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lunedì 27 febbraio 2012

I GRANDI CAMPIONI DEL CICLISMO - FELICE GIMONDI


Felice Gimondi (Sedrina BG, 29 settembre 1942) Professionista dal 1965 al 1979, è uno dei cinque corridori ad aver vinto la tripla corona, cioè ad aver vinto tutte e tre i grandi Giri: Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a España. È poi, insieme a Eddy Merckx l'unico ciclista ad aver vinto Giro, Vuelta e Tour per le corse a tappe, e Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia e campionato del mondo per le classiche di un giorno. Fu in grado di ottenere numerosi importanti successi nonostante la sua carriera sia coincisa in gran parte con quella del "cannibale" Merckx. Rispetto al fiammingo ebbe comunque una maggiore longevità ad alti livelli avendo iniziato a vincere prima, al Tour de France 1965, e terminato nel 1976, la sua ultima grande stagione da protagonista, con la vittoria al Giro d'Italia e alla Parigi-Bruxelles. Divenne professionista nel 1965, iniziando a correre con la Salvarani di Luciano Pezzi, dove rimase fino al 1973. In quell'anno passò alla Bianchi, diretta da Giancarlo Ferretti, già suo gregario alla Salvarani. La sua carriera da professionista iniziò subito con una grande vittoria, il Tour de France 1965. L'anno successivo lo vide vincitore alle classiche del nord, Parigi-Roubaix e Parigi-Bruxelles. Nella sua carriera vinse numerose classiche e gare a tappe, conquistando anche il titolo mondiale 1973 a Barcellona. A Barcellona, sul Circuito di Montjuich, era una giornata torrida. Merckx era alla partenza il grande favorito ma in modo del tutto imprevisto vinse Gimondi. All'undicesimo giro Merckx lanciò un attacco furibondo, Gimondi fu capace di rispondergli portandosi a ruota gli spagnoli Ocaña e Perurena, il compagno di squadra Giovanni Battaglin, l'olandese Zoetemelk e il forte belga Freddy Maertens. Gimondi superò sul filo di lana Maertens, impegnato a lanciare da lontano la volata al capitano Eddy Merckx; quest'ultimo inspiegabilmente non assecondò il lavoro del giovane connazionale, favorendo così il successo dell'italiano. Concluse la sua carriera su strada nel 1978 con il Giro dell'Emilia. L'ultima sua apparizione da atleta fu in una Sei Giorni nel febbraio del 1979. Ha vinto 141 corse. Per l'essersi spesso piazzato alle spalle di Eddy Merckx è stato a volte soprannominato l'eterno secondo, tuttavia è stato anche l'avversario principale e l'antagonista più combattivo del campione belga.
Felice Gimondi (Sedrina BG, September 29, 1942) Professional from 1965 to 1979, is one of five riders to have won the Triple Crown, that is, to have won all three Grand Tour: Tour de France, Tour of Italy and Tour of España. It is then, with the Eddy Merckx only cyclist to have won the Giro, Vuelta and Tour stage races, and Paris-Roubaix, Milan-San Remo, Tour of Lombardy and the world championship for the classic one day. He was able to obtain many important successes in spite of his career coincided largely with that of the "Cannibal" Merckx. Compared to the Flemish still had greater longevity at high levels had begun to win before the Tour de France 1965, and completed in 1976, his last great season as protagonist, when he won the Tour of Italy and Paris-Brussels. Turned pro in 1965, starting to run with the Salvarani Luciano Pezzi, where he remained until 1973. In that year went to White, directed by Giancarlo Ferretti, who had been his wingman to Salvarani. His professional career began immediately with a big win, the Tour de France 1965. The following year saw him winning the classic North, Paris-Roubaix and Paris-Brussels. In his career he won numerous classic and stage races, winning the world title in Barcelona 1973. In Barcelona, ​​the Circuit Montjuich, was a hot day. Merckx was the big favorite at the start but quite unexpectedly won Gimondi. On lap Merckx launched a furious, Gimondi was able to respond to the wheel carrying the Spanish Ocaña and Perurena, team-mate Giovanni Battaglin, Dutch Zoetemelk and the strong Belgian Freddy Maertens. Gimondi passed the wire Maertens, active in setting up the sprint distance to Captain Eddy Merckx, the latter inexplicably not the work of the humored young fellow, thus promoting the success of Italian. He ended his career on the road in 1978 with the Tour of Emilia. His last appearance was in an athlete's Six Days in February 1979. He won 141 races. To have often placed behind Eddy Merckx was sometimes nicknamed the eternal second, but was also the main rival and antagonist of the most combative Belgian champion.


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