Michael Jordan (17 febbraio 1963) giocatore
di basket NBA. È uno dei giocatori più prolifici di tutti i tempi. Vinse per
ben 10 volte il titolo di capocannoniere dell'anno,
arrivando a segnare nella stagione 1986/87 fino a 37.1 punti a partita. Con i Chicago Bulls ha vinto 6 volte
le NBA Finals ed è stato per 6
volte premiato come MVP delle NBA Finals. La
franchigia di Chicago fu,
durante l'era jordaniana, una delle squadre più forti e vincenti di sempre,
nella quale, nel corso degli anni, militarono giocatori importanti come Scottie Pippen, Horace Grant, Dennis Rodman, Toni Kukoc e Steve Kerr. Jordan viene scelto
dai Chicago Bulls come terza scelta assoluta nel primo giro del draft NBA del 1984, dietro Hakeem Olajuwon e Sam Bowie. Al momento del suo
arrivo, la squadra dei Bulls è una delle peggiori della NBA, avendo disputato diverse stagioni letteralmente
disastrose, e fra quelle con meno spettatori, tanto da aver valutato
l'opportunità di spostarsi da Chicago per cercare maggiore
pubblico. Sarà proprio intorno a Michael Jordan che si formerà, a poco a poco,
una nuova squadra, che arriverà poi a essere la dinastia che ha dominato la
lega statunitense negli anni novanta.
Il suo esordio in campionato avviene contro i Washington Bullets (guarda caso proprio la squadra che, con il nome di Washington Wizards, è stata l'ultima squadra di Michael Jordan). In
quella partita mette a segno ben 16 punti e porta Chicago alla prima di tante
vittorie che si susseguiranno negli anni a venire. Il talento e gli sforzi di
Jordan vengono premiati con la convocazione per la partita delle stelle nel
mese di febbraio, l'NBA All-Star Game, e dopo pochi
mesi viene premiato come matricola dell'anno. La seconda
stagione con i Bulls, però, non la inizia nemmeno: il 25 ottobre 1985 si infortuna alla caviglia durante una partita di preseason contro i Golden State Warriors. Per Jordan sono cinque mesi di stop. post-season,
però, ottiene un risultato incredibile, un record tuttora imbattuto che da solo
vale la stagione: segna 63 punti contro i Boston Celtics di Larry Bird, che esclamerà a
fine partita: "Penso sia Dio travestito
da Michael Jordan"; resterà la miglior prestazione di sempre quanto
a punti segnati in una gara di play-off. L'estate del 1986 è l'inizio del nuovo corso dei Chicago Bulls, e la nuova
squadra inizia a prendere forma attorno a Jordan, sempre più leader. Il terzo
campionato NBA è quello della conferma per Jordan, che per la prima
volta vince la classifica marcatori, con 37,1 punti di media a partita. Il
ruolino di marcia di Jordan è assolutamente incredibile: nelle 82 partite della
stagione regolare, 77 volte Jordan è il miglior realizzatore della sua squadra,
per due volte segna 61 punti, per otto volte supera i 50, per addirittura
trentasette volte ne mette 40 o più. Supera la soglia dei tremila punti in una
sola stagione (3041), segnando il 35% dei punti totali della squadra. La vera
consacrazione di Michael come dominatore assoluto del basket mondiale, arriva
all'inizio degli anni novanta,
quando i Bulls raggiungono un livello di gioco che coniuga un mix esplosivo di
talento, creatività e spettacolo uniti al sacrificio e alla dedizione verso la
fase difensiva del gioco, illuminati da Jordan che gioca una pallacanestro a
livelli ineguagliabili, rasente il limite della perfezione mai vista prima e
mai più rivista da nessun giocatore dopo di lui. In tre anni, nel 1991 contro i Los Angeles Lakers di Magic Johnson e James Worthy, nel 1992 contro i Portland Trail Blazers di Clyde Drexler e nel 1993 contro i Phoenix Suns di Charles Barkley, Kevin Johnson e Dan Majerle, i Chicago Bulls vincono tre
titoli NBA in fila, realizzando il cosiddetto three-peat.
Nell'estate 1992, Jordan, dopo aver vinto il suo secondo titolo,
partecipa ai Giochi olimpici estivi di Barcellona 1992, dove si tiene la prima apparizione di giocatori
professionisti della NBA ai Giochi olimpici. Jordan viene
incaricato del ruolo di capitano della squadra insieme a Magic Johnson e Larry
Bird. Il 6 ottobre 1993, in una conferenza stampa sovraffollata di
giornalisti, Michael comunica alla Lega e al mondo la sofferta decisione di
lasciare la pallacanestro.
Le sue parole sono: "Ho perso
ogni motivazione. Nel gioco del basket non ho più nulla da dimostrare: è il
momento migliore per me per smettere. Ho vinto tutto quello che si poteva
vincere. Tornare? Forse, ma ora penso alla famiglia." . È il 18 marzo 1995 quando, alle 11:40, viene diramato un breve
comunicato: "Michael Jordan ha
informato i Bulls di aver interrotto il suo
volontario ritiro di 17 mesi. Esordirà domenica a Indianapolis contro gli Indiana Pacers.":
Jordan è di nuovo protagonista assoluto e i Chicago Bulls ottengono
un'altra stagione superlativa. La squadra fa segnare un record assoluto nella NBA: sono la prima formazione nella storia della NBA a superare la soglia delle 70 vittorie nella regular season, vincendo ben 72
partite su 82, un risultato senza precedenti. Jordan vinse il suo ottavo titolo
di marcatore e Rodman il suo quinto consecutivo da rimbalzista, mentre Kerr guidò la Lega nel tiro da
tre punti. Jordan ottenne la cosiddetta Triple
Crown, la prestigiosa e quasi impossibile impresa dei tre premi come MVP. Air guida la squadra
durante la stagione 1997-98 e arriva così il sesto titolo per Jordan suggellato
da una palla rubata dalle mani di Karl Malone e dallo splendido tiro proprio di
MJ a 6,6 secondi dalla fine della sesta gara delle finali, giocata a Salt Lake City, entrato di
diritto nella storia della pallacanestro: è il secondo three-peat
per Michael e i Chicago Bulls. È il suo saluto di congedo dalla NBA, anche se nessuno ancora lo sa. Poco tempo dopo la
finale annuncia il suo secondo, e a detta di tutti definitivo, ritiro. Nel 2001 i tifosi di tutto il mondo vengono colti di sorpresa
quando si comincia a diffondere l'ipotesi di un secondo ritorno di Air. Jordan decide così di fare un
passo in più, e da proprietario dei Washington Wizards torna ad essere giocatore. Durante le due stagioni
nella nuova squadra, Jordan percepisce un compenso simbolico di un milione di
dollari, devoluto interamente in beneficenza alle famiglie delle
vittime degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001. Nonostante
l'età, 38 anni, ed un infortunio
che lo tiene fuori per parte della stagione 2001-02, partecipa naturalmente al suo 14º All-Star Game, a Filadelfia, dove riesce come sempre a creare spettacolo, con la
sua classe e il suo talento. La sua prima stagione come Wizards finisce
comunque con una media di 22,9 punti a partita. Al termine della stagione 2002-03, si ritira per la terza ed ultima volta. Jordan
conclude la sua carriera NBA con una media punti per partita di 30,12 nella
stagione regolare, la più alta in tutta la storia dell'NBA, superiore di
pochi centesimi alla media punti del grande Wilt Chamberlain (30,06); è terzo come numero di
punti segnati in carriera.
Michael Jordan (February 17, 1963) NBA basketball player. It is one of the most prolific players of all time. He won 10 times for the top scorer of the year, to mark the coming season 1986/87 up to 37.1 points per game. With the Chicago Bulls won the NBA Finals 6 times 6 times and was honored as MVP of the NBA Finals. The
franchise was in Chicago during the era jordaniana, one of the
strongest teams ever, winning, in which, over the years, militated major
players like Scottie Pippen, Horace Grant, Dennis Rodman, Toni Kukoc
and Steve Kerr. Jordan
is chosen by the Chicago Bulls as the third overall pick in the first
round of the 1984 NBA draft, behind Hakeem Olajuwon and Sam Bowie. Upon
his arrival, the team the Bulls are one of the worst in the NBA, having
played several seasons literally disastrous, and among those with fewer
viewers, enough to have considered the possibility of moving from
Chicago to seek greater public. It
will be around Michael Jordan that will be formed, little by little, a
new team, which will then be the dynasty that has dominated the American
League in the nineties. His
debut in the championship takes place against the Washington Bullets
(the team that just happens, as the Washington Wizards, was the last
team to Michael Jordan). In that game scored with 16 points and Chicago leads the first of many victories that are taking place in the years to come. The
talent and efforts are rewarded by Jordan in calling for the match of
the stars in the month of February, the NBA All-Star Game, and after a
few months of the year is awarded as a freshman. The
second season with the Bulls, however, did not even start: October 25,
1985 injures his ankle during a preseason game against the Golden State
Warriors. Jordan for five months out. post-season,
however, achieved an incredible result, a record still unbeaten, which
alone is worth the season marks 63 points against the Boston Celtics of
Larry Bird, who exclaimed after the game: "I think God disguised as
Michael Jordan" will the best performance ever in terms of points scored in a playoff race. The
summer of 1986 is the beginning of the new course of the Chicago Bulls,
and the new team starts to take shape around Jordan, more and more
leaders. The third NBA championship is the confirmation for Jordan, who first won the top scorer with 37.1 points per game. The
road map of Jordan is absolutely amazing: the 82-game regular season,
Jordan is 77 times the leading scorer on his team to score 61 points
twice, eight times more than 50, even 40 or thirty-seven times it's more. Exceeds the threshold of three thousand points in one season (3041), scoring 35% of the total points for the team. The
true consecration of Michael as the absolute ruler of the basketball
world, comes at the beginning of the nineties, when the Bulls reached a
level of game that combines an explosive mix of talent, creativity and
entertainment together to sacrifice and dedication to the defensive
phase of the game,
highlighted by Jordan playing basketball at a level unmatched, hugging
the edge of perfection never seen before and never seen again by any
player after him. In
three years, in 1991 against the Los Angeles Lakers of Magic Johnson
and James Worthy in 1992 against the Portland Trail Blazers and Clyde
Drexler in 1993 against the Phoenix Suns for Charles Barkley, Kevin
Johnson and Dan Majerle, the Chicago Bulls win three NBA titles in a row, creating the so-called three-peat. In
the summer of 1992, Jordan, after winning his second title,
participates in the Summer Olympic Games of Barcelona 1992, where he
held his first appearance in the NBA professional players to the
Olympics. Jordan is in charge of the role of team captain along with Magic Johnson and Larry Bird. On
October 6, 1993, at a press conference crowded with reporters, Michael
communicates with the League and the world the painful decision to leave
basketball. His
words are: "I lost all motivation. In the game of basketball I have
nothing to prove: it is the best time for me to stop. I won everything
they could win. Back? Perhaps, but now I think the family. " . It
is March 18, 1995 when, at 11:40, is issued a brief statement: "Michael
Jordan has informed the Bulls have broken his voluntary retirement of
17 months. Debut Sunday against the Indiana Pacers in Indianapolis."
Jordan is new protagonist and the Chicago Bulls get another superb season. The
team is scoring a record in the NBA are the first line in NBA history
to reach over 70 victories in the regular season, winning 72 games of
82, an unprecedented achievement. Jordan
won his eighth title of the marker and Rodman his fifth straight
rebounding from, while Kerr led the league in three-point shooting. Jordan got the so-called Triple Crown, the prestigious and almost impossible task of three MVP awards. Air
guide the team during the 1997-98 season and get it the sixth title for
Jordan sealed by a ball stolen from the hands of Karl Malone and the
beautiful shot of your MJ to 6.6 seconds from the end of the sixth race
of the finals, played in Salt Lake City, became law in the history of basketball is the second three-peat for Michael and the Chicago Bulls. It is his farewell greetings from the NBA, although no one yet knows. Shortly after announcing its final seconds, and by all accounts final withdrawal. In 2001, fans from around the world are surprised when they begin to spread the idea of a second coming of Air. Jordan decides to take a step further, and the owner of the Washington Wizards to be played back. During
the two seasons in the new team, Jordan receives a symbolic
compensation of one million dollars, donated entirely to charity for the
families of victims of the terrorist attacks of 11 September 2001. Despite
his age, 38 years, and an injury that keeps him out for the 2001-02
season, of course, participates in its 14 th All-Star Game in
Philadelphia, where he manages to create the show as always, with his
class and his talent. His first season as the Wizards still end up with an average of 22.9 points per game. At the end of the 2002-03 season, he retires for the third and final time. Jordan
ended his NBA career with an average of 30.12 points per game in the
regular season, the highest in the history of the NBA, more than a few
cents to the average points of the great Wilt Chamberlain (30.06) was
third as the number of points scored in his career.