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giovedì 22 marzo 2012

I GRANDI DEL CICLISMO:GIOVANNI BATTAGLIN

Giovanni Battaglin (Marostica, 22 luglio 1951)Ciclista su strada italiano. Professionista dal 1973 al 1984, vinse un Giro d'Italia e una Vuelta di Spagna.Nel 1972 vinse il Giro d'Italia dilettanti e l'anno dopo passò professionista con la Jollyceramica, piazzandosi terzo nella corsa rosa dietro Eddy Merckx e Felice Gimondi. Nel 1974 vinse il Giro dell'Appennino e nel 1975 sembrò destinato ad aggiudicarsi il Giro dopo aver vinto due tappe (una in salita e una cronometro) e aver indossato per due giorni la maglia rosa, ma un crollo sulla salita del Ciocco lo costrinse a un finale di giro nelle retrovie.Negli anni successivi vinse una tappa al Tour de France 1976 e nel 1978 passò alla Fiorella, con cui conquistò nello stesso anno tre tappe del giro della Svizzera. Approdato alla Inoxpran, nel 1979 vinse la classifica scalatori al Tour de France nel quale si classificò sesto. Con la maglia della nazionale italiana ai mondiali del 1979, disputatisi a Valkenburg, fu tra i protagonisti della fuga vincente, ma cadde ostacolato dall'olandese Raas e dal tedesco Thurau, che gli tagliarono la strada nella volata finale.Nel 1980 fu terzo al Giro d'Italia dietro Bernard Hinault e Wladimiro Panizza. L'anno della consacrazione fu il 1981, nel corso del quale vinse il Giro d'Italia e la Vuelta di Spagna, accoppiata riuscita in precedenza solo ad Eddy Merckx ed in seguito ad Alberto Contador.Dopo i trionfi al Giro ed alla Vuelta, non ottenne più risultati di rilievo e si ritirò dal ciclismo professionistico nel 1984, anno in cui ebbe termine il contratto con la Carrera.
Giovanni Battaglin (Marostica, 22 July 1951) Italian road cyclist. Professional from 1973 to 1984, he won a Tour of Italy and Tour of España.Nel 1972 he won the Tour of Italy amateur and professional the following year passed with Jollyceramica, placing third in the Giro behind Eddy Merckx and Felice Gimondi. In 1974 he won the Tour of the Apennines and in 1975 seemed destined to win the Giro after winning two stages (a rising and a stopwatch) and wearing the pink jersey for two days, but a fall on the edge of the Choco forced him to retrovie.Negli a final lap in the following years he won a stage in the Tour de France 1976 and in 1978 went to Fiona, with whom he conquered in the same year, three stages of the Tour de Us. Inoxpran arrived at, in 1979 won the climbers classification at the Tour de France where he finished sixth. With the Italian national team at the World Championships of 1979, disputatisi Valkenburg, was among the leaders of the successful escape, but fell Raas hampered by the Dutch and German Thurau, who cut his way in the sprint finale.Nel 1980 was third at Giro of Italy behind Bernard Hinault and Wladimiro Panizza. The consecration was the year of 1981, during which he won the Tour of Italy and the Vuelta a España, coupled with previously failed only to Eddy Merckx and after Alberto Contador.Dopo triumphs at the Giro and the Vuelta, is not most important results obtained and retired from professional cycling in 1984, when the contract ended with Carrera.

mercoledì 21 marzo 2012

I GRANDI DELLA MARATONA:Waldemar Cierpinski





Waldemar Cierpinski (Neugattersleben, 3 agosto 1950) atleta tedesco che vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Montreal 1976 e Mosca 1980 nella maratona.Inizia la carriera come siepista, per passare alla maratona nel 1974. Alle Olimpiadi del 1976 era praticamente sconosciuto e la sua affermazione fu una grossa sorpresa per tutti. Corse con il gruppo di testa fino all'attacco di Frank Shorter al 25° chilometro. Cierpinski lo raggiunse e vinse con 51 secondi di margine.Fu solo 4° agli Europei 1978, ma due anni più tardi fu nuovamente oro ai Giochi olimpici. Corse in riserva e raggiunse la testa solo al 36º km e prese saldamente il comando. Nonostante l'olandese Gerard Nijboer si fosse molto avvicinato nel finale, Cierpinski sprintò negli ultimi 200 metri ed ottenne il secondo alloro consecutivo, eguagliando Abebe Bikila.Terzo ai Mondiali del 1983, gli fu impedito di cercare il terzo oro olimpico dal boicottaggio imposto dai paesi dell'est europeo ai Giochi di Los Angeles 1984.Nei ranking mondiali di Track & Field News Cierpinski fu primo nella maratona nel 1976 e 1980 ed ottavo nel 1978 e 1983.Waldemar Cierpinski è oggi membro del Comitato olimpico tedesco.


Waldemar Cierpinski (Neugattersleben, August 3, 1950) German athlete who won the gold medal at the Olympics in Montreal 1976 and Moscow in 1980 as the career maratona.Inizia siepista, to switch to the marathon in 1974. At the 1976 Olympics was virtually unknown and his statement was a big surprise for everyone. He ran with the lead group until the attack of Frank Shorter, a 25 kilometer. Cierpinski overtook him and won by 51 seconds of margine.Fu only 4 ° at Euro 1978, but two years later he was again in the Olympic gold. Races in reserve and reached the head only to 36 º km and firmly took control. Despite the Dutchman Gerard Nijboer you were approached in the very final Cierpinski Sprinto in the last 200 meters and won the second consecutive laurel, Abebe Bikila.Terzo equaling the World Cup in 1983, he was prevented from looking for the third Olympic gold medal by the boycott imposed by countries Eastern Europe in the Games in Los Angeles 1984.Nei world ranking from Track & Field News Cierpinski was the first marathon in 1976 and 1980 and eighth in 1978 and 1983.Waldemar Cierpinski is now a member of the German Olympic Committee.

martedì 20 marzo 2012

I GRANDI DEL CICLISMO:Jacques Anquetil

Jacques Anquetil (Mont-Saint-Aignan, 8 gennaio 1934 – Rouen, 18 novembre 1987)  Ciclista su strada francese. Vincitore di cinque Tour de France, è anche uno dei soli cinque corridori capaci di imporsi in ciascuno dei tre maggiori giri nazionali (oltre al Tour de France, anche il Giro d'Italia e la Vuelta di spagna).Fu uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi. Professionista dal 1954 al 1969 con 205 vittorie.
Viene considerato dagli esperti uno dei più forti cronoman della storia del ciclismo, essendosi messo in luce fin dal giorno che, ancora diciannovenne, partecipò al Grand Prix des Nations, gara di 130 km a cronometro, e vinse con sei minuti di vantaggio sul secondo classificato.Ha vinto nella sua carriera ben 68 prove a cronometro contro avversari tra i più qualificati, ma avrebbe potuto ottenere ancora maggiori successi se non si fosse concesso a distrazioni ed eccessi. La sua vita privata, piuttosto movimentata, e le sue abitudini alimentari furono ben diverse da quelle di uno sportivo.La sua evidente potenza nel mulinare i lunghi rapporti è stata alla base di molte delle 26 vittorie nelle gare a tappe che fanno parte del suo bottino. Indubbia la sua caratteristica di corridore tattico, e talvolta poco spettacolare, che gli ha consentito di vincere più volte nei grandi Giri.La sua specializzazione nelle gare a tappe ha frenato la ricerca della vittoria nelle classiche di un giorno, cosicché soltanto le prestigiose classiche Gand-Wevelgem, Liegi-Bastogne-Liegi e Bordeaux-Parigi fanno spicco nel suo palmarès.Anquetil nel 1956 lanciò la sfida al record dell'ora di Fausto Coppi. La prima volta fallì, ma al secondo tentativo diventò primatista con km 46,159. Anquetil fu a sua volta superato qualche mese più tardi da Ercole Baldini, con km 46,393.Non essendo un velocista né un fondista, non conquistò mai la maglia di campione del mondo, anche se ci andò vicino nel 1966, anno in cui arrivò secondo battuto dal tedesco Rudy Altig. Fu decorato con la Legion d'Onore il 5 ottobre dello stesso anno.Erede di Louison Bobet, fu antagonista di Fausto Coppi, ormai anziano, e di Charly Gaul, specialista in salita. A cavallo degli anni '60, la sua popolarità fu in parte oscurata da corridori più spettacolari in Italia, Francia e Belgio, come Ercole Baldini, André Darrigade e Rik Van Looy. Suo grande rivale in Francia è stato Raymond Poulidor, detto "Pou Pou", alias "eterno secondo", al quale spesso ha inflitto inesorabili umiliazioni.Finita la carriera da ciclista è stato commissario tecnico della nazionale francese ai mondiali. Un cancro mise fine prematuramente alla sua vita.


Jacques Anquetil (Mont-Saint-Aignan, January 8, 1934 - Rouen, November 18, 1987) French cyclist on the road. Winner of five Tour de France, is also one of only five riders able to win in each of the three major national tours (in addition to the Tour de France, Tour of Italy and also the Vuelta of Spain). Was one of the greatest cyclists of all time. Professional from 1954 to 1969 with 205 victories. It is considered by experts as one of the strongest of chrono-cycling history, having been brought to light since that day, yet nineteen, attended the Grand Prix des Nations time trial race of 130 miles, and won with six minutes ahead of second ranked . He won in his career, fewer than 68 time trials against opponents among the most qualified, but it could achieve even greater success if he had not given to excesses and distractions. His private life, rather lively, and her eating habits were very different from those of its apparent power in a sportivo.La flailing her long relationship has been behind some of the 26 victories in stage races that are part of the spoils . Undoubtedly his characteristic tactical runner, and sometimes unspectacular, which enabled him to win several times in large Giri.La its specialization in stage races has slowed the search for victory in the classic one day, so that only the prestigious classic Ghent -Wevelgem, Liege-Bastogne-Liege and Paris-Bordeaux are prominent in his palmarès.Anquetil in 1956 issued the challenge to the record time of Fausto Coppi. The first time failed, but the second attempt became record holder with 46.159 km. Anquetil was in turn passed a few months later by Ercole Baldini, with 46.393 km. Not being a sprinter or a distance runner, not ever won the jersey of world champion, but came close in 1966, when he finished second beaten German by Rudy Altig. It was decorated with the Legion of Honor on Oct. 5 of that of Louison Bobet anno.Erede, was antagonistic to Fausto Coppi, now elderly, and Charly Gaul, climbing specialist. At the turn of the '60s, his popularity was partly obscured by the most spectacular riders in Italy, France and Belgium, as Ercole Baldini, and Rik Van Looy Darrigade André. His great rival Raymond Poulidor in France was called "Pou Pou", aka "eternal second", which is often inflicted inexorable umiliazioni.Finita his career as a cyclist was coach of the French national to global. A cancer put a premature end to his life.



lunedì 19 marzo 2012

I GRANDI DELLA MARATONA: STEFANO BALDINI

Stefano Baldini (Castelnovo di Sotto (RE), 25 maggio 1971) Maratoneta italiano.Tra i suoi successi, spicca la vittoria nella maratona alle Olimpiadi di Atene del 2004.Proviene da una famiglia numerosa, con 11 figli. Con alcuni fratelli ha praticato la corsa lunga (il fratello maggiore Marco vanta 2:16:32 nella maratona). Ha iniziato a correre tra le file dell'Atletica Guastalla. In seguito, a parte il periodo della leva militare, dove ha vestito la maglia delle Fiamme Oro, ha sempre indossato i colori della "Calcestruzzi Corradini Rubiera". I proprietari dell'azienda emiliana (presso la quale Baldini ha lavorato come dipendente fino alla fine del 2001), sponsor del club rubierese, sono i primi tifosi di Stefano e gli conservano tuttora un posto nell'organico della ditta. All'inizio della carriera è stato seguito da Emilio Benati, attualmente è allenato da Luciano Gigliotti (detto Lucio), che portò alla vittoria olimpica anche Gelindo Bordin. È stato sposato con Virna De Angeli (ex primatista italiana dei 400 m piani), dalla quale ha avuto Alessia, nata nel giugno 2001. Vive con la famiglia a Rubiera.Ha iniziato a correre fin da bambino, dedicandosi inizialmente ai 5.000 e 10.000 metri, e passando alla maratona nel 1995. Alto 1,76m per 60 kg, prima di vincere l'oro olimpico ad Atene aveva già preso parte alla maratona delle Olimpiadi di Sydney nel 2000. Ad Atlanta 1996 aveva gareggiato sui 5.000 e 10.000 metri. Ha vinto la maratona sia ai Campionati europei di Atletica Leggera 1998 a Budapest che ai Campionati europei di Atletica Leggera 2006 a Göteborg.Ha inoltre conquistato la medaglia d'oro ai Campionati mondiali di mezza maratona nel 1996 a Palma de Maiorca.
Al termine della maratona alle Olimpiadi di Pechino, che lo vede giungere al traguardo 12º in 2:13:25, l'atleta italiano, all'età di 37 anni, annuncia che quella appena terminata è stata la sua ultima maratona e che ora si dedicherà alle corse su strada. Nel 2010 annuncia il suo ritorno e la partecipazione alla maratona dei Campionati europei di atletica leggera 2010 a Barcellona, ma il 9 ottobre 2010 a causa di un infortunio, annuncia il suo ritiro.

Stefano Baldini (Castelnuovo di Sotto (Reggio Emilia), May 25, 1971) Marathon italiano.Tra his achievements, outstanding victory in the marathon at the Athens Olympics 2004.Proviene from a large family with 11 children. With some of the brothers has long practiced the race (his older brother Marco boasts 2:16:32 in the marathon). He began to run between the rows Athletics Guastalla. Thereafter, apart from the period of military service, where he wore the jersey of Flames Gold, has always worn the colors of the "Concrete Corradini Rubiera." The owners of the Emilia (in which Baldini has worked as an employee until the end of 2001), sponsor of the club rubierese, are the first fans of Stephen and still retain a place on the staff of the company. Early in his career was followed by Emilio Benati, is currently coached by Luciano Gigliotti (Lucio said), that led to Olympic victory also Gelindo Bordin. He was married to Virna De Angeli (former Italian record of 400 m planes), with whom he had Alessia, born in June 2001. He lives with his family to Rubiera.Ha started racing as a child, initially devoted to the 5,000 and 10,000 meters, and passing the marathon in 1995. Top 1.76 m for 60 kg, before winning the Olympic gold in Athens had already taken part in the Sydney Olympics marathon in 2000. In Atlanta 1996 he competed at 5,000 and 10,000 meters. He won the marathon at the European Championships in Athletics 1998 European Championships in Budapest in Athletics 2006 in Göteborg.Ha also won the gold medal at the World Half Marathon Championships in 1996 in Palma de Mallorca. At the end of the marathon at the Beijing Olympics, which saw him reach the finish line in 2:13:25 12 th, the Italian athlete, at the age of 37 years, announces that just ended was his last marathon and now devote to road races. In 2010, announces his return and participation in the marathon of the European Athletics Championships 2010 in Barcelona, ​​October 9, 2010 but due to an injury, announces his retirement. 


domenica 18 marzo 2012

I grandi del ciclismo:Claudio Chiappucci (el diablo)

Claudio Chiappucci (Uboldo, VA -28 febbraio 1963) Ciclista su strada, pistard e ciclocrossista italiano. Professionista dal 1989 al 1998, conta tre vittorie di tappa al Tour de France, una al Giro d'Italia e una Milano-Sanremo.Balza agli onori della cronaca nella edizione del Tour de France del 1990, quando entra in una delle classiche fughe bidone dei primi giorni arrivando ad accumulare più di 10' di vantaggio sui favoriti. Nelle tappe successive i suoi compagni di fuga lasciano i primi posti e soltanto lui resta ai vertici della classifica, vestendo la maglia gialla per 8 tappe, dalla 13ª fino alla penultima. La penultima tappa è a cronometro: Chiappucci parte con 5" di vantaggio sul grande favorito Greg LeMond, ma non riesce a difenderli, terminando il Tour al secondo posto in classifica generale. Fu il primo italiano a salire sul podio dal 1972, quando Felice Gimondi arrivò secondo dietro a Eddy Merckx.Nella sua carriera ha dovuto confrontarsi con campioni come Gianni Bugno e Miguel Indurain. Nel suo palmarès risaltano la vittoria alla Milano-Sanremo del 1991, dopo una lunga fuga, e la medaglia d'argento conquistata nel 1994 al campionato del mondo su strada disputato in Sicilia. Tra le vittorie più prestigiose va annoverata anche la Clásica San Sebastián del 1993 mentre tra i piazzamenti nelle gare di un giorno ci sono il terzo posto al Campionato di Zurigo del 1990, al Rund um den Henninger-Turm del 1989 e alla Freccia Vallone del 1991 e del 1993, nonché i secondi posti nel Henninger-Turm del 1992, nella Clásica San Sebastián dello stesso anno e nel Giro di Lombardia del 1992 e del 1994. Nel 1991 fu infine terzo al campionato italiano su strada.Memorabile la sua impresa del 18 luglio 1992: il Tour celebrava Fausto Coppi, che esattamente 40 anni prima aveva compiuto un'impresa leggendaria restando in fuga per 192 km e valicando in solitaria cinque colli alpini di Prima categoria. L'arrivo (al Sestriere) e alcune parti della tappa ricalcavano il percorso del Campionissimo. Chiappucci restò in fuga solitaria per 7 ore e 45 minuti (pari a 200 km), staccando anche Bugno e Indurain; il campione spagnolo patì al termine della tappa 2 minuti di ritardo (anche se alla fine vinse ugualmente il suo secondo Tour de France).




Claudio Chiappucci (Uboldo, VA February 28, 1963) cyclist road riders, and ciclocrossista Italian. Professional from 1989 to 1998, has three stage wins at the Tour de France, one in the Tour of Italy and Milan-Sanremo.Balza the headlines in the edition of the Tour de France in 1990, when he enters one of the classic tank leaks the first day coming to accumulate more than 10 'ahead of the favorites. In the later stages of his companions flee leaving the first and only he remains on the top position, wearing the yellow jersey for 8 steps, from 13 th until the penultimate. The penultimate stage time trial is: Chiappucci part with 5 "ahead of hot favorite Greg LeMond, but he can not defend them, finishing the Tour in second place overall. It was the first Italian to reach the podium since 1972, when Felice Gimondi he finished second behind Eddy Merckx.Nella his career has had to deal with champions like Gianni Bugno and Miguel Indurain. In his victory trophy stand at the Milano-Sanremo in 1991, after a long flight, and the silver medal won in 1994 to world championship road raced in Sicily. Among the most prestigious victories, must be included also the Clásica San Sebastián in 1993 while among the placings in the races one day, there are third in the Championship of Zurich in 1990, the Rund um den Henninger- Turm of 1989 and the Fleche Wallonne in 1991 and 1993, and the second places in the Henninger-Turm, the 1992 Clásica San Sebastián in the same year and the Tour of Lombardy in 1992 and 1994. In 1991 it was finally the third Italian league strada.Memorabile of his company on 18 July 1992: Tour celebrated Fausto Coppi, who exactly 40 years earlier had made legendary business remaining on the run for 192 km and crossing five Alpine hills solo First Class. Arrival ( at Sestriere) and some parts of the path of the stage supercharged Campionissimo. Chiappucci remained on the run alone for 7 hours and 45 minutes (200 km), separating even Bugno and Indurain, the Spanish champion suffered at the end of leg 2 minutes late (although eventually also won his second Tour de France). 


sabato 17 marzo 2012

I GRANDI DELLA MARATONA : Marílson Gomes dos Santos

Marílson Gomes dos Santos (Brasilia, 8 agosto 1977) Atleta brasiliano, specialista nelle gare di fondo, vincitore in 2 edizioni della maratona di New York, primo sudamericano a riuscire nell'impresa.Detiene il record sudamericano dei 5000 e 10000 metri, oltre che i record di distanze non olimpiche, dai 15km fino alla mezza maratona. Nel 1997 e 1999 vince la mezza maratona alle Universiadi, nel 2003 colleziona una medaglia d'argento e una di bronzo ai giochi panamericani di Santo Domingo 2003, medaglie che tornerà a vincere ai giochi panamericani del 2007 sulle stesse distanze, bronzo nei 5000 metri e argento nei 10000.Nel 2006, primo sudamericano della storia, vince la maratona di New York col tempo di 2:09:58, bissando il successo nel 2008 nella stessa maratona, col tempo di 2:08:43.Nel 2011 partecipa alla maratona di Londra, finendo quarto dietro a 3 keniani che dominarono la gara, ma battendo il proprio record nella maratona portandolo a 2:06:34, a pochi secondi dal record sudamericano, che fu miglior prestazione mondiale, del connazionale Ronaldo da Costa, timbrato nel 1998 a Berlino.Nell'ottobre del 2011 vince la sua prima medaglia d'oro ai giochi panamericani, nei 10000 metri.





Marílson Gomes dos Santos (Brasilia, August 8, 1977) Brazilian athlete, specialist in distance races, winning in two editions of the New York Marathon, the first South American to achieve it. Holds the record for South America of the 5000 and 10000 meters, as well as Olympic records in distances from 15km to half marathon. In 1997 and 1999 he won the half marathon at the World University Games, in 2003, collecting a silver medal and one bronze at the 2003 Pan American Games in Santo Domingo, who will return to winning medals at the 2007 Pan American Games on the same distances, bronze in the 5000 meters and 10000.Nel silver in 2006, the first South American history, won the New York Marathon with a time of 2:09:58, repeated this success in 2008 in the same marathon with a time of 2:08:43. in 2011 participates in the marathon London, finishing fourth behind three Kenyans who dominated the race, but beating its own record in the marathon bringing in 2:06:34, just seconds from the South American record, which was the world best performance of his compatriot Ronaldo da Costa, stamped in Berlino.Nell 1998 'in October of 2011 he won his first gold medal at the Pan American Games, in the 10,000 meters.



venerdì 16 marzo 2012

I GRANDI DEL CICLISMO : GIANNI BUGNO

Gianni Bugno (Brugg, 14 febbraio 1964)Professionista dal 1985 al 1998, fu campione del mondo su strada nel 1991 e 1992. Nei grandi giri conta nove vittorie di tappa al Giro d'Italia, nonché il successo finale nel 1990, quattro tappe al Tour de France e due alla Vuelta a España. Tra il 1990 e il 1991 fu numero uno della classifica mondiale UCI.Nato in Svizzera, ma da sempre residente a Monza, passò professionista nel 1985, ottenendo 72 vittorie in carriera.Nel 1990 vinse il Giro d'Italia, indossando la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa, come avevano saputo fare prima di lui solo Costante Girardengo, Alfredo Binda ed Eddy Merckx. Nello stesso anno vinse la medaglia di bronzo ai mondiali di Utsunomiya, mentre nei due anni successivi fu Campione mondiale. Sempre nel 1990 si aggiudicò la vittoria della Milano-Sanremo e della Wincanton Classic, vincendo anche la classifica finale della Coppa del mondo. In Coppa vinse anche la Clásica de San Sebastián nel 1991 (con 30 km di fuga solitaria) e il Giro delle Fiandre nel 1994 (battendo Johan Museeuw al fotofinish). Dopo la vittoria nel 1990, arrivò altre due volte tra i primi dieci della speciale classifica: settimo nel 1994 e sesto nel 1995.Non riuscì invece mai a vincere la sua corsa "di casa", il Giro di Lombardia. Vi arrivò comunque secondo nel 1988, alle spalle di Charly Mottet e sesto nel 1996. Inoltre, si classificò secondo nella Gand-Wevelgem del 1988, nell'Amstel Gold Race 1993 e nella Liegi-Bastogne-Liegi e nel Gran Premio di Svizzera 1995.Oltre al Giro del 1990, vinse altre gare a tappe: il Giro del Trentino nel 1990, il Giro di Calabria nel 1988, la Bicicletta Basca nel 1991 e il Giro del Mediterraneo nel 1995.Al Tour de France conquistò il secondo posto in classifica generale nel 1991, dietro a Miguel Indurain, e il terzo nel 1992, preceduto da Indurain e da Claudio Chiappucci. Inoltre vinse per due anni consecutivi (1990-1991) la tappa dell'Alpe d'Huez.Altri piazzamenti nelle gare a tappe furono il settimo posto al Tour de France nel 1990, il quarto posto al Giro d'Italia nel 1991 e l'ottavo posto al Giro d'Italia nel 1994. Fu secondo al Giro di Svizzera nel 1992, terzo nel 1996, terzo al Giro del Delfinato nel 1992 e secondo alla Vuelta a Burgos nel 1991.In Italia ottenne due vittorie nel campionato italiano su strada (1991 Giro del Friuli e 1995 Trofeo Matteotti), tre Giri dell'Appennino consecutivi (1986-1988), due Coppe Agostoni (1988 e 1995), un Giro del Piemonte (1986), una Tre Valli Varesine (1989), un Giro dell'Emilia (1992), una Milano-Torino (1992), un Giro del Lazio (1992). Per due volte è arrivato secondo al Campionato italiano di ciclismo su strada, battuto nel 1989 al fotofinish da Moreno Argentin e nel 1995 per distacco da Massimo Podenzana.
Nell'agosto del 1994 fu trovato positivo alla caffeina a un controllo antidoping e fu squalificato per tre mesi. Si ritirò dal mondo del ciclismo professionistico nel 1998, al termine dell'ultima gara stagionale, il Giro di Lombardia. Negli anni 2000 si dedica al volo, è un pilota di elisoccorso ed è pilota dell'elicottero di ripresa del Giro d'Italia
Gianni Bugno (Brugg, February 14, 1964) Professional from 1985 to 1998, was world champion on the road in 1991 and 1992. In the great revolutions of nine stage wins in the Tour of Italy, and the final success in 1990, four stages in the Tour de France and two in the Vuelta a España. Between 1990 and 1991 was the number one world ranking UCI.Nato in Switzerland, but always based in Monza, went professional in 1985, achieving 72 wins in 1990 carriera.Nel won the Tour of Italy, wearing the pink jersey from first to the last stage, as they had been able to do before him only constant Girardengo, Alfredo Binda and Eddy Merckx. In the same year she won a bronze medal at the World Championships in Utsunomiya, while in the two following years was World Champion. Also in 1990 he was awarded the victory of the Milan-Sanremo and the Wincanton Classic, winning the final standings of the World Cup. Also won the Cup in Clásica de San Sebastián in 1991 (with 30 km of flight alone) and the Tour of Flanders in 1994 (beating Johan Museeuw photo finish). After the victory in 1990 came two more times in the top ten of the special classification: seventh and sixth in 1994 but never succeeded in 1995.Non to win his race "home", the Giro di Lombardia. We still came second in 1988 behind Charly Mottet and sixth in 1996. Moreover, he came second in Gent-Wevelgem in 1988, nell'Amstel Gold Race in 1993 and Liege-Bastogne-Liege and the Swiss Grand Prix 1995.Oltre the Giro in 1990, he won other stage races: the Tour of Trentino in 1990, the Giro di Calabria in 1988, the Bicycle Tour of the Basque Country in 1991 and in the Mediterranean 1995.Al Tour de France won the second place overall in 1991, behind Miguel Indurain, and the third in 1992, preceded by Indurain and Claudio Chiappucci. Also won for two consecutive years (1990-1991) the stage of Alpe d'Huez. Other placings in stage races were ranked seventh in the Tour de France in 1990, fourth place in the Tour of Italy in 1991 and ' eighth place in the Tour of Italy in 1994. He was second in the Tour of Switzerland in 1992, third in 1996, third in the Giro and the Dauphiné in 1992 second in the Vuelta a Burgos in 1991.In Italy scored two victories in the Italian league on the road (1991 and 1995 Giro del Friuli Trofeo Matteotti), three consecutive revolutions of the Apennines (1986-1988), two Coppa Agostoni (1988 and 1995), a Giro del Piemonte (1986), a Three Valleys Varese (1989), a tour of Emilia (1992), a Milan-Turin (1992), a Giro del Lazio (1992). Twice he finished second at the Italian Championship of Road Cycling, beaten in 1989 by Moreno Argentin and the photo finish in 1995 for separation from Massimo Podenzana. In August 1994 he was found positive for caffeine in a dope test and was banned for three months. He retired from the world of professional cycling in 1998, after the last race of the season, the Giro di Lombardia. In 2000 he devoted himself to flight, a helicopter pilot and pilot of the helicopter recovery of the Tour of Italy

giovedì 15 marzo 2012

I GRANDI DELLA MARATONA: GIANNI POLI




Gianni Poli (Lumezzane, 5 novembre 1957)  Atleta italiano, vincitore della Maratona di New York nel 1986, argento agli Europei del 1990 e bronzo in Coppa del Mondo e Coppa Europa di maratona. È stato per circa un decennio l'uomo di punta della maratona italiana ed era noto nell'ambiente per lo stile di corsa particolarmente tecnico e molto elegante, apprezzato anche dai non addetti ai lavori. Primo atleta italiano a scendere sotto il muro delle 2 ore e 10 minuti.

 "Nella mia carriera ho sempre cercato di correre con i migliori maratoneti del mondo. Su consiglio del Dottor Rosa nel 1981 presi alcuni mesi di aspettativa dal lavoro per prepararmi al meglio in vista della maratona di Fukuoka, dove ho stabilito il primo record italiano in 2:11.19. In seguito nel 1983 ai Campionati del mondo di Helsinki feci 2:11.05. Ho ripetuto questo tempo nel 1984 a Milano, quando vinsi il Campionato italiano di maratona. è una cosa strana ripetere lo stesso tempo. Poi il grande salto lo ottenni a Chicago nel 1985 in 2:09.57. Quel giorno ero molto contento, ero riuscito ad abbattere il muro delle due ore e dieci, che è il tempo che ti qualifica come atleta di ottimo livello internazionale".La grande affermazione è arrivata nella maratona di New York del 1986, "Quando vinci vuol dire che tutto è andato bene. Quel giorno non pensavo di arrivare primo in Central Park, invece ho trovato la giornata in cui tutto ha funzionato perfettamente nella maratona più famosa del mondo. Si, ho battuto De Castella, ma dietro c'erano altri atleti importanti quali Hussein, Pizzolato che a New York era considerato quasi un re, visto che le due edizioni precedenti le aveva vinte lui, e tanti altri". "Vincere a New York ti fa conoscere anche dai non addetti ai lavori. 

Ha migliorato per ben quattro volte il record italiano della maratona:
6 dicembre 1981 a Fukuoka (Giappone), ha stabilito il primo record italiano in 2:11.1914 agosto 1983, ai Campionati del mondo di Helsinki con il tempo di 2:11.05 Nel 1984 a Milano vinse il campionato italiano di maratona stabilendo lo stesso identico tempo Il 20 ottobre 1985 a Chicago corse in 2:09:57



Gianni Poli (Lumezzane, November 5, 1957) Italian athlete, winner of the New York Marathon in 1986, silver and bronze at Euro 1990 World Cup and European Cup marathon. It has been for about a decade the leading man of the Italian marathon and was known in particular for the technical running style and very elegant, also appreciated by the layman. Italian first athlete to dip under the wall of 2 hours and 10 minutes.

 
"In my career I have always tried to run with the best marathoners in the world. On the advice of Dr. Rose in 1981 took several months of unpaid leave from work to prepare the best view of the marathon in Fukuoka, where I established the first Italian record in 2 : 11.19. Later in the 1983 World Championships in Helsinki did 2:11:05. I repeated this time in 1984 in Milan, when I won the Italian Championship Marathon. is a strange thing to repeat the same time. Then I got the big jump in Chicago in 1985 in 2:09:57. That day I was very happy, I was able to knock down the wall of two hours and ten, which is the time that qualifies you as an athlete of great international level. "The great success came in marathon New York, 1986, "When you win it means that everything went well. That day I did not think to arrive first in Central Park, but I found the day when everything worked perfectly in the most famous marathon in the world. Yes, I beat De Castella, but behind them there were other important athletes Hussein, Pizzolato in New York that was considered almost a king, as the two previous years he had won, and many others. " "Winning at New York makes you know people who are not insiders.
He improved to four times the Italian record of the marathon:December 6, 1981 in Fukuoka (Japan), established the first Italian record 2:11.1914 in August 1983, the Helsinki World Championships with a time of 2:11:05 in 1984 in Milan won the Italian championship marathon establishing the exact same time On 20 October 1985 in Chicago ran 2:09:57



mercoledì 14 marzo 2012

I GRANDI DELLA MARATONA: Grete Waitz


Grete Andersen-Waitz (Oslo, 1º ottobre 1953 – Oslo, 19 aprile 2011) Atleta norvegese, campionessa del mondo di maratona a Helsinki 1983.Specialista nella maratona, ha vinto in questa specialità l'argento olimpico a Los Angeles 1984 e l'oro mondiale ai campionati mondiali del 1983; ha inoltre vinto nove volte la maratona di New York, questo è stato davvero un record assoluto che probabilmente rimarrà ineguagliato.e più volte ha migliorato il record mondiale nella specialità.In precedenza, aveva gareggiato con buoni risultati anche nelle gare di fondo e mezzofondo su pista, correndo per la prima volta alle Olimpiadi nel ’72 sui 1500 e realizzando poi per due volte il record mondiale nei 3000 tra il ’75 e il 76’, sempre nel meeting “casalingo” di Oslo.Grete Waitz è una leggenda dello sport femminile e in particolare della maratona. Era facilmente riconoscibile dalla sua capigliatura bionda e dal suo impeccabile stile. Prima di quella di New York dell’ottobre 1978 non aveva mai corso una maratona, ma da quel momento in poi il suo nome si è legato per sempre a quello della Grande Mela.Durante quella leggendaria maratona per i due terzi della gara ha sofferto così tanto che maledì suo marito, che l’aveva iscritta. “Mi sentivo male. Ero impazzita. Ero arrabbiata. Dissi “Mai più”! Ma dalla rabbia trovò la forza, non solo di vincere, ma di stabilire il nuovo record del mondo! Il primo di tre record e il “mai più” si trasformò in altre 8 maratone, una medaglia d’oro al  campionato del mondo, una medaglia d’argento alle Olimpiadi .La si può considerare, a pieno titolo, come una delle migliori maratonete della storia. È scomparsa nel 2011 all'età di 57 anni a seguito di un tumore.Il ricordo delle sue imprese e della sua determinazione, resterà sempre con noi.


Grete Waitz-Andersen (Oslo, 1 October 1953 - Oslo, 19 April 2011) Norwegian athlete, world marathon champion in Helsinki 1983.Specialista in the marathon, won the Olympic silver medalist in this event in Los Angeles in 1984 and the gold world at the 1983 world championships, and has also won nine times the New York marathon, this was truly a record that probably will ineguagliato.e repeatedly improved the world record in specialità.In he previously competed with good results bottom and middle distance races in track, running for the first time at the Olympics in 1500 and '72 on making then twice the world record in 3000 between the '75 and 76 ', again in the meeting "home" in Oslo. Grete Waitz is a legend of women's sport and in particular the marathon. It was easily recognizable by his blonde hair and her impeccable style. Before that of New York in October 1978 he had never run a marathon, but from then on his name is forever linked to that of the legendary Great Mela.Durante marathon for two thirds of the race has suffered so so much so that he cursed her husband, who had entered. "I felt sick. I was mad. I was angry. I said "Never again!" But he found the strength from anger, not only to win but set a new world record! The first three records and "never" turned into eight other marathons, a gold medal at the world championships, a silver medal at the Olympics. It can be considered, in its own right, as one of the best marathon runners history. She disappeared in 2011 at age 57 following a tumore.Il memory of his exploits and his determination, will always be with us.

martedì 13 marzo 2012

I GRANDI DEL CICLISMO : Freddy Maertens

Freddy Maertens (Nieuwpoort, 13 febbraio 1952) Ciclista su strada e pistard belga. Professionista dal 1972 al 1987, vinse una Vuelta a España e due campionati del mondo su strada. Vanta il record di vittorie di tappa in un singolo grande giro, ben tredici durante la Vuelta a España 1977.Per le sue caratteristiche era stato considerato fin dagli esordi il possibile erede di Eddy Merckx; ma mentre Merckx primeggiava nei grandi giri, Maertens si distinse per lo spunto in volata, risultando ancora oggi uno degli sprinter più forti di tutti i tempi. Dopo esser passato professionista nel 1972, si mise già in mostra l'anno seguente, quando giunge secondo nel campionato del mondo di Barcellona,superato da Felice Gimondi (Maertens e Merckx furono allora al centro di forti polemiche, per le incomprensioni nei chilometri finali che costarono il titolo alla squadra belga).
Raggiunse l'apice della carriera nel biennio 1976-1977: vinse in totale 107 corse, 54 nel 1976, eguagliando il record fatto segnare da Merckx nel 1971, e 53 l'anno dopo. Tra i trionfi del biennio, il Campionato del mondo 1976 (quando batté in volata Francesco Moser), il titolo nazionale belga, la Gand-Wevelgem, l'Amstel Gold Race, la Quattro Giorni di Dunkerque, la Parigi-Nizza, l'Omloop Het Volk, il Giro di Catalogna, la Settimana Catalana, 8 tappe al Tour de France 1976 (eguagliando ancora una volta un record di Merckx) e 7 al Giro d'Italia 1977. Ma soprattutto si impose alla Vuelta a España 1977, con ben 13 tappe vinte, ancor oggi record assoluto di vittore in un singolo grande giro, trionfando, per la prima volta, in una grande corsa a tappe e tenendo la maglia di leader della generale dal primo all'ultimo giorno.
Proprio al Giro d'Italia 1977 accadde un episodio che lo condizionò in parte nel prosieguo di carriera: cadde nella seconda semitappa dell'ottava frazione che si concludeva all'autodromo del Mugello e si fratturò il polso, ponendo fine alla sua avventura al Giro che stava fin lì dominando.Non si riprese mai completamente dall'incidente, e quando tornò alle corse non riuscì più a centrare una vittoria in una delle grandi classiche, sfiorando solo il successo. Quando vinse, come alla Freccia Vallone, venne declassato perché risultato positivo all'antidoping (la stessa cosa gli accadde al Giro delle Fiandre, dove peraltro era stato battuto da Roger De Vlaeminck).
Dopo anni in cui deluse non poco le aspettative ebbe le ultime luminose fiammate nel 1981, quando vinse 5 tappe al Tour de France, portando a casa per la terza volta la maglia verde della classifica a punti, e soprattutto si impose di nuovo nel Campionato del mondo, disputatosi questa volta a Praga, dove rispolverò le sue grandi dote di velocista da ultimi metri per beffare di poco Giuseppe Saronni. Fu questo il canto del cigno, negli anni successivi continuò a correre ma non riuscì ad ottenere risultati. Il 18 luglio 1987 a Cuneo pose fine alla sua attività di ciclista professionista.



Freddy Maertens (Nieuwpoort, February 13, 1952) cyclist road riders, and Belgium. Professional from 1972 to 1987, he won a Vuelta a España and two world championships on the road. It boasts the record of stage wins in a single big lap thirteen during the Vuelta a España 1977.Per its features had been considered a possible heir since the beginning of Eddy Merckx, but excelled in the great revolutions and Merckx, Maertens distinguished for the cue in the sprint, being still one of the strongest sprinter of all time. After having passed professional in 1972, began already in the exhibition the following year, when it comes second in the world championship in Barcelona, ​​passed by Felice Gimondi (Merckx and Maertens were so strong at the center of controversy for the misunderstandings in the final kilometers cost him the title at the Belgian team).He reached the pinnacle of his career in the biennium 1976-1977: won 107 races in total, 54 in 1976, equaling the record clocked by Merckx in 1971, and 53 the year after. Among the triumphs of the biennium, the World Championship 1976 (when they beat in the sprint Francesco Moser), the Belgian national title, the Ghent-Wevelgem, Amstel Gold Race, the Four Days of Dunkirk, the Paris-Nice, the Omloop Het Volk, the Tour of Catalonia, the Catalan Week, 8 stages at the Tour de France 1976 (once again equaling a record of Merckx) and 7 in the Tour of Italy 1977. But above all it is imposed in the Vuelta a España 1977, with 13 stage wins, the victor still record in a single great ride, winning for the first time in a big stage race and taking the leader's jersey of the overall first to the last day.Just in the Tour of Italy 1977 an incident occurred that influenced in part later in career fell in the second half-stage eighth fraction that ended the Mugello racetrack and fractured his wrist, ending his adventure at the Giro dominando.Non since there was never completely recovered from the accident, and when he returned to racing was no longer able to hit a win in one of the great classics, touching only the successes. When he won, as the Fleche Wallonne, was downgraded because all'antidoping positive result (the same thing happened to him in the Tour of Flanders, where it had already been beaten by Roger De Vlaeminck).After years in which not a little disappointed expectations was the last bright flare in 1981, when he won 5 stages in the Tour de France, taking home for the third time the green jersey points classification, and especially asserted itself again in Championship world, which took place this time in Prague, where he dusted off his great gift of sprinter from last meters to mock a little Giuseppe Saronni. This was the swan song in later years he continued to run but failed to get results. On July 18, 1987 in Cuneo put an end to his activities as a professional cyclist.