mercoledì 29 febbraio 2012

I GRANDI DELLA MARATONA : DORANDO PIETRI

Dorando Pietri(Correggio, 16 ottobre 1885 – Sanremo, 7 febbraio 1942), è passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona alle Olimpiadi di Londra del 1908: tagliò per primo il traguardo, sorretto dai giudici di gara che l'avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte, stremato dalla fatica. A causa di quell'aiuto fu squalificato e perse la medaglia d'oro, ma le immagini e il racconto del suo arrivo, facendo il giro del mondo e superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell'atletica leggera.Il 1908 era l'anno delle Olimpiadi di Londra. Dorando Pietri si era preparato per mesi all'evento. Il 7 luglio si guadagnò il posto nella squadra italiana in una maratona di 40 km disputata a Carpi. Vinse in 2 ore e 38 minuti, una prestazione mai ottenuta prima in Italia.La maratona olimpica era in programma pochi giorni dopo, il 24 luglio. Per la prima volta il percorso si snodava su 42,195 km. Alla partenza, davanti al Castello di Windsor, c'erano 56 atleti, tra cui i due italiani Dorando Pietri, maglietta bianca e calzoncini rossi, con il numero 19 sul petto, e Umberto Blasi. Era una giornata insolitamente calda per il clima inglese. Alle 14.33 la principessa del Galles diede il via. Un terzetto di inglesi si portò subito al comando della corsa, imponendo un'andatura elevata. Pietri si mantenne nelle retrovie, cercando di conservare le energie per la seconda parte di gara. Infatti verso la metà il maratoneta italiano iniziò la sua progressione, rimontando via via numerose posizioni. Al 32º km era secondo, a quattro minuti dal leader della corsa, il sudafricano Charles Hefferon. Saputo che l'atleta di testa era entrato in crisi, Pietri aumentò ancora il ritmo per recuperare il distacco, e al 39º km raggiunse e subito sorpassò il sudafricano. Mancavano ormai un paio di chilometri all'arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie effettuato durante la rimonta e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma ormai stremato, faticava a reggersi in piedi da solo. Era ad appena 200 metri dal traguardo. Gli oltre 75.000 spettatori dello stadio erano tutti in trepidazione per lui. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo. Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l'arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto. Il suo tempo finale fu di 2h54'46"4 su 42,195 km, ma solo per percorrere gli ultimi 500 metri impiegò quasi dieci minuti. Oltre il traguardo svenne e fu portato fuori dalla pista su una barella. Poco dopo di lui arrivò lo statunitense Johnny Hayes. La squadra americana presentò immediatamente un reclamo per l'aiuto ricevuto da Pietri, che venne prontamente accolto. Il carpigiano fu squalificato e cancellato dall'ordine di arrivo della gara.Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premiò con una coppa d'argento dorato.La coppa donata a Pietri dalla regina Alessandra è oggi custodita dalla «Società Ginnastica La Patria 1879» in una cassetta di sicurezza della filiale Unicredit di Carpi nello stesso edificio che fu il "Grand Hotel Dorando". Sul trofeo è incisa questa dedica: « To Pietri Dorando - In remembrance of the Marathon race from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 From Queen Alexandra. »

THE GREAT MARATHON: Dorando Pietri Dorando Pietri (Correggio, 16 October 1885 - Sanremo, February 7, 1942), is remembered for the dramatic climax of the marathon at the London Olympics in 1908 cut the line first, supported by the judges that they had rescued after saw him stagger several times, exhausted by fatigue. Because of that support was disqualified and lost the gold medal, but the pictures and the story of his arrival, going around the world, surpassing the record of those days alive, handed him over to the history of athletics. The year 1908 was the year of the Olympics in London. Dorando Pietri had prepared for months in the event. On July 7, he earned his place in the Italian team in a 40 km marathon held in Carpi. He won in 2 hours and 38 minutes, a performance never achieved before in Italia.La Olympic marathon was scheduled a few days later, on July 24. For the first time the path wound about 42.195 km. At the start, in front of Windsor Castle, there were 56 athletes, including two Italian Dorando Pietri, white shirt and red shorts, with the number 19 on his chest, and Umberto Blasi. The day was unusually hot for the English climate. At 14:33 the Princess of Wales gave way. A trio of British immediately took command of the race, requiring elevated paces. Pietri was kept in the rear, trying to conserve energy for the second half of the race. Fact, about half the Italian marathon runner started his progression, gradually climbing up several positions. On 32 th km was second, four minutes from the race leader, the South African Charles Hefferon. Learning that the athlete head was in crisis, Pietri further increased the pace to catching up, and reached 39 º km and immediately overtook South Africa. Now missing a couple of kilometers on arrival, but Pietri was found to deal with the enormous amount of energy carried out during the recovery and dehydration due to heat. The fatigue caused him to lose lucidity. Arrived at the stadium, went the wrong way. The judges did go back, but Pietri fell lifeless. He stood up with their help, but now exhausted, struggling to stand alone. It was just 200 meters from the finish. More than 75,000 spectators at the stadium were all in fear for him. Around him on the runway the judges and even some doctors rushed to his aid. Pietri fell four more times, and the same was helped to his feet, staggered but continued to advance towards the destination. When I finally managed to cross the finish line, supported by a judge and a physician, was totally exhausted. His final time was of 2h54'46 "4 of 42.195 km, but only to cover the last 500 meters took almost ten minutes. Besides the goal fainted and was carried off the track on a stretcher. Shortly after him came the American Johnny Hayes. The U.S. team presented a complaint immediately with the help Pietri received, which was promptly accepted. The Carpi was disqualified and removed from the order of arrival of gara.Il drama Dorando Pietri moved all the spectators at the stadium. Almost compensate for the lack of Olympic medal, Queen Alexandra awarded him a silver cup given to Pietri dorato.La cup from Queen Alexandra is now guarded by "The Gymnastics Company 1879 Homeland" in a safe branch of Unicredit Carpi in the same building that was the "Grand Hotel Dorando." The trophy is engraved this inscription: "To Dorando Pietri - In remembrance of the Marathon race from Windsor to the Stadium - July. 24. 1908 From Queen Alexandra."

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