Gilberto Simoni (Giovo, 25 agosto 1971) ciclista su strada . Professionista dal 1994 al 2010, tra i ciclisti italiani è quello con il miglior rendimento nelle corse a tappe negli ultimi dieci anni: ha vinto due Giri d'Italia (2001 e 2003) e in altre cinque occasioni è salito sul podio. È uno dei corridori che è riuscito a vincere tappe in tutti i grandi giri. Nativo di Palù, frazione di Giovo, ha costruito gran parte dei suoi successi nelle corse di montagna avendo avuto le caratteristiche di scalatore puro.Professionista dal 1994 con la Jolly Componibili-Cage, inizialmente non ottiene i risultati sperati, anche a causa di problemi familiari (la morte del padre e del fratello maggiore per cancro) e di continue infiammazioni alle tonsille (rimosse con un'operazione alla fine del 1995). Nel 1996 propone addirittura alla sua squadra di diminuirgli lo stipendio dovendo sospendere l'attività per potersi curare. Dopo aver ottenuto solo pochi piazzamenti, tra cui un terzo posto in una frazione al Giro d'Italia 1995, coglie finalmente il primo successo tra i professionisti il 28 aprile 1997, vincendo la tappa di Arco al Giro del Trentino. Il mese seguente, al Giro d'Italia, è costretto a ritirarsi in seguito ad una caduta (e la frattura di una scapola) quando stava occupando la settima posizione in classifica generale. In ottobre è sesto al Giro di Lombardia, e al termine della stagione si trasferisce alla Cantina Tollo-Alexia Alluminio. Nel 1999 è quindi alla Ballan-Alessio di Flavio Miozzo.Al Giro d'Italia 1999 si classifica terzo nella generale (il primo dei suoi sette podi al Giro), a 3'36" dal vincitore Ivan Gotti e con un solo secondo di svantaggio dal secondo classificato Paolo Savoldelli.Nel mese seguente ottiene il secondo successo in carriera, la tappa di Grindelwald al Giro di Svizzera. Nel 2000 si trasferisce alla Lampre-Daikin di Giuseppe Saronni, Pietro Algeri e Maurizio Piovani, maturando pienamente a livello fisico e psicologico. Quell'anno è di nuovo protagonista al Giro d'Italia, con il primo successo di tappa, nella frazione di Bormio sotto la pioggia, e il nuovo terzo posto in graduatoria generale, ad 1'33" dal vincitore Stefano Garzelli e con soli 6 secondi di ritardo dalla piazza d'onore, occupata da Francesco Casagrande. È poi secondo al campionato nazionale su strada corso a Trieste.
Degna di nota nella stessa stagione è la vittoria di tappa alla Vuelta a España sull'Angliru, salita dalle pendenze superiori al 24%. Una settimana dopo la fine della Vuelta fa suo il Giro dell'Emilia precedendo il compagno Massimo Codol e staccando Mirko Celestino e Ivan Basso sul San Luca. Con questi risultati stagionali all'attivo viene per la prima volta convocato per vestire la maglia azzurra della Nazionale ai mondiali di Plouay.Nel 2001, dopo i due podi, Simoni riesce a vincere il Giro d'Italia. L'edizione è caratterizzata dallo scandalo doping che coinvolge in particolar modo Dario Frigo, l'avversario principale: alla vigilia della diciottesima tappa, quella con arrivo al Santuario di Sant'Anna di Vinadio, infatti, gli agenti del NAS effettuano un blitz notturno nell'albergo dove sta pernottando la carovana rosa, a Sanremo, ritrovando sostanze dopanti nella stanza del corridore saronnese. Frigo, che aveva vestito la maglia rosa per nove giorni, dalla quarta alla dodicesima frazione, viene prima escluso e poi squalificato; la tappa dell'indomani (i controlli proseguirono nella notte) viene inoltre annullata in seguito allo sciopero dei corridori. Simoni, dopo aver portato i suoi attacchi prima nella tappa di Montebelluna e poi al Passo Pordoi, dove aveva conquistato il simbolo del primato, riesce a difendersi nella cronometro di Salò (vinta proprio da Frigo), andando a vincere nella penultima tappa ad Arona e arrivando in rosa a Milano con un vantaggio di 7'31" sul secondo, Abraham Olano.
Nel proseguimento della stagione riesce a vincere una tappa alla Vuelta a España, sull'arrivo in salita dell'Alto de Abantos, e a conquistarsi un posto per i mondiali 2001 a Lisbona; si presenta in gran forma all'appuntamento iridato, e nell'ultimo giro della corsa riesce ad andarsene in salita staccando tutti, per poi venire clamorosamente inseguito in discesa da un suo compagno di nazionale, Paolo Lanfranchi. L'episodio, oltre al grande rimpianto di Simoni per l'occasione persa, porta subito a mille polemiche in seno al team italiano; Lanfranchi si giustifica comunque dicendo di non sapere che davanti ci fosse un compagno di squadra. La vittoria va allo spagnoloÓscar Freire, davanti a Paolo Bettini.Dopo la vittoria del Giro Simoni cambia casacca e passa alla Saeco, succedendo a Mario Cipollini come capitano della squadra. L'edizione del Giro d'Italia 2002 vedeva il trentino ancora tra i favoriti per la vittoria finale nonostante gli scarsi risultati ottenuti in avvicinamento alla corsa rosa; la stessa rosa della squadra, inoltre, era stata costruita completamente intorno al capitano. Partito non in maniera ottimale, vinse la tappa che si concludeva a Campitello Matese, battendo Francesco Casagrande in volata, ma di lì a poco uscì la notizia che era stato trovato non negativo alla cocaina in seguito ad un controllo a sorpresa effettuato dalla WADA il 24 aprile precedente; il giorno dopo fu invitato dal suo stesso team a ritirarsi dalla corsa, viste anche le proteste delle altre squadre.In un primo momento, Simoni attribuì la positività ai farmaci assunti per un intervento dentistico a cui si era sottoposto, ma subito dopo la imputò a delle caramelle balsamiche per il mal di gola acquistate in Sudamerica (contenenti piccole quantità di coca, con funzioni di analgesico) che, secondo il suo racconto, gli aveva offerto una zia tornata da un viaggio in Perù. In tribunale Simoni venne scagionato, grazie anche sia al test del capello, che confermò come Simoni non avesse mai sniffato cocaina, sia ad un'analisi delle famose caramelle, che davvero contenevano coca in piccolissime dosi, e fu successivamente reintegrato in squadra.
Lasciato alle spalle questo spiacevole episodio, sempre con la Saeco Simoni trionfa al Giro del Trentino del 2003 e, quattro giorni dopo, al Giro dell'Appennino, stabilendo il record della scalata della salita del Passo della Bocchetta con 21'54" e battendo così il record precedente detenuto dal 1994 da Marco Pantani (21'56"). Affronta poi il Giro d'Italia. Conquistata la maglia rosa nella decima tappa, Simoni consolida frazione dopo frazione la sua leadership, vincendo l'arrivo in salita sullo Zoncolan (temutissima salita, affrontata per la prima volta nel 2003), sull'Alpe di Pampeago (la salita di casa per lui) e a Cascata del Toce. A Milano giunge da dominatore assoluto della corsa avendo accumulato oltre 7 minuti di vantaggio sul secondo in classifica Stefano Garzelli.Dopo questa vittoria si appresta ad affrontare il Tour de France 2003 come uno dei principali rivali di Lance Armstrong, ma una condizione fisica non ottimale e una forte avversione per questa corsa lo tagliano fuori dalla classifica generale (classifica genarale 84º), pur riuscendo ad ottenere un significativo successo nella 14ª tappa, quella da Saint-Girons a Loudenvielle.Nel 2004 Simoni prova a vincere il suo terzo Giro d'Italia, fallendo però l'obiettivo. La vittoria finale va infatti al compagno di squadra Damiano Cunego e il trentino si classifica terzo, a poco più di 2 minuti dal leader e a tre secondi da Serhij Hončar. In questa edizione vince la tappa conclusasi a Corno alle Scale, indossando per tre giorni la casacca di leader.Nel dicembre del 2004 la Saeco e la Lampre si fondono portando alla nascita della Lampre-Caffita e così Simoni si trasferisce nella nuova squadra, assieme al suo rivale Damiano Cunego. Alla partenza del Giro d'Italia 2005 i due colleghi si presentano con i ranghi di capitano, ma la corsa investe del ruolo il ciclista trentino. Tuttavia la vittoria finale va a Paolo Savoldelli, nonostante un potente attacco portato al bergamasco sul Colle delle Finestre assieme a Danilo Di Luca e José Rujano. Nella discesa Savoldelli colma parte del distacco, attento a non staccare Serhij Hončar che lo aiuta nel tratto in pianura fra il colle e l'asperità seguente. Nella successiva scalata verso il Sestriere Simoni non riesce a seguire le ruote di Rujano, che gli avrebbero garantito la vittoria della corsa rosa. Al termine di questa spettacolare tappa il trentino dovrà fermare la sua rimonta a soli 28" secondi dalla leadership di Savoldelli. In agosto si aggiudica il Giro del Veneto.A causa del difficile rapporto con l'altro capitano della formazione, il giovane Damiano Cunego, alla fine del 2005 firma per la Saunier Duval-Prodir, di cui diventa capitano insieme a Leonardo Piepoli. Nella prima stagione con il team spagnolo conquista il Giro dell'Appennino, la seconda edizione del Memorial Marco Pantani e il Giro dell'Emilia. Al termine del Giro d'Italia del 2006, concluso al terzo posto a 11 minuti e 59 secondi dal vincitore Ivan Basso, dichiara che non avrebbe corso più la corsa rosa e che forse si sarebbe ritirato, salvo poi ritornare sui propri passi rinnovando il contratto con la sua squadra. Nel 2006 partecipa anche al Tour de France in cui però si ritira. Sempre nello stesso anno inizia a cimentarsi anche in mountain biking, ottenendo il successo alla Rampilonga sul percorso Classic; il 24 settembre conquista la maglia tricolore al campionato italiano marathon a Costa di Folgaria.Al Giro d'Italia 2007, per la seconda volta in carriera (ma questa volta sul versante più duro di Ovaro), vince la tappa dello Zoncolan, uno dei percorsi più impegnativi di tutte le Alpi. A pochi chilometri dal traguardo stacca il gruppo dei migliori rimanendo solo sulle rampe del "Mostro della Carnia"; viene quindi raggiunto dal giovane Andy Schleck (Team CSC) e dal compagno di squadra Leonardo Piepoli. I tre arrivano a guadagnare 30 secondi sulla maglia rosa Danilo Di Luca; nel finale di tappa il tandem Piepoli-Simoni stacca Schleck, e Piepoli omaggia il suo capitano lasciandogli la vittoria. Alla fine del Giro Simoni si piazza quarto.Nel 2008 passa alla Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli e partecipa al Giro insieme al conterraneo Alessandro Bertolini. Dopo un inizio un po' in ombra, Simoni si supera nella cronometro da Pesaro a Urbino perdendo solo 1 minuto dai migliori e guadagnandone un altro su Di Luca e Riccò. Nelle due successive tappe dolomitiche di Passo di Pampeago e Marmolada appare un po' in ombra, ma si riscatta nella cronoscalata al temibile Plan de Corones arrivando terzo e guadagnando qualche secondo anche su Contador e Riccò. Nel corso della diciannovesima tappa va però in crisi sulla Presolana perdendo circa sei minuti dagli altri uomini di classifica e perdendo la possibilità di salire ancora una volta sul podio di Milano. Nella ventesima tappa resiste quindi ai migliori anche sul durissimo Mortirolo tentando per tre volte l'allungo sugli altri uomini di classifica. Nella successiva salita dell'Aprica (l'ultima della tappa del Giro 2008) scatta poco dopo Emanuele Sella e giunge secondo all'arrivo di Tirano a un minuto da Sella guadagnando circa 30" sugli altri uomini di classifica. Al traguardo di Milano giunge decimo in classifica generale a 11'03" dal vincitore Alberto Contador.Partecipa anche al Giro d'Italia 2009, il Giro del centenario vinto dal russo Denis Menchov. Prende parte alla corsa ma senza acuti, nonostante un buon inizio (nel quale è settimo in classifica generale); perse le speranze di salire di nuovo sul podio, decide di uscire di classifica per cercare un successo di tappa che, nonostante l'attacco sul Vesuvio nella diciannovesima tappa, non arriva. Chiude il Giro in 24ª posizione. La sua carriera si conclude con il Giro d'Italia 2010 corso con la Lampre-Farnese Vini, dove ottiene un secondo posto nel passaggio montano sulla Cima Coppi del Passo Gavia, la vetta più alta del Giro. Al termine della cronometro finale di Verona sfoggia sotto alla maglia tecnica un completo elegante, camicia e cravatta, in segno di addio ad una corsa che lo ha visto protagonista per oltre 15 anni. Chiude il Giro in 69ª posizione.
Degna di nota nella stessa stagione è la vittoria di tappa alla Vuelta a España sull'Angliru, salita dalle pendenze superiori al 24%. Una settimana dopo la fine della Vuelta fa suo il Giro dell'Emilia precedendo il compagno Massimo Codol e staccando Mirko Celestino e Ivan Basso sul San Luca. Con questi risultati stagionali all'attivo viene per la prima volta convocato per vestire la maglia azzurra della Nazionale ai mondiali di Plouay.Nel 2001, dopo i due podi, Simoni riesce a vincere il Giro d'Italia. L'edizione è caratterizzata dallo scandalo doping che coinvolge in particolar modo Dario Frigo, l'avversario principale: alla vigilia della diciottesima tappa, quella con arrivo al Santuario di Sant'Anna di Vinadio, infatti, gli agenti del NAS effettuano un blitz notturno nell'albergo dove sta pernottando la carovana rosa, a Sanremo, ritrovando sostanze dopanti nella stanza del corridore saronnese. Frigo, che aveva vestito la maglia rosa per nove giorni, dalla quarta alla dodicesima frazione, viene prima escluso e poi squalificato; la tappa dell'indomani (i controlli proseguirono nella notte) viene inoltre annullata in seguito allo sciopero dei corridori. Simoni, dopo aver portato i suoi attacchi prima nella tappa di Montebelluna e poi al Passo Pordoi, dove aveva conquistato il simbolo del primato, riesce a difendersi nella cronometro di Salò (vinta proprio da Frigo), andando a vincere nella penultima tappa ad Arona e arrivando in rosa a Milano con un vantaggio di 7'31" sul secondo, Abraham Olano.
Nel proseguimento della stagione riesce a vincere una tappa alla Vuelta a España, sull'arrivo in salita dell'Alto de Abantos, e a conquistarsi un posto per i mondiali 2001 a Lisbona; si presenta in gran forma all'appuntamento iridato, e nell'ultimo giro della corsa riesce ad andarsene in salita staccando tutti, per poi venire clamorosamente inseguito in discesa da un suo compagno di nazionale, Paolo Lanfranchi. L'episodio, oltre al grande rimpianto di Simoni per l'occasione persa, porta subito a mille polemiche in seno al team italiano; Lanfranchi si giustifica comunque dicendo di non sapere che davanti ci fosse un compagno di squadra. La vittoria va allo spagnoloÓscar Freire, davanti a Paolo Bettini.Dopo la vittoria del Giro Simoni cambia casacca e passa alla Saeco, succedendo a Mario Cipollini come capitano della squadra. L'edizione del Giro d'Italia 2002 vedeva il trentino ancora tra i favoriti per la vittoria finale nonostante gli scarsi risultati ottenuti in avvicinamento alla corsa rosa; la stessa rosa della squadra, inoltre, era stata costruita completamente intorno al capitano. Partito non in maniera ottimale, vinse la tappa che si concludeva a Campitello Matese, battendo Francesco Casagrande in volata, ma di lì a poco uscì la notizia che era stato trovato non negativo alla cocaina in seguito ad un controllo a sorpresa effettuato dalla WADA il 24 aprile precedente; il giorno dopo fu invitato dal suo stesso team a ritirarsi dalla corsa, viste anche le proteste delle altre squadre.In un primo momento, Simoni attribuì la positività ai farmaci assunti per un intervento dentistico a cui si era sottoposto, ma subito dopo la imputò a delle caramelle balsamiche per il mal di gola acquistate in Sudamerica (contenenti piccole quantità di coca, con funzioni di analgesico) che, secondo il suo racconto, gli aveva offerto una zia tornata da un viaggio in Perù. In tribunale Simoni venne scagionato, grazie anche sia al test del capello, che confermò come Simoni non avesse mai sniffato cocaina, sia ad un'analisi delle famose caramelle, che davvero contenevano coca in piccolissime dosi, e fu successivamente reintegrato in squadra.
Lasciato alle spalle questo spiacevole episodio, sempre con la Saeco Simoni trionfa al Giro del Trentino del 2003 e, quattro giorni dopo, al Giro dell'Appennino, stabilendo il record della scalata della salita del Passo della Bocchetta con 21'54" e battendo così il record precedente detenuto dal 1994 da Marco Pantani (21'56"). Affronta poi il Giro d'Italia. Conquistata la maglia rosa nella decima tappa, Simoni consolida frazione dopo frazione la sua leadership, vincendo l'arrivo in salita sullo Zoncolan (temutissima salita, affrontata per la prima volta nel 2003), sull'Alpe di Pampeago (la salita di casa per lui) e a Cascata del Toce. A Milano giunge da dominatore assoluto della corsa avendo accumulato oltre 7 minuti di vantaggio sul secondo in classifica Stefano Garzelli.Dopo questa vittoria si appresta ad affrontare il Tour de France 2003 come uno dei principali rivali di Lance Armstrong, ma una condizione fisica non ottimale e una forte avversione per questa corsa lo tagliano fuori dalla classifica generale (classifica genarale 84º), pur riuscendo ad ottenere un significativo successo nella 14ª tappa, quella da Saint-Girons a Loudenvielle.Nel 2004 Simoni prova a vincere il suo terzo Giro d'Italia, fallendo però l'obiettivo. La vittoria finale va infatti al compagno di squadra Damiano Cunego e il trentino si classifica terzo, a poco più di 2 minuti dal leader e a tre secondi da Serhij Hončar. In questa edizione vince la tappa conclusasi a Corno alle Scale, indossando per tre giorni la casacca di leader.Nel dicembre del 2004 la Saeco e la Lampre si fondono portando alla nascita della Lampre-Caffita e così Simoni si trasferisce nella nuova squadra, assieme al suo rivale Damiano Cunego. Alla partenza del Giro d'Italia 2005 i due colleghi si presentano con i ranghi di capitano, ma la corsa investe del ruolo il ciclista trentino. Tuttavia la vittoria finale va a Paolo Savoldelli, nonostante un potente attacco portato al bergamasco sul Colle delle Finestre assieme a Danilo Di Luca e José Rujano. Nella discesa Savoldelli colma parte del distacco, attento a non staccare Serhij Hončar che lo aiuta nel tratto in pianura fra il colle e l'asperità seguente. Nella successiva scalata verso il Sestriere Simoni non riesce a seguire le ruote di Rujano, che gli avrebbero garantito la vittoria della corsa rosa. Al termine di questa spettacolare tappa il trentino dovrà fermare la sua rimonta a soli 28" secondi dalla leadership di Savoldelli. In agosto si aggiudica il Giro del Veneto.A causa del difficile rapporto con l'altro capitano della formazione, il giovane Damiano Cunego, alla fine del 2005 firma per la Saunier Duval-Prodir, di cui diventa capitano insieme a Leonardo Piepoli. Nella prima stagione con il team spagnolo conquista il Giro dell'Appennino, la seconda edizione del Memorial Marco Pantani e il Giro dell'Emilia. Al termine del Giro d'Italia del 2006, concluso al terzo posto a 11 minuti e 59 secondi dal vincitore Ivan Basso, dichiara che non avrebbe corso più la corsa rosa e che forse si sarebbe ritirato, salvo poi ritornare sui propri passi rinnovando il contratto con la sua squadra. Nel 2006 partecipa anche al Tour de France in cui però si ritira. Sempre nello stesso anno inizia a cimentarsi anche in mountain biking, ottenendo il successo alla Rampilonga sul percorso Classic; il 24 settembre conquista la maglia tricolore al campionato italiano marathon a Costa di Folgaria.Al Giro d'Italia 2007, per la seconda volta in carriera (ma questa volta sul versante più duro di Ovaro), vince la tappa dello Zoncolan, uno dei percorsi più impegnativi di tutte le Alpi. A pochi chilometri dal traguardo stacca il gruppo dei migliori rimanendo solo sulle rampe del "Mostro della Carnia"; viene quindi raggiunto dal giovane Andy Schleck (Team CSC) e dal compagno di squadra Leonardo Piepoli. I tre arrivano a guadagnare 30 secondi sulla maglia rosa Danilo Di Luca; nel finale di tappa il tandem Piepoli-Simoni stacca Schleck, e Piepoli omaggia il suo capitano lasciandogli la vittoria. Alla fine del Giro Simoni si piazza quarto.Nel 2008 passa alla Serramenti PVC Diquigiovanni-Androni Giocattoli e partecipa al Giro insieme al conterraneo Alessandro Bertolini. Dopo un inizio un po' in ombra, Simoni si supera nella cronometro da Pesaro a Urbino perdendo solo 1 minuto dai migliori e guadagnandone un altro su Di Luca e Riccò. Nelle due successive tappe dolomitiche di Passo di Pampeago e Marmolada appare un po' in ombra, ma si riscatta nella cronoscalata al temibile Plan de Corones arrivando terzo e guadagnando qualche secondo anche su Contador e Riccò. Nel corso della diciannovesima tappa va però in crisi sulla Presolana perdendo circa sei minuti dagli altri uomini di classifica e perdendo la possibilità di salire ancora una volta sul podio di Milano. Nella ventesima tappa resiste quindi ai migliori anche sul durissimo Mortirolo tentando per tre volte l'allungo sugli altri uomini di classifica. Nella successiva salita dell'Aprica (l'ultima della tappa del Giro 2008) scatta poco dopo Emanuele Sella e giunge secondo all'arrivo di Tirano a un minuto da Sella guadagnando circa 30" sugli altri uomini di classifica. Al traguardo di Milano giunge decimo in classifica generale a 11'03" dal vincitore Alberto Contador.Partecipa anche al Giro d'Italia 2009, il Giro del centenario vinto dal russo Denis Menchov. Prende parte alla corsa ma senza acuti, nonostante un buon inizio (nel quale è settimo in classifica generale); perse le speranze di salire di nuovo sul podio, decide di uscire di classifica per cercare un successo di tappa che, nonostante l'attacco sul Vesuvio nella diciannovesima tappa, non arriva. Chiude il Giro in 24ª posizione. La sua carriera si conclude con il Giro d'Italia 2010 corso con la Lampre-Farnese Vini, dove ottiene un secondo posto nel passaggio montano sulla Cima Coppi del Passo Gavia, la vetta più alta del Giro. Al termine della cronometro finale di Verona sfoggia sotto alla maglia tecnica un completo elegante, camicia e cravatta, in segno di addio ad una corsa che lo ha visto protagonista per oltre 15 anni. Chiude il Giro in 69ª posizione.
Gilberto Simoni (Giovo, August 25, 1971) road cyclist. Professional
from 1994 to 2010, between the Italian cyclists is the one with the
best record in stage races in the last ten years has won two Tours of
Italy (2001 and 2003) and five other occasions the podium. It is one of the runners who managed to win stages in all the major tours. A
native of Palu, a fraction of Giovo, has built much of his success in
racing mountain climber, having had the characteristics of
puro.Professionista since 1994 with the Jolly-Sectional Cage, did not
initially get the desired results, also because of family problems (the
death of his father and older brother to cancer) and continuous
inflammation of the tonsils (removed in an operation at the end of
1995). In 1996 he even proposed to his team's salary diminuirgli having to suspend their activities in order to heal. After
getting only a few placings, including a third place in a fraction of
the Tour of Italy in 1995, finally takes the first hit among
professionals April 28, 1997, winning the event at the Arc at the Giro
del Trentino. The
following month, the Tour of Italy, was forced to retire following a
fall (and a broken shoulder blade) when it was occupying the seventh
position in the standings. In October, the sixth in the Tour of Lombardy, and at the end of the season he moved to the Cantina Tollo-Alexia aluminum. In
1999 the then-Ballan Alessio di Flavio Miozzo.Al Tour of Italy in 1999
he placed third overall (the first of his seven podium finishes in the
Giro), at 3'36 "behind the winner Ivan Gotti and a single second
disadvantage by
second placed Paul next month Savoldelli.Nel gets second win in his
career, the stage of the Tour of Switzerland Grindelwald. In 2000 he
moved to the Lampre-Daikin's Giuseppe Saronni, Pietro Algeri and
Maurizio Piovani, fully matured physically and psychologically .
That year is again leading the Tour of Italy, with the first successful
step, in the village of Bormio in the rain, and the new third place in
the ranking, at 1'33 "behind the winner Stefano Garzelli and with only 6 seconds of delay from the place of honor occupied by Francesco Casagrande. It is then according to the national championship road course in Trieste.Worthy
of note in the same season is the stage victory in the Vuelta a España
sull'Angliru, rising from slopes greater than 24%. A
week after the end of the Tour is the Tour of Emilia ahead of his mate
Massimo Codol Mirko Celestino and pulling on the San Luca and Ivan
Basso. With
these assets is seasonal results for the first time summoned to dress
the blue jersey of the national team at the World Plouay.Nel 2001, after
the two podiums, Simoni can win the Tour of Italy. The
edition is characterized by the doping scandal involving especially
Dario Frigo, the main opponent on the eve of the eighteenth stage, with
the arrival at the Sanctuary of Sant'Anna di Vinadio, in fact, agents of
the NAS make a night raid in 'hotel where the charge is pink caravan, in Sanremo, finding substances in the room Saronnese runner. Fridge,
who wore the pink jersey for nine days, from fourth to twelfth fraction
is first excluded and then disqualified, the stage dell'indomani
(controls continued into the night) is also canceled following the
strike runners. Simoni,
after bringing his attacks in the first stage and then to Montebelluna
Pordoipass, where he had conquered the symbol of supremacy, can defend
itself in the time trial of Salò (won just by Frigo), going on to win in
the penultimate stage and in Arona coming in pink in Milan with a lead of 7'31 "on the second, Abraham Olano.In
the rest of the season can win a stage in the Vuelta a España, about
coming up the Alto de Abantos, and win a place for the World Cup 2001 in
Lisbon, is in great shape appointment champion, and last lap of the race succeeds in removing all go uphill, only to be blatantly chased down by his teammate, Paolo Lanfranchi. The
episode, in addition to the great regret of Simoni for the lost
opportunity, immediately brings to thousands of controversy within the
Italian team; Lanfranchi yet justify saying they did not know that
before there was a teammate. Victory
goes to spagnoloÓscar Freire, Paolo Bettini.Dopo before winning the
Giro Simoni coat changes and changes to Saeco, succeeding Mario
Cipollini as team captain. The
edition of the Tour of Italy 2002 saw the Trentino still among the
favorites to win the competition despite the poor results obtained in
the approach to the Giro, the same pink team, also was built completely
around the captain. Party
is not optimal, won the stage that ended in Campitello Matese, beating
Francesco Casagrande in the sprint, but a little later came the news
that he had not been found negative for cocaine following a surprise
inspection conducted by WADA on 24 previous
April, the day after he was invited by his own team to withdraw from
the race, given also the protests of other squadre.In first, Simoni gave
positive findings for drugs taken for a dental surgery in which he was
subjected, but then The
imputed to the balmy sweets for sore throats purchased in South America
(containing small amounts of coca, to act as an analgesic) that,
according to her account, had offered an aunt returned from a trip to
Peru. Simoni
was acquitted in court, thanks to both the hair test, which confirmed
Simoni as he had never snorted cocaine, and an analysis of the famous
candy that actually contained cocaine in small doses, and was later
reinstated as a team.Leaving
behind this unfortunate episode, always with the Saeco Simoni wins Giro
del Trentino in 2003 and, four days later, the Tour of the Apennines,
with a record of the ascent of the climb of the Passo nozzle with 21'54
"and thus beating the previous record held since 1994 by Marco Pantani (21'56 "). Then deals with the Tour of Italy. Conquered
the pink jersey in the tenth stage, Simoni village after village
consolidates its leadership, winning the uphill finish on the Zoncolan
(dreaded hill, faced for the first time in 2003), Alpe di Pampeago (the
slope of the house for him ) and Cascata del Toce. In
Milan comes from the absolute ruler of the race having accumulated more
than 7 minutes ahead of second placed Stephen Garzelli.Dopo this
victory is getting ready for the Tour de France 2003 as a major rival of
Lance Armstrong, but a physical condition is not optimal and a
strong aversion to this race they cut out of the general classification
(ranking genarale 84 º), while managing to achieve significant success
in the 14 th stage, that of Saint-Girons in 2004 Loudenvielle.Nel Simoni
tries to win his third Tour of Italy , failing, however, the objective. The
final victory is in fact his teammate Damiano Cunego and Trent is
ranked third, just over 2 minutes and three seconds behind the leader
Serhij Hončar. In
this year he won the stage ended in Corno alle Scale, wearing the
jersey for three days of leader.Nel December 2004, the Saeco and Lampre
melt leading to the birth of the Lampre-Caffita Simoni and so he moved
into the new team, along with his rival Damiano Cunego. At
the start of the Tour of Italy 2005, the two colleagues are presented
with the rank of captain, but the ride involves the rider of the role of
Trentino. However,
the victory goes to Paolo Savoldelli, despite a strong attack led to
Bergamo on the hill of windows along with Danilo Di Luca and Jose
Rujano. In
the descent Savoldelli fills the gap, careful not to pull Serhij Hončar
who helps him in the stretch on the plain between the hill and follows
the asperity. In the next climb to Sestriere Simoni can not follow the wheels of Rujano, that would guarantee the victory of the Giro. At
the end of this spectacular stage from Trento will stop his comeback
just 28 "seconds after Savoldelli leadership. In August he won the Tour
of Veneto.A due to a difficult relationship with the other captain of
the training, the young Damiano Cunego, at
the end of 2005, signing for the Saunier Duval-Prodir, where he became
captain with Leonardo Piepoli. In his first season with the Spanish team
won the Tour of the Apennines, the second edition of the Memorial Marco
Pantani and the Tour of Emilia. In the
end of the Tour of Italy in 2006, finished third at 11 minutes and 59
seconds behind the winner Ivan Basso, declares that it would run over
the Giro and that perhaps he would retire, only to backtrack renewing
the contract with his
team. In 2006, also participating in the Tour de France in which,
however, retires. In the same year he began to venture onto the mountain
biking, achieving success on the path to Rampilonga Classic, Sept. 24
won the Italian championship tricolor jersey marathon Costa
Folgaria.Al of Giro d'Italy, 2007, for the second time in his career
(but this time on the harder side of Ovaro) won the stage of the
Zoncolan, one of the most challenging routes in the Alps a few
kilometers from finish
off the group of the best existing only on ramps of "Monster Carnia" is
then joined by the young Andy Schleck (Team CSC) and teammate Leonardo
Piepoli. The three arrived to gain 30 seconds on the maglia rosa Danilo
Di Luca; in
the final stage of the tandem-Simoni, Piepoli off Schleck, Piepoli and
pays tribute to his captain leaving the victory. At the end of the Giro
Simoni will go to 2008 square quarto.Nel joinery PVC
Diquigiovanni-Androni Toys and join the tour along with fellow
countryman Alessandro Bertolini .
After starting a bit 'in the shade, Simoni is exceeded in the time
trial from Pesaro to Urbino losing only 1 minute from the best and
gaining a more Di Luca and Ricco. In two successive stages of Dolomite
Pass Pampeago and Marmolada looks a little' in
shade, but redeems itself in the time trial at Plan de Corones fearsome
finishing third and earning a few seconds even on Contador and Ricco.
During the nineteenth stage, however, is in crisis on Presolana losing
about six minutes from the other men of rank and losing the ability to rise
again on the podium in Milan. In the twentieth stage resists then even
the best on hard Mortirolo trying for three times the draw length on
other men of rank. In the next climb dell'Aprica (the last stage of the
Tour 2008) takes Emanuele
Sella and comes shortly after the arrival of seconds to a minute to
Tirano Sella earning about 30 "over other men of rank. At
the finish in Milan comes tenth in the standings at 11'03 "behind the
winner Alberto Contador.Partecipa in the Giro d'Italy, 2009, the
centenary of the Tour was won by Russian Denis Menchov. Takes part in
the race but not acute, despite a good start (which
is seventh in the standings), lost hopes of climbing back on the
podium, he decides to go look for a successful classification of the
stage that, despite the attack on Mount Vesuvius in the nineteenth
stage, does not arrive. Closes Ride 24
th position. His career ended with the Tour of Italy during 2010 with
Lampre-Farnese Vini, where he won a second place in the mountain pass on
the Cima Coppi Gavia Pass, the highest peak of the Tour. After the
final time trial Verona
boasts a technical shirt underneath the suit, shirt and tie, in
farewell to a race that saw him star for over 15 years. Closes the Giro
in 69 th position.