutes, but two days later, winning the long time trial from Besançon to Dijon, he managed to get in and win the Tour yellowWith the victory in the Tour of Italy 1959 avenged the "snub" of which he was a victim last year. Also in this case the victory was obtained by Gaul with an epic. It was June 6, 1959, the penultimate stage of the Tour, from Aosta to Courmayeur - pink jersey was Jacques Anquetil. Gaul attacked on the Col du Petit Saint Bernard and the French went into crisis, his arrival was delayed nine minutes. The French came to the finish upset, because Gaul who did not attend the awards ceremony. The Tour was won with 6 minutes and 12 seconds of Anquetil.In his list of other stage races also appear as three minor Tour de Luxembourg, a tour and a tour of the Six Provinces of South-East.Even in racing line did well: six national titles (but had no rival in Luxembourg) and third place in the world championship, at the Sachsenring in 1954, preceded by Bobet and Fritz Schär.He also worked with gratifying results, making sure two national titles in cyclocross in 1954 and 1962.He retired in 1962, shortly after becoming once again the national champion of Luxembourg.After the withdrawal is occupied without successful management of a brewery, and had an alcohol problem but managed to recover from that. He was hired as an employee of the Sports Museum of Luxembourg.The last occasion on which he appeared in public was at the funeral of cyclist Marco Pantani in Cesenatico.


venerdì 27 aprile 2012

GRANDI ATLETI DI CUORE : PETER SAMPRAS




Peter  Sampras (Washington, 12 agosto 1971)  tennista statunitense, considerato da molti uno dei migliori tennisti della storia. “Pete” Sampras è stato un campione che deve il suo successo al suo gioco aggressivo, potente, e al suo grande talento nel tocco della palla; è stato l'ultimo grande interprete dello stile Serve & Volley puro, batteva con grande potenza e scendeva subito a rete per chiudere il colpo con una volée. Il suo servizio viaggiava spesso oltre i 215 km orari, tanto che fu soprannominato "Pistol Pete" e il suo diritto piatto aveva pochi eguali, tra i suoi rivali, per potenza e precisione. Le volée, da buon serve & volleyer, erano uno dei suoi maggiori punti di forza, nelle quali riusciva a combinare perfettamente il tocco, la potenza e la sua ben nota precisione. Al gioco di Sampras vengono spesso riconosciuti due limiti, di cui uno particolarmente grave: il rovescio. Non erano rare le occasioni in cui Sampras, specie sui campi di terra battuta, non riusciva ad imporsi a causa di questa sua vistosa debolezza; giocando serve and volley non poteva far uso di un rovescio a due mani quindi spesso ricorreva ad un rovescio in back o in slice, abbastanza efficace, ma non a livello degli altri suoi colpi e nemmeno lontanamente paragonabile a quello di altri giocatori di altissimo profilo (su tutti quello del suo grande rivale Agassi). L'altro limite (meno vistoso e meno grave) che viene individuato nel gioco di Sampras dagli appassionati è la sua grande dipendenza dal servizio. Basando la sua intera strategia di gioco sulla potenza del servizio in diversi incontri, Sampras è stato battuto, in taluni casi, anche da giocatori di classifica ben più bassa, quando la sua battuta, per questioni fisiche o psicologiche, non era al top. Questi due limiti gli hanno sempre impedito di essere il grande favorito anche nei tornei disputati sulla terra battuta, da sempre terreno ostico per i giocatori Serve & Volley. Non a caso dei 64 tornei vinti da Sampras solo 4 (tra cui il prestigioso Master di Roma) si sono disputati sulla terra battuta, pur essendo la terra battuta una delle superfici più usate nel circuito tennistico. Sampras è stato il numero uno della classifica mondiale per 286 settimane (record per il tennis maschile), chiudendo al primo posto la classifica per 6 anni consecutivamente (dal 1993 al 1998: anche questo un record), dominando il circuito mondiale. Ha vinto 64 tornei ATP, di cui 14 tornei del Grande Slam (secondo solo a Roger Federer con 16), riuscendo a guadagnare $43,280,489. Vinse il suo primo titolo del Grande Slam nel 1990 contro André Agassi, con il quale Sampras ingaggiò una rivalità fra le più belle del tennis, e dello sport in generale. Dei quattro tornei dello Slam, Sampras ha vinto: 7 Wimbledon, 5 Us Open e 2 Australian Open, mentre nel Roland Garros non è mai riuscito a superare la semifinale, pur essendo stato la testa di serie numero 1, e pur avendo vinto uno dei tornei più importanti del mondo sulla terra rossa, il Master Series di Roma, contro il tedesco Boris Becker. Nel 2002, quando tutti lo davano sulla via del declino, stupì vincendo il quattordicesimo titolo dello Slam allo Us Open, ancora contro André Agassi, proprio come nel 1990 e nel 1995. Quella fu l'ultima partita ufficiale di Sampras, che annunciò il ritiro nell'edizione del 2003 degli Us Open, in una commovente cerimonia. Il 20 novembre 2007 ha giocato il primo di tre incontri d'esibizione a Seul contro Roger Federer perdendo 4-6 3-6. Il 22 novembre a Kuala Lumpur nel secondo incontro ha perso 6-7 6-7. Nell'ultima esibizione, il 24 novembre a Macao ha vinto 7-6 6-4. In seguito, a marzo del 2008, i due campioni hanno giocato una nuova esibizione al Madison Square Garden di New York, vinta da Federer, col punteggio di 6-3, 6-7, 7-6. Nel 2008 e nel 2009 partecipa ad alcune prove del circuito senior. Il 25 ottobre affronta in esibizione, a Macao, il suo rivale storico Andre Agassi, battendolo col punteggio di 3-6, 6-3, 10-8.


 Peter Sampras (Washington, August 12, 1971) U.S. tennis player, considered by many to be one of the best tennis players in history. "Pete" Sampras was a champion who owes his success to his aggressive play, powerful, and his great talent in the touch of the ball was the last great interpreter of style Serve & Volley pure beat down with great power and immediately to close the shot on goal with a volley. His service often traveled over the 215 km per hour, so that was nicknamed "Pistol Pete" and his right dish had few equals among his rivals for power and precision. Volleys, serves as a good & volleyer, had one of its greatest strengths, in which managed to combine perfectly the touch, the power and its well-known accuracy. Sampras to play are often recognized two limits, one of which is particularly serious: the reverse. There were rare occasions when Sampras, especially on hard courts, could not prevail because of this weakness in its showy, playing serve and volley could not make use of a two-handed backhand so often resorted to an inverted back or slices, fairly effective, but not at the level of his other shots and not even remotely comparable to that of other high profile players (especially the one of his great rival Agassi). The other limit (less conspicuous and less severe) that is found in the game of Sampras enthusiasts is its great dependence on the service. Basing his entire game plan on the power of service in several meetings, Sampras was beaten in some cases, even by players ranked much lower, when his line, for physical or psychological issues, was not at the top. These two limitations have always prevented him to be the favorite even in tournaments played on clay, has always been difficult terrain for players Serve & Volley. No coincidence that the 64 tournaments won by Sampras only 4 (including the prestigious Masters of Rome) were played on clay, although one of the clay surfaces used in tennis circuit. Sampras was the number one world ranking for 286 weeks (record for the men's tennis), finishing in first place ranking for 6 consecutive years (1993 to 1998: a record that too), dominated the world circuit. He won 64 ATP tournaments, including 14 Grand Slam titles (second only to Roger Federer with 16), gaining $ 43,280,489. She won her first Grand Slam title in 1990 against Andre Agassi, Sampras with whom he hired a rivalry among the most beautiful tennis and sport in general. Of the four Grand Slam tournaments, Sampras won: 7 Wimbledon, 5 U.S. Open and two Australian Open, Roland Garros, while in was never able to overcome the semi-finals, despite being the number one seeded player, and despite having won one of the world's top tournaments on clay, the Master Series of Rome, against the German Boris Becker. In 2002, when everyone had given him up on the decline, surprised by winning the fourteenth Grand Slam title at the U.S. Open, Andre Agassi still against, just like in 1990 and 1995. That was the last official match of Sampras, who announced the withdrawal of the 2003 edition of the U.S. Open, in a touching ceremony. On 20 November 2007 he played the first of three meetings in Seoul exhibition against Roger Federer losing 4-6 3-6. On 22 November in Kuala Lumpur in the second match he lost 6-7 6-7. In the last exhibition, 24 November in Macao won 7-6 6-4. Later, in March of 2008, the two samples have played a new exhibition at Madison Square Garden in New York, won by Federer, by a score of 6-3, 6-7, 7-6. In 2008 and in 2009 took part in several tests of the senior circuit. On October 25 tackles in exhibition in Macao, its historic rival Andre Agassi, defeating by a score of 3-6, 6-3, 10-8.

giovedì 26 aprile 2012

I GRANDI DELLA MARATONA : Carlos Alberto



Carlos Alberto de Sousa Lopes, (Vildemoinhos, 18 febbraio 1947), atleta portoghese.
Campione olimpico di maratona a Los Angeles 1984. In quell'occasione vinse il primo oro olimpico per il Portogallo, stabilendo - con 2:09.21 - un record olimpico tuttora imbattuto.
Nato a Vildemoinhos, vicino a Viseu, Carlos Lopes lavorava come aiuto tagliapietre. Avrebbe voluto giocare a calcio ma il padre si oppose e dovette ripiegare sull'atletica. Nel 1967 entrò nello Sporting Clube de Portugal, dove rimase fino a fine carriera nel 1985.
Nel 1976 vinse il Campionato mondiale di cross a Chepstow, in Galles. Alle Olimpiadi, a Montreal, Lopes scandì il passo per 4 km e lo seguì solo il campione in carica Lasse Virén. Virén lo passò ad un giro dalla fine, mentre Lopes fu medaglia d'argento.
Nella difesa del titolo nel cross, a Düsseldorf (1977), terminò secondo. A causa di numerosi infortuni fallì poi la qualificazione alle Olimpiadi di Mosca 1980.
Tornò ad altissimi livelli nel 1982 a Oslo, quando batté il record europeo dei 10000 —27:24.39—che apparteneva al suo connazionale Fernando Mamede. L'anno successivo fu vice-campione mondiale di cross a Gateshead.
Lopes corse la sua prima maratona nel 1982 a New York, ma non terminò la corsa per un incidente che lo fece scontrare con uno spettatore. Ma nella maratona seguente (Rotterdam), l'anno successivo, terminò molto vicino al vincitore, l'australiano Rob de Castella, con un record europeo di 2:08:39. Lopes corse i 10,000 m ai Campionati mondiali di atletica leggera 1983 ad Helsinki, dove terminò 6°. Si concentrò quindi sulla maratona.
Nel 1984 vinse nel New Jersey nuovamente il campionato mondiale di cross. A Stoccolma aiutò Fernando Mamede a vincere e stabilire il nuovo record del mondo —27 min 13.81. Soprattutto, a 37 anni, conquistò a Los Angeles l'oro olimpico nella maratona.
Il primo ministro portoghese Mário Soares lo ha insignito della Grã-Cruz da Ordem do Infante.
Nel 1985, anno del suo ritiro, vince a Lisbona il suo terzo mondiale di cross; inoltre giunge primo alla maratona di Rotterdam, con la nuova miglior prestazione mondiale: 2:07.12. Nella sua ultima apparizione, alla maratona di Tokyo, si ritira; poi un incidente segna la fine della sua carriera.


Carlos Alberto de Sousa Lopes, (Vildemoinhos, February 18, 1947), Portuguese athlete.Olympic marathon in Los Angeles 1984. On that occasion he won the first Olympic gold for Portugal, laying down - with 2:09:21 - Olympic record still unbeaten.Born in Vildemoinhos, near Viseu, Carlos Lopes worked as an assistant mason. He wanted to play football, but his father refused and had to fall back sull'atletica. In 1967 he joined the Sporting Clube de Portugal, where he remained until the end of career in 1985.In 1976 he won the IAAF World Cross in Chepstow, Wales. At the Olympics, in Montreal, she chants, Lopes pace for 4 miles and only followed the reigning champion Lasse Virén. Virén passed it around to the end, while Lopes was a silver medal.In defense of the title in the cross, Düsseldorf (1977), finished second. Due to numerous injuries and failed to qualify for the Olympics in Moscow 1980.He returned to high levels in 1982 in Oslo, when beat the European record of 10 000--27:24.39 that belonged to his compatriot Fernando Mamede. The following year he was vice-world champion cross in Gateshead.Lopes ran his first marathon in 1982 in New York, but did not finish the race due to an accident which caused him to collide with a spectator. But following the marathon (Rotterdam), the following year, he finished very close to the winner, Australia's Rob de Castella, a European record of 2:08:39. Lopes ran the 10.000 meters at the 1983 World Championships in Athletics in Helsinki, where he finished 6 th. We then focused on the marathon.In 1984 he won in New Jersey re-cross world championships. In Stockholm helped Fernando Mamede to win and set a new world record of 13.81 -27 min. Especially, at 37, in Los Angeles won the Olympic gold in the marathon.The Portuguese Prime Minister Mario Soares awarded him the Gra-Cruz da Ordem do Infante.In 1985, the year of his retirement, in Lisbon won her third world cross, also comes first in the marathon in Rotterdam, with the new World Best Time: 2:07:12. In his last appearance at the Tokyo marathon, retreats, then an accident marks the end of his career.


mercoledì 25 aprile 2012

I GRANDI DEL CICLISMO : Roger Walkowiak

Roger Walkowiak (Montluçon, 2 marzo 1927 ciclista su strada francese. Professionista dal 1950 al 1960, vinse il Tour de France 1956 e due tappe della Vuelta a España.Passato professionista nel 1950, ottenne il suo primo successo nel 1952, quando fece sua una tappa al Tour de l'Ouest, gara che peraltro concluse al secondo posto della classifica generale; in quella stessa stagione fu anche terzo nella Grand Prix de Vals-les-Bains. Nel 1951 aveva partecipato al suo primo Tour de France (concluse al cinquantasettesimo posto), mentre nel 1953 ottenne dei piazzamenti nei primi dieci in un paio di tappe. Fra gli altri piazzamenti anche il secondo posto nella Parigi-Nizza e un ottavo nella Milano-Sanremo. Nel 1954 fu terzo al Tour de l'Ouest, l'anno dopo concluse invece secondo il Critérium du Dauphiné Libéré dietro Louison Bobet; aprì quindi il 1956 aggiudicandosi una tappa alla Vuelta a España.
Nel luglio del 1956 partecipò per la terza volta al Tour de France, in rappresentanza del Nord Est-Centro, una delle squadre regionali francesi. Quella quarantatreesima Grande Boucle, orfana del vincitore delle tre precedenti edizioni, il francese Louison Bobet, ma anche degli italiani Fausto Coppi e Gino Bartali e degli svizzeri Hugo Koblet e Ferdi Kübler, prendeva il via con molte incertezze riguardo al possibile vincitore. Il lotto dei papabili si decise nella settima tappa, quando una maxi-fuga di trentuno corridori giunse al traguardo di Angers con 18 minuti e 46 secondi di vantaggio sul resto del gruppo: la vittoria di tappa andò al velocista italiano Alessandro Fantini, mentre fu proprio Walkowiak a vestire la maglia gialla.
Il francese perse il simbolo del primato già nella frazione successiva, a favore dell'olandese Gerrit Voorting; a seguire la maglia passò a Jan Adriaenssens e, sulle Alpi, a Wout Wagtmans, prima di tornare, al termine dell'ultima tappa alpina, la Torino-Grenoble, proprio sulle spalle di Walkowiak. In quella frazione, vinta da un Charly Gaul ormai fuori dai giochi per il successo finale, il francese, che in graduatoria inseguiva a quattro minuti da Wagtmans, riuscì a guadagnarne ben otto sul belga, ritornando definitivamente in giallo con 3'56" sul connazionale Gilbert Bauvin. La cronometro di Lione permise a Bauvin di recuperare solo parzialmente: fu Walkowiak a vincere quel Tour, a sorpresa ma meritatamente, dopo aver indossato per otto giorni il simbolo del primato.
Nel 1957 si aggiudicò un'altra tappa alla Vuelta a España, ritirandosi invece al Tour de France. Iniziò qui anche il suo definitivo declino che lo portò al ritiro nel 1960 senza ottenere più risultati. Dopo la fine della sua carriera ciclistica gestì un distributore di benzina con la moglie fino alla pensione.


Roger Walkowiak (Montluçon, March 2, 1927) French road cyclist. Professional from 1950 to 1960, he won the Tour de France 1956 and two stages of the Vuelta a España.Past professional in 1950, he achieved his first success in 1952, when he made her a stage in the Tour de l'Ouest, which also ended the race in second place overall, in the same season was also third in the Grand Prix de Vals-les -Bains. In 1951 he participated in his first Tour de France (concluded at the fifty-seventh place), while in 1953 he obtained the placings in the top ten in a couple of stages. Among others also placed second in Paris-Nice, and an eighth in Milan-Sanremo. In 1954 he was third in the Tour de l'Ouest, the following year but ended the second Critérium du Dauphiné Libéré behind Louison Bobet, opened in 1956 and then won a stage in the Vuelta a España.In July 1956 he participated for the third time the Tour de France, representing the North-East Centre, a regional French teams. That forty-Grande Boucle, orphan of the winner of the three previous editions, the Frenchman Louison Bobet, but also the Italian Fausto Coppi and Gino Bartali and Swiss Ferdi Kübler and Hugo Koblet, took off with many uncertainties about the possible winner. The batch of eligible candidates is decided in the seventh round, when a flight of thirty-one maxi-runners reached the finish line in Angers with 18 minutes and 46 seconds ahead of the rest of the group stage victory went to the Italian sprinter Alessandro Fantini, while it was Walkowiak to wear the yellow jersey.The French lost the symbol of supremacy already in the next village, for the Dutchman Gerrit Voorting, followed by the shirt and went to Jan Adriaenssens, the Alps, Wout Wagtmans, before returning at the end of the last mountain stage, the turin-Grenoble, just on the shoulders of Walkowiak. In that fraction, which was won by Charly Gaul now out of contention for the final success, the French, that ranking was chasing four minutes from Wagtmans, managed to win eight of the Belgian, returning finally in yellow with 3'56 "on fellow Gilbert Bauvin. The timing of Lyon Bauvin allowed to recover only partially Walkowiak was to win the Tour, surprisingly but deservedly, for eight days after wearing the symbol of supremacy.In 1957 he won another stage in the Vuelta a España, retreating instead to the Tour de France. Here also began its final decline that led to his retirement in 1960 without obtaining the most results. After the end of his cycling career he ran a gas station with his wife until his retirement.